Canzone per leggere l'umore: Baby di Devendra Banhart
A volte bisogna avere la forza di resistere. Sempre. Sempre. Sempre. Con coraggio, salvando la visione. La propria.
A Milano, questa settimana ho conosciuto Fabrizio. Sono andato a un mercatino (Fame Market, via de Castillia 26). Ci sono andato per caso, in preda alla voglia di scoprire qualcosa che potesse accendermi. Da Fabrizio l'ho trovata. Ho comprato un suo oggetto e tutto poteva finire lì. infatti me ne sono andato. Poi mi sono bloccato dopo pochi metri, sono tornato da lui, e gli ho chiesto se potevo vedere lo studio dove lavorava. Detto, fatto. Due giorni dopo ero da lui. Ma che cosa fa?
Dal suo profilo Facebook (Fizio Braun) scrive: Artigiano designer. A me ha dato una definizione molto più bella: «Matteo, io realizzo oggetti di artigianato funzionali. In ogni mio pezzo ci sono sempre un meccanismo, una sorpresa, un guizzo».
Potete chiamarlo artigiano, artista, visionario, come vi pare. Fabrizio è una persona che, partendo dalla sua creatività, smonta oggetti o li recupera per costruirne altri.
Uno stendino per i panni e la base di una lampada, per esempio, possono diventare una mano bionica, un accendino bic si trasforma in un mini robot, un paio di fili di rame in anelli pazzeschi… Insomma, per lui non ci sono limiti.
È un uomo che ha vissuto per scelta in un furgone trasformato in camper, ha girato l'Italia, ha portato i suoi pezzi in ogni fiera artigianale d'Italia.
Oggi lavora fisso a Milano solo per un motivo.
Qui, nonostante tutto, la gente da valore ai miei oggetti. Mi prende sul serio.
Vi sembra poco? A me no.
Il suo studio è uno spazio condiviso con altre persone, ha un vecchio cane tenerissimo, una compagna, una figlia di un anno e un gran consapevolezza di sé, a tratti magnetica. Paradossalmente è l'artista più concreto che io abbia mai conosciuto. Una persona che vive del suo lavoro e ha ancora mille sogni da realizzare, a cui non rinuncia. Per inseguirli anni fa ha lasciato un lavoro alla Fiat come designer di auto. Un uomo con le palle. Capito, Milano?
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