Se chiedete a un catalano di definirsi in due parole, vi risponderà che in lui convivono il seny, cioè il senno, e la rauxa, ovvero l'emozione spontanea e viscerale: un'alternanza di impulsi razionali e creativi che, non a caso, è il tratto distintivo di Barcellona, capitale della Catalunya. Amatissima dai turisti di tutto il mondo, la città gravita attorno alla Rambla, il lungo viale alberato che si estende fino al porto antico, in un tripudio di quadri, caricature e variopinte bancarelle di fiori. Ma questo è solo un assaggio dei profumi e dei colori di Barcellona: quelli delle pile di frutta che sembrano sfidare la gravità sui banchi della Boqueria, il mercato più famoso di Spagna. E poi le tinte vivaci dei chiringuito sulla spiaggia della Barceloneta, dove d'estate i giovani fanno l'alba a suon di musica. O, ancora, i cromatismi verde-azzurro degli inserti di ceramica che punteggiano la facciata di Casa Batlló, capolavoro modernista del geniale architetto Antoni Gaudí, creatore anche del Parc Güell, un incredibile mix di costruzioni fiabesce, decorate con mosaici in vetro e maioliche policrome. Insomma, una città "arcobaleno", meta prediletta di studenti, modaioli e cool hunter, i cacciatori di tendenze di tutto il mondo. Il luogo più adatto per ospitare, in un edificio di 24.000 metri quadrati, sulla spiaggia della Barceloneta, il quartier generale di Desigual (nella foto), brand che fin dagli esordi si è contraddistinto per la sua creatività anticonvenzionale: capi colorati, allegri e ricchi di richiami al mondo mediterraneo. Una filosofia ben riassunta nello slogan "La vida es chula", la vita è bella. Proprio come la Barcellona che vi raccontano quattro giovani testimonial del brand (una fotografa, una pierre e due artiste) accompagnandovi nei loro luoghi del cuore. Fuori dalle rotte più note, per un'esperienza da insider.
Laura Sunyer, 29 anni
Si occupa di comunicazione per Desigual e adora arte e design.
1. Un caffè e il giornale da Wer Haus
Uno dei più bei concept store della città, con diversi spazi dedicati ad arte, moda, cibo e design. «Nel bar-ristorante ci si può rilassare bevendo un buon caffè e sfogliando riviste internazionali di architettura: io lo faccio spesso», spiega Laura.
Info: http://wer-haus.com
2. Drink e chiacchiere a Casa Bonay
Non solo albergo, ma anche spazio informale nato per favorire l'incontro tra i turisti e la gente locale che gravita attorno al mondo creativo. «Vado spesso nel cocktail bar dell'hotel per bere un drink insieme ad artisti e designer della città», dice Laura.
Info: casabonay.com
3. Il Macba (Museu d'art contemporani)
Un luogo di culto per gli appassionati dell'arte contemporanea: il museo raccoglie infatti opere realizzate durante la seconda metà del XX secolo, per esempio le avanguardie degli anni '70 e '80. «Da non perdere lo store, dove si possono trovare più di 400 titoli tra libri e cataloghi delle esposizioni». Come quella in corso fino al 25 settembre, Punk. Le sue tracce nel mondo contemporaneo, che raccoglie le opere di oltre 60 artisti di diverse generazioni.
Info: macba.cat
Mireia Ruiz, 28 anni, graphic designer e art director
Compone coloratissimi collage molto pop, ed è il condirettore del Cocolia, studio di Barcellona specializzato in graphic & set design e fotografia (cocolia.cat).
1. Lo shopping al Mercat fira de Bellcaire
È uno dei mercati più antichi d'Europa, dove tutto è di seconda mano, dai mobili ai cd, dalle riviste agli abiti. E dove capita di scovare qualche rarità, come spiega Mireia: «È un posto un po' pazzo, ma è proprio questo il bello. Qui trovo materiale che utilizzo per le mie opere».
Info: encantsbcn.com/es
2. I dolci golosissimi di Strata Bakery
«In questa pasticceria artigianale si possono assaggiare i migliori dolci della città, fatti come un tempo: provare per credere!», dice Mireia.
Info: stratabakery.com
3. Pausa pranzo alla Surf House Barcelona
Un pezzo di California trapiantato in Catalogna: questo locale della Barceloneta è amatissimo dai surfisti, ma anche chi non pratica sport si rilassa volentieri davanti a un gustoso brunch accompagnato da un succo di frutta fresca. «Un posto cool, giovane e divertente. Proprio come il mio lavoro!».
Info: surfhousebarcelona.com
Andere Monjo, 39 anni, artista multidisciplinare
Dopo un passato da fashion designer e una laurea al prestigioso Central Saint Martins College of Art and Design di Londra, oggi affianca al lavoro di art director la creazione di oggetti utilizzati per installazioni e servizi fotografici.
1. La vista del Pabellón Mies van der Rohe
Andere ama molto questo edificio, ricostruito tra il 1983 e il 1986 come quello originario del 1929, progettato dal grande architetto e designer tedesco Ludwig Mies van der Rohe: un riuscito mix architettonico di acqua, marmi, metalli e cristalli.
Info: miesbcn.com/es/el-pabellon
2. Relax ai Jardins Mossèn Costa i Llobera
Distesi sulla montagna di Montjuïc, ospitano una grande quantità di cactus provenienti da tutto il mondo. Andere li frequenta quando ha bisogno di concentrarsi e fuggire dal caos della città.
Indirizzo: ctra. De Miramar.
3. Nuove idee alla Fundació Antoni Tàpies
Una biblioteca specializzata in arte moderna e contemporanea: «Il luogo ideale», spiega Andere, «per trovare l'ispirazione creativa».
Info: fundaciotapies.org
Jara Varela, 34 anni, fotografa
È specializzata in foto d'interni, architettura e still life, scatti ai quali riesce sempre a dare un tocco molto personale. Il suo compagno, esperto di disegno industriale, è un artista-vasaio che ha dato vita ad Apparatu, uno studio laboratorio a gestione familiare, noto per le originali ceramiche fatte a mano (apparatu.com).
1. L'arte alla Fundació Joan Miró
Jara visita spesso la fondazione dedicata al famoso pittore catalano Joan Miró, ospitata in un edificio costruito dall'architetto Josep Lluís Sert, amico dell'artista. «Entrambi possedevano un senso estetico fuori dal comune che ha profondamente influenzato tutto il mio lavoro», spiega Jara.
Info: fmirobcn.org/en
2. L'artigianato da AOO
Il legno è il protagonista indiscusso in questo piccolo studio-laboratorio dove si producono mobili e sedie con tecniche artigianali. «Un design dal gusto semplice e senza tempo, che adoro», spiega Jara.
Info: aoobarcelona.com
3. Una cena mediterranea al Giardinetto
Quando vuole rilassarsi, Jara viene in questo ristorante che propone cucina italiana. «Mi piace moltissimo il cibo, ma adoro soprattutto l'ambiente, molto intimo, e frequentato da gente del mondo dell'architettura e del design».
Info: ilgiardinetto.es