La peggiore è la prima sveglia del primo giorno di scuola. Un bip nevrotico che spezza il sonno con la violenza di una doccia gelata. Finita la pacchia. Anche quest'anno ci si tuffa "nel solito tran tran" con sprovveduta avventatezza da matricole. Nessuna riabilitazione preventiva, nessun saggio allenamento per gradi al pressure test del fine-vacanze. Ce lo diciamo sempre, tornando dall'ultimo weekend, che bisogna iniziare da subito a rimettersi lentamente a registro per evitare il jet-lag da rientro. Andare a letto un'ora prima, ricomporsi sul divano su cui abbiamo bivaccato nei giorni di interregno come in spiaggia, razionare il junk food. Dopo tre mesi di deregulation assoluta riassestarsi sui binari è impresa ardua. Parcheggio in tripla fila, biscotti tutta fibra a colazione, scarpe chiuse. Il 12 settembre, il suono della campanella è la dead line per tutti: genitori e figli. Coraggio, ce la possiamo fare, in fondo mancano solo… nove mesi all'estate. Gluc.

Ho svaligiato il negozio di un noto brand low cost

Ognuno ha il suo sistema per ammortizzare l'impatto rovinoso con la normalità. C'è chi fa meditazione. Chi va dall'analista. Chi si affida a una lista di buoni propositi, che vanno dagli estratti detox al corso di origami o tango argentino. Io faccio shopping. Scarica. Ma essendo la trappola del binge (abbuffata) proporzionale al trauma da sedare, si rischiano di fare danni grossi. L'altro giorno, per esempio, ho svaligiato il negozio di un noto brand low cost. Tanto è low cost!, mi sono detta. Che è lo stesso principio del cibo senza grassi e delle bibite light: quantità in cambio di gusto – diamoci dentro, yahù! Il mio armadio ingrassa, io mi deprimo: non è la soluzione. 

Punto su acquisti intelligenti: gli accessori

Allora quest'autunno ho deciso che punto su acquisti intelligenti: gli accessori. Occupano meno spazio, impongono scelte più oculate (basta schifezze sugar free, solo caviale!), danno grandi soddisfazioni. Non foss'altro perché esentano dalla tirannia delle misure standard: scarpe, borse, occhiali credono nelle pari opportunità. Nessuna discriminazione quantizzabile in centimentri (larghezza, lunghezza, circonferenza), massima resa sul look. Le it girl insegnano, basta la clutch o lo stivaletto giusti per nobilitare qualsiasi straccetto.

La stagione della nuova moda è appena cominciata

Vi riassumo in breve i nuovi trend in tema di accessori: tornano le borse maxi (anzi, di più), le ballerine scalzano le pump, il camoscio sale in barba al maltempo, il nero tiene e spadroneggia (sul red carpet di Venezia s'è visto molto total black), gli stivali diventano altissimi, non di tacco, di coscia, alla faccia delle sbandierate pari opportunità. Questo è solo l'inizio. La stagione della nuova moda è appena cominciata. A New York sono partite le sfilate. Poi sarà il turno di Londra, Milano, Parigi… Già mi gira la testa. Sarà la sveglia? Vi prego, un'aspirina.