La scrittrice Barbara Alberti risponde alle lettrici e ai lettori di Gioia! che vogliono sottoporle i loro problemi di cuore: scrivetele all'indirizzo maleducazione.sentimentale@hearst.it. Ecco il suo consiglio a una donna che vuole conquistare un dongiovanni tenendolo sulla corda.

La lettera

«Lui ha fatto di tutto per conquistarmi, mi piace da morire ma non mi fido, è un collezionista. Acchiappa le più belle con gli effetti speciali (regali, viaggi, è pure ricco), le fa innamorare e poi le pianta. È pieno di vedove sue, qua intorno. Io non gliel'ho data, se no appena gliela do sparisce, come ha fatto con le altre. O mi sposa o niente. Se dovesse andare male, almeno sarei a posto per la vita. Secondo te, è una strategia vincente?». (Lorena)

Risponde Barbara Alberti

Dipende da cosa vinci. Questo è un poker truccato, una partita fra due bari, lui dongiovanni di professione, tu arrivista senza fantasia. I vostri calcoli sono noiosi in ugual misura. Chi vince vince, ma perderà: il premio è una truffa. Mi ha sempre stregato quell'espressione a te cara: «gliel'ho data, non gliel'ho data», come fosse un pezzo smontabile da inviare per pony a domicilio (geniale la battuta di Cinzia Leoni: «Io te la darei volentieri, solo che…peccato! Proprio oggi l'ho lasciata a casa»). Darla o non darla? Questo è il dilemma. Non darla per calcolo, o darla per passione? Se conti di farlo innamorare non dandola, stai fresca. Dandola, pure. Lui è un impiegato della seduzione, bovinamente ripetitivo, un burocrate del letto che pensa solo al catalogo. Tu una calcolatrice poco affascinante. Non hai molto da offrirgli nemmeno tu. In questa banale contrattazione può salire solo il prezzo. Lo scarso valore rimane.