«Quando ho iniziato a fare questo lavoro vivevo tutto con un’ansia incredibile, non mi godevo le cose. Poi ho imparato a non sabotarmi». Francesca Michielin, in copertina sul numero 15 di Gioia! (in edicola dal 19 aprile 2018), annuncia le date estive del 2640 Tour e confessa in una lunga intervista che davvero ha pensato di mollare tutto e cambiare vita. «Nella mia testa c’è sempre quella voce che dice: “Puoi sempre andartene a Bogotà”. Prima di fare questo disco ho avuto un calo di adrenalina: quando finisci un percorso che dura anni, ti ritrovi un po’ spiazzata. E poi sentivo questa pressione che c’è nei confronti delle giovani artiste. Io ho iniziato a 16 anni, ora ne ho 23, vengo dal Nordest, suono sette strumenti, studio canto, sono una persona molto seria. Mi sento come se mi toccassero sempre gli esami di recupero perché non sono abbastanza trasgressiva. E c’è l’immagine: essere perfetta, pesare non più di 56 chili. Fatico ad accettarlo. E poi non avere tempo per altro».

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Letizia Ragno
Francesca Michielin sulla copertina di Gioia!

Lei che è partita senza aspettative («Il giorno della finale, mia madre mi ha chiesto: “Fra, ce la fai che venerdì hai la verifica di latino?”») e all’inizio si vergognava anche della fama («Mi dicevano: sei la mia vita e a me sembrava assurdo»), ha passato anni come in una bolla, ma non ha mollato. Merito anche di suo padre, che l’ha sostenuta in tutto («Mi ha detto: “Non voglio che tu viva con il rimpianto come me”») e dei suoi amici («Molti sono italiani di seconda generazione, altri nati fuori. Ho appena fatto il test del dna contro tutte le discriminazioni per capire che cosa rende me italiana e loro no»). E ora c’è anche un amore nuovo nuovo («È una cosa che c’è da pochissimo. Sono serena perché lui capisce benissimo le mie dinamiche. Non è geloso e se non ci si vede per un po’, pace. Ho capito che devi stare con chi ti fa sentire bene. Se con una persona non ci può essere nulla di duraturo, scappo»). Nell’epoca del #MeToo, molestie dice di non averne mai subite, «battute pesantissime invece tante. Come quando ho collaborato con artisti uomini e tutti a dire che avevamo una storia». Il 9 luglio 2018 aprirà il concerto di Alanis Morissette a Roma, «un’emozione assurda che mi porterò dietro». Il dono più grande di questi anni? «Aver imparato ad ascoltare tutti e andare per la mia strada».

Trovate la versione integrale dell'intervista a Francesca Michielin su Gioia!.