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Dimore storiche, 5 hotel in Italia per un viaggio memorabile

Palazzi in cui è passata la storia, luoghi fascinosi in cui passare una o più notti per una vacanza indimenticabile: ecco cinque alberghi sparsi lungo la Penisola che valgono un soggiorno

di Igor Principe
<p>La catapulta ci recapita mille chilometri più a nord, in provincia di Piacenza. Un tempo si chiamava «ripa alta»: era il 1025, e a dominar quella ripa era il locale Castello. La storia racconta poi di cessioni al monastero attiguo, di distruzioni, ricostruzioni, ulteriori passaggi di proprietà. Nel Ventunesimo secolo la situazione è definitivamente stabile, e al <strong>Castello di Rivalta</strong> ci si soggiorna per scoprire il borgo e il fascino della val Trebbia, oasi di silenzio e natura da scoprire. Ma senza fretta. </p>pinterest

Dimore storiche che passione! Gli eventi che vedono le dimore storiche aperte fanno il tutto esaurito, e allora perché non provare a organizzare un vero soggiorno? Viaggiare non è solo spostarsi da un luogo all'altro, ma può diventare un percorso nel tempo. Quando visitiamo una città d'arte e ne scopriamo i monumenti e i palazzi storici, incontriamo il passato e ascoltiamo le sue parole, sotto forma di vestigia giunte a noi dal passato.

Grazie alle dimore storiche trasformate in veri hotel di charme, possiamo davvero andare oltre, in questo viaggio nel tempo, soggiornando nei palazzi e nelle stanze in cui quella storia è transitata. Luoghi nobili o popolari, ma carichi di fascino e capaci di suggestioni intense. L'Italia, manco a dirlo, ne è ricchissima. Noi abbiamo scelto cinque alberghi, sparsi qua e là lungo la Penisola: alcuni rinnovati da poco, altri ancora vestiti con gli abiti di un tempo, tutti ugualmente imperdibili.

1

Palazzo Cinquecento - Roma

<p>Partiamo da un luogo rinnovato, e tutto sommato giovane. Nel 2016 ha assunto la veste definitiva di <strong>NH Hotel Palazzo Cinquecento</strong>, ultimo tra i cinque stelle italiani della catena spagnola. Ma la sua storia parla di stile liberty, di Ventesimo Secolo e di una Roma burocratica. Il palazzo, infatti, è stato prima sede delle Ferrovie dello Stato e poi delle Poste. Ora, vestito a nuovo, è uno dei luoghi più centrali della capitale: si staglia sulla destra appena si esce dalla stazione Termini. Il tema del viaggio innerva ogni suo dettaglio, in particolare il ristorante Grand Tour, dove alla cucina romana si aggiungono piatti ispirati a quell'infinito patrimonio che è la gastronomia nazionale. Dalle sue finestre, e dalla terrazza di 600 metri quadrati, l'affaccio su Roma è sensazionale; in particolare, lo è sulle mura serviane incluse nel proprio giardino. Come rivela il nome, le fece erigere Servio Tullio, sesto re di Roma; c'era prima, molto prima di Giulio Cesare. Quei massi impilati con cura sono la cosa più antica che potete trovare in città.</p>

Partiamo da un luogo rinnovato, e tutto sommato giovane. Nel 2016 ha assunto la veste definitiva di NH Hotel Palazzo Cinquecento, ultimo tra i cinque stelle italiani della catena spagnola. Ma la sua storia parla di stile liberty, di Ventesimo Secolo e di una Roma burocratica. Il palazzo, infatti, è stato prima sede delle Ferrovie dello Stato e poi delle Poste. Ora, vestito a nuovo, è uno dei luoghi più centrali della capitale: si staglia sulla destra appena si esce dalla stazione Termini. Il tema del viaggio innerva ogni suo dettaglio, in particolare il ristorante Grand Tour, dove alla cucina romana si aggiungono piatti ispirati a quell'infinito patrimonio che è la gastronomia nazionale. Dalle sue finestre, e dalla terrazza di 600 metri quadrati, l'affaccio su Roma è sensazionale; in particolare, lo è sulle mura serviane incluse nel proprio giardino. Come rivela il nome, le fece erigere Servio Tullio, sesto re di Roma; c'era prima, molto prima di Giulio Cesare. Quei massi impilati con cura sono la cosa più antica che potete trovare in città.

