L'agosto in città ha lo svantaggio che ti tocca uscire tutte le sere, anche se normalmente non ti separi dal divano se non in circostanze eccezionali: c'è sempre qualcuno che sta partendo e «dobbiamo assolutamente salutarci prima» - non vi vedete tutto l'anno, ma quando ci si allontana per 15 giorni urge lasciare tutto in ordine, anche la vita sociale. Nelle uscite dell'agosto in città c'è sempre (almeno) una derelitta piantata alla vigilia delle vacanze. Per quelli che non hanno il garbo d'aspettare settembre per mollarti servirebbero pene corporali, ma le decidiamo un'altra volta. 

Quarantenni, attenzione alle venticinquenni

Ora vorrei dirvi la costante di quest'agosto: i quarantacinquenni si mettono con le venticinquenni. Direte: è sempre successo. Vero, ma non a noi. Noi al massimo eravamo le venticinquenni. L'ho visto accadere nelle vite degli altri, e ora accade nella mia, diceva quella canzone di quando ne avevamo13. Al tavolo d'un nippobrasiliano di Brera cortesemente aperto tutto agosto, un'amica disgraziata ha avuto una comprensibile crisi isterica: lui, dopo averle fatto sprecare i più fertili anni della sua vita, s'è messo con un'universitaria. Non abbiamo neanche dovuto mentire, come si fa in questi casi a scopo consolatorio. Ne avevamo tutte uno. 

Donne single, ex mariti, ex fidanzati

Un ex che dopo tre figli ha mollato la moglie e ora sta con una giovane poetessa (sì, questo era mio; sì, sembra un film di Verdone). Un ex che ha mollato una coetanea per mettersi con una che pretende di uscire tutte le sere, e ora non ha fiato per starle dietro (questo era d'un'amica; poi abbiamo cercato la ragazza su Google, scoperto che ne ha quasi 30, e concluso: «Presto finirà il fiato anche lei»). La serata mi si è immalinconita quando ho pensato che è quel che facevano i nostri padri: pure il mio avrebbe mollato mia madre per una ragazzina, se la ragazzina se lo fosse preso. Ci vuol prudenza nel ridere dei cliché delle altre: prima o poi ti toccano. Come diceva sempre quella canzone: quando riguarda te, quella barzelletta non fa più ridere.