Kim Kardashian è tornata a New York con la sua famiglia dopo essere stata derubata e minacciata con un'arma da fuoco a Parigi. Man mano che emergono dettagli, nascono nuove domande su quella terribile notte. Si è trattato di un furto su commissione? La security aveva delle falle? Il designer Karl Lagerfeld ha detto la sua, esprimendo il pensiero di molti e adducendo allo sfacciato sfoggio di ricchezza di Kim Kardashian la causa scatenante della rapina.

Karl Lagerfeld si è pronunciato su quanto accaduto parlando con i giornalisti dopo la sfilata di Chanel alla Paris Fashion Week. «Non capisco perché lei fosse in un hotel senza una adeguata security. Se sei famoso e pubblichi tutti i gioielli che possiedi in Rete, allora poi scegli hotel in cui nessuno può avvicinarsi alla tua stanza. Non puoi sorprenderti più di tanto se ostenti la tua ricchezza e qualcuno decide di "dividerla" con te».

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Lagerfeld ha sottolineato anche su quanto la rapina danneggi l'immagine di Parigi, specialmente dopo gli attentati terroristici che ha subito la capitale francese.

Anche Devin Tullis, un esperto di sicurezza interpellato da Harpers Bazaar ha più o meno affermato gli stessi concetti, e sottolineato che l'ostentazione può ovviamente attirare i malintenzionati. «Tutti quegli abiti di Chanel e tutti gli accessori luccicanti e preziosi che mettono sotto gli occhi di tutti quanto ricchi siano i Kardashian-West ne fanno un target perfetto agli occhi di rapinatori e malviventi». Certo, sono personaggi pubblici e ogni cosa che fanno è sotto i riflettori. È questo il loro business, ma può rappresentare un pericolo.

Malgrado le sue bacchettate, Lagerfeld è ovviamente dispiaciuto per l'esperienza traumatica vissuta da Kim Kardashian e le ha mostrato pubblicamente il suo supporto, condividendo all'indomani della rapina una foto in cui sorregge un cartello con su scritto di suo pugno «Cara Kim, siamo tutti con te. Con affetto, Karl».

DaHarper's BAZAAR US