Cara Cindy,

tua figlia non sarà mai bella come te.

È uno dei privilegi dell'essere (stata) Cindy Crawford, e perciò ti distingue dal resto del genere umano. Kaia ha 15 anni: è uno schianto, fa la modella, rilascia dichiarazioni ragionevolmente giudiziose – «Vado a scuola tutti i giorni, lo studio prima di tutto, e lavoro nel tempo libero, ma mi piace così tanto che non mi sembra di neanche lavorare» – ma non c'è foto in cui risulti più interessante del tuo riflesso. La fotogenia si eredita, il mestiere si impara, l'irripetibilità è un accidente.

instagramView full post on Instagram

Quello che ci accomuna invece è un'ovvietà ancora più disarmante: le nostre figlie saranno sempre più giovani di noi. E lo saranno – a lungo e con una certa sfacciataggine – senza neanche prendersi il disturbo di spostare in un'altra stanza quelle braccia lunghe lunghe, quegli occhi sbuffati al cielo, quelle conversazioni che origlio (per caso!) su Whatsapp senza capire una parola. Lo saranno infilandosi (per sbaglio!) le mie infradito – «Le prime che ho trovato, mamma, che cambia» – e poi gli occhiali, i cappelli, le scarpe e le magliette. I pantaloni no: sono troppo larghi. Ogni confronto è dissennato, mica è quello il problema: sarebbe terribile se loro non fossero migliori di me. Il problema è: io – che sono io, non sono te – posso continuare a indossare vestiti che donano a un'adolescente? E a guardare la stessa tv? Ascoltare la stessa musica?

Nel secolo scorso, le madri facevano le madri. Avevano le divise beige della mezz'età – mezzi tacchi, mezze code, mezze lunghezze – e mai si sarebbero sognate di mettere le Converse alte sotto i pantaloni corti per accompagnarci a concerti di cui sapevano a memoria tutte le canzoni. O più precisamente: quelle che lo facevano venivano trattate con degnazione (loro) e compatimento (le figlie). Invece l'altro giorno io ho saputo che Jovanotti ha prenotato i palazzetti per la tournée dell'anno prossimo, e ho bloccato le agende di tutta la famiglia.

[facebook ]https://www.facebook.com/lorenzo.jovanotti.cherubini/photos/a.137516759321.109128.45633819321/10155559000809322/?type=3&theater[/facebook]

Per fortuna c'è internet (se per ogni concerto devo comprare cinque biglietti, capisci che mi tocca risparmiare sul resto dell'intrattenimento). E su internet dicono che la nostra generazione, Cindy, la mia e la tua, ha sconfitto la mezz'età. Siamo perennial, noi. Entrambe. «Persone rilevanti che sanno i fatti del mondo, sono al passo con la tecnologia, e hanno amici di tutte le età» (spesso a loro insaputa, ma non si può avere tutto). Possiamo metterci le perle e il chiodo, guardare Twin Peaks e Pretty little liars. E possiamo ballare tutta la sera sotto il palco: siamo troppo giovani per il monocolo, ma troppo vecchie per prendere sul serio il senso del ridicolo.