La scrittrice Barbara Alberti risponde alle lettrici e ai lettori di Gioia! che vogliono sottoporle i loro problemi di cuore: scrivetele all'indirizzo maleducazione.sentimentale@hearst.it. Ecco il suo consiglio a una donna che ha abbracciato la filosofia del carpe diem in amore.

La lettera

«Ho 58 anni, ma ne dimostro dieci di meno, sportiva, esile, simpatica. Contraria alle storie mordi e fuggi, ho ceduto a un uomo sexy di ben nove anni più giovane per una bellissima serata di cena e sesso e non me ne sono mai pentita. Dopo due matrimoni falliti va più che bene il carpe diem. L'importante è decidere e scegliere consapevolmente senza pensare ad altro e il giorno dopo continuare a vivere bene la vita». (Libera e felice da Roma)

Risponde Barbara Alberti

Oh meno male, una che è contenta. L'eco della tua serata arriva limpida e spavalda su questa pagina. Niente rimpianti, recriminazioni, rancori, ma un suono di brindisi, baci, risate. Nel suo edonismo ridente una lettera zen, scritta da una che ha il dono dell'istante, che appunto è un dono. O ce l'hai o non ce l'hai. Ma ugualmente spero la legga Elisa, che mi prega di non pubblicare la sua lettera, ma mi autorizza a raccontarla. Elisa ha avuto una storia di sguardi con un collega − gli sguardi sono importanti, gli sguardi sono un fatto. Poi tutto è accaduto in un attimo, un bacio repentino dietro la macchina del caffè, e come pazzi hanno lasciato il lavoro per un albergo, dove hanno fatto l'amore fino al giorno dopo, senza parlare. Poi lui ha parlato: ho un'altra donna, finisce qui. Elisa piange, non dorme e piange, piange… e fa bene. È un modo per restare dentro quell'albergo e trattenere un fantasma, Elisa si gode il suo rimpianto. Le resta solo quello. Perché privarsene, finché dura?