Quando avevo 23 anni, lavoravo nella redazione d'un programma sportivo. La moglie del conduttore ne aveva una trentina: mi sembrava adultissima. Mi si stampò nei padiglioni auricolari, dove ancora rimbomba, una sua osservazione che accolsi come saggezza d'adulta. Stava parlando del fatto che era ingrassata (era magrissima: in tutti i secoli, le donne magre hanno sempre fatto della loro grassezza immaginaria un argomento di conversazione). 

Stava dicendo che lei «una volta» («una volta», a qualunque età, viene sempre pronunciato col tono che introduce il remoto ricordo di una novantenne) aveva un bel culo, «ma ora ti svelo questa grande verità: dopo i 30, tutto quello che sporge casca». Avevo 23 anni e, tra le molte cose che non sapevo della vita, c'era che a 30 sei una pupa. Ora che ne ho 43 ci penso spesso, alla moglie del conduttore, con quell'immaginario culone cascante. 

Cerco giovani impressionabili alle quali dire che dopo i 40 il corpo marcisce – alle quali dirlo senza mentire, perché che ci si sfasciasse dopo i 30 era una bugia, ma che tutto decada dopo i 40 è vero. Negli ultimi anni ho frequentato più medici che in tutto il resto della mia vita. Uno alla volta si inceppano tutti gli apparati, e poi non è mai niente di rilevante, ma intanto hai perso ore al telefono cercando di prenotare esami, ore in sala d'attesa, giorni a pensare che sicuramente sarà qualche malattia gravissima finora sconosciuta alla scienza. 

Crescendo, ho incontrato bugiardi ben più crudeli della moglie del conduttore. Ma la più crudele è sempre stata la verità. A 39 anni un ginecologo mi disse «Figuriamoci, alla sua età non dimagrisce mica più». Aveva ragione, ma smisi di andarci lo stesso. Così come smetterei di comprare un giornale che, sotto il titolo Come tornare in forma prima dell'estate, scrivesse: è giugno, è troppo tardi per mettersi a dieta, al massimo puoi tornare in forma per l'estate 2018, ma solo se inizi subito a stare in riga, catorcio anziano che non sei altro. Con la stessa disperazione con cui Johnny Guitar diceva a Joan Crawford «Mentimi: dimmi che mi ami», pretendo che tutti – i medici e i giornali e l'universo – mi mentano. E mi dicano che sono in tempo per invecchiare come Jennifer Lopez.