Passo mezz’ora con una diciassettenne, e mi trasformo in mia nonna. Me ne sto lì, su una sdraio, a farmi i fatti i miei con un Adelphi (viaggio sempre con un Adelphi in borsa: ottimo per darsi un tono in spiaggia d’estate; e in veranda, dove la sabbia non lo rovina, nella mezza stagione), quando arriva la figlia degli amici che mi ospitano. Scambio il suo sguardo alla copertina per una forma di curiosità intellettuale (cercate di capirmi: era la prima volta che la vedevo senza cuffie giganti per ascoltare musiche a me non contemporanee, ho equivocato quell’assenza per desiderio di conversazione).
Avrei dovuto dirle: sai, è un grande scrittore che parla d’altri grandi scrittori, se questo Lezioni di letteratura l’avessi avuto alla tua età avrei studiato molto più volentieri, parla anche di Jane Austen, scommetto che Jane Austen ti piace. Ma lei guardava la copertina, in copertina c’era il nome dell’autore, e quindi ho pensato di partire da lì. Nabokov, quello di Lolita, hai presente? Quando avevo 17 anni mica l’avevo letto, Lolita, ma andava di moda darsi un tono guardando i film di Kubrick. Forse anche adesso, giacché la diciassettenne d’oggi ne sapeva abbastanza di Lolita da rispondermi «Ah, il pervertito».
Si è girata e se n’è andata, e io non riuscivo più a concentrarmi sulla lezione di Nabokov su Proust, mi facevo mille domande: andrà dai genitori a dire che sto leggendo roba d’un pornografo? Si vergogneranno d’avere una figlia che non apprezza la grande letteratura? O m’accompagneranno alla stazione e sarò per sempre quella che ha cercato di traviarla e ci ha rimesso un weekend a scrocco? E Proust, lo sapeva che la memoria eterna ha un sacco di controindicazioni? Per esempio, ora è spuntato un ex fidanzato di Christine Blasey Ford, la donna che accusa il giudice Kavanaugh d’averla aggredita quand’erano al liceo. L’ex fidanzato dice che vent’anni fa si erano già lasciati ma lei ha comunque speso 600 dollari con la sua carta di credito. Quello che nel 1992 lasciò un paio di boxer a casa mia e non glieli restituii per dispetto mi avrà perdonata, o domani dirà al mondo che sono una ladra? Se Alla ricerca del tempo perduto uscisse oggi, la fornaia che preparava le madeleine svelerebbe su Instagram che il piccolo Marcel era uno zozzone.
Intanto la diciassettenne era tornata, e io avevo preso in considerazione per un istante di suggerirle Proust: c’è un tizio si rigira nel letto per trenta pagine, ti giuro che è bello. M’ero trattenuta rendendomi conto che trenta pagine durano quanto un centinaio di tondini di Instagram. Non era andata a denunciare la mia immoralità ai genitori, ma a prendere il tablet. Su cui mi ha mostrato Stormy Daniels, attrice di film vietati ai minori che ora ha scritto un’autobiografia in cui dettaglia anche le sue copule con Donald Trump. In un programma americano, la signora sceglieva quale dei funghi messi a disposizione dal conduttore somigliasse più all’attrezzo del Presidente.
Mi stava dicendo che i giovani d’oggi, poverini, non possono avere una vita sentimentale perché rischiano l’eterno rinfaccio? O mi stava dando un esempio moderno di perversione? Per lei Nabokov era come Trump? Come Stormy? Non l’avrei mai saputo: s’era già rimessa le cuffie. E io rimanevo lì, coi sospiri sociologici di mia nonna: «Ah, i giovani d’oggi».