Riccardo Pozzoli è l’uomo che a soli 22 anni ha creato, con l’ex fidanzata Chiara Ferragni, il sito (theblondesalad.com). Da allora lei è diventata una delle influencer più seguite del mondo e lui un imprenditore di successo. Adesso ha scritto un libro, Non è un lavoro per vecchi (De Agostini, pp. 214, euro 16,50) in cui spiega i trucchi per creare una startup e dove racconta quanto sia stato difficile arrivare fin qui. Ecco allora per punti i segreti di un business vincente.

Chiara Ferragni e Riccardo Pozzolipinterest
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1. Non basta avere un’idea geniale per avere successo

Riccardo l’ha sperimentato in prima persona. Nel 2005 era al secondo anno di Università in Bocconi. Voleva creare un sociale network riservato agli studenti di economia, dove scambiarsi appunti e consigli lavorativi, o semplicemente scoprire dove c’era una festa. Purtroppo non aveva soldi per far partire il progetto, così lo sviluppatore del software poteva ò solo nel tempo libero. Era una bella idea, ma senza fondi non aveva alcuna possibilità di sfondare.

2. Il fallimento, in questi casi, è dietro l’angolo

Riccardo ha visto fallire ben tre società. Purtroppo è normale. Si calcola che in Italia due startup su dieci chiudano entro i primi tre anni. Per diverse ragioni: non riescono a reggere la competizione, non hanno un modello di business sostenibile, non hanno un prodotto adeguato o esauriscono i soldi prima di ottenere utili. I venture capitalist sanno benissimo che su dieci startup una andrà molto bene, tre così così e sei chiuderanno. Ma sono disposti a correre il rischio.

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3. Per lanciare The Blonde Salad ha speso pochissimo

Il budget era davvero minimo: 10 euro per comprare il dominio e 500 euro per una macchina professionale. Ma era un’eccezione, con il suo nuovo business, Foorban, un servizio di consegna di pasti a domicilio, ha affrontato un investimento iniziale di cinquecento mila euro.

4. Perché ha avuto così tanto successo?

Perché ha pensato in grande. Scriveva i testi in inglese, perché voleva rivolgerci a un mercato internazionale. Ed è stato capace di dite tanti no. Gli avevano chiesto di fare l’opinionista in un famoso programma televisivo, ma ha rifiutato, perché quella, secondo lui, non era la direzione giusta per il sito. Ha avuto ragione, ma è stata una decisione difficile.

5. Non servono molti soldi per iniziare un nuovo business

Il modello attuale è molto più democratico di quello del passato, quando solo chi era già ricco poteva fare l’imprenditore. Oggi il fondatore di un’impresa ha un’idea, costruisce un business plan e un team all’altezza e trova i soldi dai fondi di venture capitalist, che investono chiedendo in cambio quote dell’azienda.

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