2

La voce del fiume, Brienza (Potenza)

<p>Si cambia scena, totalmente, per entrare nell'Italia medievale dei piccoli borghi. Non quelli dell'Italia centrale, e non perché non ci piacciano. Anzi, sono e resteranno l'emblema del periodo comunale; ma non sono i soli, e anche gli altri meritano di essere scoperti. Così andiamo nel cuore della Basilicata, a Brienza, ed entriamo in un<strong> bed & </strong><strong>breakfast </strong>ricavato da un'antica casa di campagna, <strong>La voce del fiume</strong>, del cui antico aspetto non è cambiato praticamente nulla. Intorno, i monti lucani e i torrenti Pergola e Fiumicello ricostruiscono la scena che i viandanti incontravano dieci secoli fa, quando passavano di lì.</p>

Si cambia scena, totalmente, per entrare nell'Italia medievale dei piccoli borghi. Non quelli dell'Italia centrale, e non perché non ci piacciano. Anzi, sono e resteranno l'emblema del periodo comunale; ma non sono i soli, e anche gli altri meritano di essere scoperti. Così andiamo nel cuore della Basilicata, a Brienza, ed entriamo in un bed & breakfast ricavato da un'antica casa di campagna, La voce del fiume, del cui antico aspetto non è cambiato praticamente nulla. Intorno, i monti lucani e i torrenti Pergola e Fiumicello ricostruiscono la scena che i viandanti incontravano dieci secoli fa, quando passavano di lì.

3

Tonnara di Marzamemi - (Siracusa)

<p>Un po' più giù, in un luogo sicuramente più noto (anche perché teatro di alcune scene degli ultimi episodi del Commissario Montalbano), la <strong>Tonnara di Marzamemi</strong>. Lo scenario è seicentesco, ed è fatto di <strong>cinquanta case di pescatori</strong>, uno stabilimento per lavorare il tonno, la chiesa di S. Francesco di Paola, la Loggia degli Scieri (detta anche <em>camperia</em>) e il Palazzo del Principe. Le <strong>stanze</strong> sono qui, e si affacciano sul centro architettonico e sociale di Marzamemi: la piazza Regina Margherita. Grande, bianca, assolata; Sicilia in purezza, insomma. </p>

Un po' più giù, in un luogo sicuramente più noto (anche perché teatro di alcune scene degli ultimi episodi del Commissario Montalbano), la Tonnara di Marzamemi. Lo scenario è seicentesco, ed è fatto di cinquanta case di pescatori, uno stabilimento per lavorare il tonno, la chiesa di S. Francesco di Paola, la Loggia degli Scieri (detta anche camperia) e il Palazzo del Principe. Le stanze sono qui, e si affacciano sul centro architettonico e sociale di Marzamemi: la piazza Regina Margherita. Grande, bianca, assolata; Sicilia in purezza, insomma.

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4

Castello di Rivalta (Piacenza)

<p>La catapulta ci recapita mille chilometri più a nord, in provincia di Piacenza. Un tempo si chiamava «ripa alta»: era il 1025, e a dominar quella ripa era il locale Castello. La storia racconta poi di cessioni al monastero attiguo, di distruzioni, ricostruzioni, ulteriori passaggi di proprietà. Nel Ventunesimo secolo la situazione è definitivamente stabile, e al <strong>Castello di Rivalta</strong> ci si soggiorna per scoprire il borgo e il fascino della val Trebbia, oasi di silenzio e natura da scoprire. Ma senza fretta. </p>

La catapulta ci recapita mille chilometri più a nord, in provincia di Piacenza. Un tempo si chiamava «ripa alta»: era il 1025, e a dominar quella ripa era il locale Castello. La storia racconta poi di cessioni al monastero attiguo, di distruzioni, ricostruzioni, ulteriori passaggi di proprietà. Nel Ventunesimo secolo la situazione è definitivamente stabile, e al Castello di Rivalta ci si soggiorna per scoprire il borgo e il fascino della val Trebbia, oasi di silenzio e natura da scoprire. Ma senza fretta.

5

Tenuta Pegazzera (Pavia)

<p>Pochi chilometri da Rivalta, ed eccoci all'ultima tappa. Se volete scoprire che la pianura ha un fascino irresistibile, Casteggio e la provincia di Pavia sono ideali. Soprattutto se soggiornate alla <strong>Tenuta</strong><strong> Pegazzera</strong>, che riesce a stagliarsi in modo da dominarla un po' quella pianura, e a circondarsi dei filari di vite che caratterizzano la zona di Pavia. L'atmosfera è quella delle grandi dimore settecentesche, con un parco immenso e una cappella annessa alla villa. L'architettura è lineare, come impone l'eleganza del luogo. </p>

Pochi chilometri da Rivalta, ed eccoci all'ultima tappa. Se volete scoprire che la pianura ha un fascino irresistibile, Casteggio e la provincia di Pavia sono ideali. Soprattutto se soggiornate alla Tenuta Pegazzera, che riesce a stagliarsi in modo da dominarla un po' quella pianura, e a circondarsi dei filari di vite che caratterizzano la zona di Pavia. L'atmosfera è quella delle grandi dimore settecentesche, con un parco immenso e una cappella annessa alla villa. L'architettura è lineare, come impone l'eleganza del luogo.

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