Stare avanti agli altri, sul lavoro come in altri campi, significa essere in grado di vivere all'insegna delle Life Skills. Ovvero essere (potenzialmente) all'altezza di quelle abilità cognitive, emotive e relazionali di base in grado di consentire alle persone di operare con competenza massima, sia sul piano individuale che su quello sociale. Si parla dunque di abilità e di capacità in grado di ribaltare il modo altrui di comportarsi, trasformando l'atteggiamento delle persone stesse in versatile e positivo. Certo, le competenze che possono rientrare tra le cosiddette Life Skills sono molteplici. Ma si possono differenziare tra loro, anche se alcune sono priorità assolute.

La 10 competenze di base delle Life Skills

Per esempio secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità il nucleo fondamentale delle Life Skills è costituito da 10 competenze:

  1. la consapevolezza di sé,
  2. la gestione delle emozioni,
  3. la gestione dello stress,
  4. la comunicazione efficace,
  5. le relazioni efficaci,
  6. l'empatia,
  7. il pensiero creativo,
  8. il pensiero critico,
  9. il saper prendere decisioni
  10. e il saper risolvere problemi.

L'uovo di Colombo, a ripensarci, ma spesso si dimentica di fondare la nostra quotidianità su questi principi. E, altrettanto spesso, ci si perde in un bicchier d'acqua.

Architecture, Landmark, Facade, Classical architecture, Building, Molding, Arch, Column, Carving, Historic site, pinterest

Competenze per la vita

Proprio secondo le linee guida del manuale redatto dall'Oms, le Life Skills possono essere insegnate ai giovani come abilità che si acquisiscono attraverso l’apprendimento e l’allenamento; inoltre contribuiscono alla percezione di autoefficacia, autostima e fiducia in se stessi. Dunque, giocano un ruolo importante nella promozione del benessere, specie quello mentale.

“Competenze per la vita”, questa la traduzione letterale di un tema che è diventato poco alla volta fondamentale per la crescita, ma soprattutto per la maturazione dell'uomo. Un tema che ha portato a organizzare incontri e corsi utili a sviluppare il senso di bisogno delle Life Skills stesse. Scopo principale una volta acquisite? Il superamento degli ostacoli e la capacità di vivere al meglio delle proprie possibilità.

Saper interagire con gli altri è priorità assoluta. Una necessità sopraggiunta nell'era dei social, che permettono un confronto virtuale ma tutt'altro che a misura d'uomo. L'interessamento dell'Organizzazione della Sanità ha dato il via alla programmazione di progetti legati al tema, anche in ambito scolastico. Promuovere le Life Skills ha lo scopo di prevenire atteggiamenti antisociali, e nel contempo stimolare la collaborazione.

Blue, Pink, Turquoise, Aqua, Orange, Architecture, Line, Facade, Azure, Pattern, pinterest

Life Siklls emotive, relazionali e cognitive

Nasce dunque la necessità di conoscerle prima, di studiarle poi. Possono essere divise in tre momenti:

  1. le Life Skills emotive, ovvero la consapevolezza di sé (Self Awareness), la gestione delle emozioni (Coping with emotion) e la gestione dello stress (Coping with stress);
  2. le Life Skills relazionali, che racchiudono l'empatia, la comunicazione efficace e le relazioni efficaci;
  3. e le Life Skills cognitive: saper risolvere i problemi (Problem Solving), saper prendere decisioni (Decision making), avere un pensiero critico (Critical Thinking) e un pensiero creativo (Creative Thinking).

Necessarie, quasi obbligatorie. Nel documento dell'Oms, datato 1993, si legge che “la mancanza di tali skill socio-emotive può causare in particolare nei ragazzi e nei giovani, l’instaurarsi di comportamenti negativi e a rischio in risposta a stress”. Da ciò è derivata una strategia di prevenzione attraverso processi di istruzione e di formazione, così da assumere il concetto di salute del singolo come “stato di benessere psico-fisico e relazionale” in continua evoluzione.