Cara Gwyneth Paltrow,

proteggimi dal Natale.

Solo tu puoi. Perché tra i vantaggi offerti all'umanità dalla tua presenza sul pianeta non c'e soltanto la diffusione del disaccoppiamento consapevole e del cavolo riccio – entrambe pratiche utili sotto le feste. Pure l'abitudine che ho preso di zompettare scoordinata (quasi) ogni mattina tra il primo e il secondo caffè è merito tuo. E della tua amica pazza e/o spietata allenatrice Tracy Anderson. La quale, non contenta di aver convertito al suo maiuscolo Metodo molteplici sventole hollywoodiane – che hanno almeno la scusa di un red carpet ogni tanto – ha pubblicato dvd a dozzine per indurre le comuni chiattone a pensare di avere muscoli ancora vivi sotto la pellancica.

Il programma di ginnastica di Gwyneth Paltrowpinterest
Getty Images

Noi ci abbiamo creduto. Io e le mie amiche chiattone, dico. Insieme a milioni di insospettabili invasate che hanno una cartellina sul computer piena di video dai nomi estenuanti – Walk it off! Banish Fat! Belly Blast! – e aspettano di rimanere sole in casa per vedere se in 60 giorni qualcosa di miracoloso può succedere (spoiler: e chi lo sa, non ho mai fatto 60 giorni di seguito). Cercando il mezzo gaudio, ho altresì scoperto che il fitness casalingo è tornato di moda. Come le nostre mamme negli anni Ottanta con le videocassette di Jane Fonda, ma senza gli scaldamuscoli fluo.

Non sono tutte seguaci del sacro Metodo, Gwyneth, devi scusarle. Ci sono quelle che camminano sul posto e battono le mani, quelle che esercitano tutti i muscoli senza mai alzarsi dalla sedia, quelle che si sentono soldati di Sparta prima della battaglia e quelle che da piccole volevano diventare étoile del Bolshoi – io! io! io! – e quando hanno letto che gli angeli si preparano alla sfilata di Victoria's Secret con gli esercizi di Ballet BeautifulMary Helen Bowers te la ricordi? Allenava Natalie Portman sul set de Il cigno nero – sono uscite di corsa a comprare mutande col pizzo.

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Io e le mie amiche chiattone abbiamo pure una chat motivazionale su Whatsapp. A parte la volta in cui ci siamo messe a provare ricette di gnocco fritto, devo dire che funziona. Di solito così: io dichiaro che piuttosto che muoverle mi taglierei le gambe, tutt'e due; la saputella di turno mi spiega che sbaglio, perché sono all'inizio: il movimento è come una droga, le endorfine danno dipendenza, vedrai ti piacerà. Allora mi indispettisco – le mie endorfine sono rotte: a me non è mai piaciuto fare niente – e saltello mezz'ora solo per il gusto di tornare lì a scriverle: visto? L'ho fatto e sono di pessimo umore, esattamente come prima. Non serve a niente, passami una fetta di panettone.