Cara Kris Jenner, hai guardato a lungo nell'abisso.

Ma se l'abisso avesse deciso di ricambiare lo sguardo, l'altra sera, ti avrebbe sorpresa nei tuoi 15 minuti da platinata, e avrebbe pensato che stai cominciando a invecchiare. «Moriremo bionde», dice una mia amica pessimista quando mi lamento perché il parrucchiere ha sbagliato la tinta – succede spesso, ostinandomi io a desiderare il punto di castano che mi veniva naturale dieci anni fa. E no: il fatto che tu ti sia solo fotografata con una parrucca, per scherzare con la neo vera finta bionda Kim, non consola. È quello che succede nel migliore dei casi: sei un (assai) vivace contrappunto.

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Happy Birthday to my best friend @krisjenner Couldn't have asked for a better mom! Literally don't know how you do it and manage us all and be the best grandma and have the best outlook on life! I'm so grateful for you!!! Love you so much!Un post condiviso da Kim Kardashian West (@kimkardashian) in data: 5 Nov 2017 alle ore 07:42 PST

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E sarà sempre peggio. Al momento tre, delle tue cinque figlie, aspettano bambini. «Le Kardashian sono come i Gremlins», dicevano l'altra sera in This is us, «tempo un anno e saranno un fantastiliardo». E tu sempre più irrilevante. Eppure nessuna di loro esisterebbe in questa forma se tu non avessi avuto l'idea – e la disciplina, e la tigna – di farne lo spettacolo di questa generazione. L'ingratitudine è la caratteristica specifica delle figlie, ma io ho un suggerimento da darti per le prossime puntate di Al passo con i Kardashian.

L'ho copiato da Better things – e sì, guardo troppa tv: infatti tu sei ricca e io no. Tuttavia. Pamela Adlon è un'attrice americana con tre figlie che in Better things fa l'attrice americana con tre figlie – la serie gliela scrive Louis C.K., il più bravo di tutti a smontare gli affanni per rimontarli irresistibili – la quale a un certo punto si stufa di non vedere riconosciuta la fatica che fa, né i risultati che ottiene, e comincia a strillare: è la più tradizionale delle scene madri, tutte l'abbiamo in repertorio. «Ti vorranno bene quando sarai morta», dice un amico per consolarla. Mica sono cattive, solo troppo impegnate a crescere per avere il tempo di fermarsi ad apprezzare.

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Kris Jenner.

Ma siccome essere viva non è una buona ragione per essere maltrattata, Adlon decide di mettere in scena il proprio funerale – «Mamma, ma così ci traumatizzi!», «È precisamente questo il punto» – e obbliga le figlie all'elogio funebre (non tutte, solo le due più grandi: la devozione delle bambine è la ragione per cui ci si ritrova con la casa piena di adolescenti). Dopo una falsa partenza, ci sono sei minuti fitti di singhiozzi a ridere e a piangere, e nel finale riti satanici e quegli abbracci ingarbugliati delle famiglie numerose. Dovremmo farlo tutte, Kris, almeno una volta. Traumatizzarle tanto da costringerle a dire che non possono vivere senza di noi. E pure morire con i capelli scuri, almeno per finta.