Christo ha fatto il miracolo. Il suo ponte d'artista, aperto al pubblico dal 18 giugno 2016, ha già fatto il tutto esaurito ancora prima di essere completato, e sono numeri da record quelli previsti per l'installazione che unisce per soli 16 giorni la sponda bresciana del lago d'Iseo a Montisola: 700mila visitatori e 3 milioni di incassi al giorno.

Ma facciamo un passo indietro e cominciamo dall'inizio. Se state pianificando una gita su lago d'Iseo per passare qualche ora diventando parte di quell'opera d'arte che porta il titolo di ThFloating Piers e se volete saperne di più sul suo autore, l'ottantenne artista bulgaro Christo, non mancate di fare una sosta a Brescia, la città a  pochi chilometri dal luogo in cui andrà in scena l'happening artistico mondiale dell'anno. Quella che per molti è ancora solo la capitale del tondino non mancherà di sorprendervi con le sue antiche vestigia di età  romana, uno splendido centro storico e il  meraviglioso museo di Santa Giulia. 

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André Grossmann

Proprio a Santa Giulia, fino al 18 settembre si può visitare la mostra Christo e Jeanne-Claude Water Projects. L'allestimento curato dal critico d'arte Germano Celant, amico di lunga data dell'artista, raccoglie più di 150 fotografie, collage originali, studi e disegni che raccontano al visitatore oltre 50 anni di vita artistica del land artist, ma soprattutto spiegano bene il complesso percorso che intercorre tra l'idea e la realizzazione delle sue opere. Un modus operandi che deve spesso affrontare anni di pratiche e nulla osta burocratici, in cui il progetto cambia forma continuamente. Con una curiosità: tutte le opere di Christo vengono realizzate sempre esclusivamente con i soldi che mette lo stesso artista. Che non potendo ovviamente vendere ai collezionisti d'arte pezzetti del lago d'Iseo o del Reichstag tedesco oggetto dei suoi interventi, si finanzia vendendo a peso d'oro i pochi bozzetti che realizza negli anni precedenti alla brevissima messa in opera delle sue performance, che normalmente durano circa due settimane.  

Una grande passerella galleggiante

Eccoci al dunque: il 18 giugno 2016 il lago d'Iseo, uno degli specchi italiani più belli e meno conosciuti, diventerà per 16 giorni la sorprendente capitale mondiale dell'arte. Da quel giorno fino al 3 luglio, infatti, il più grande artista del paesaggio di sempre, autore, tra gli altri, degli impacchettamenti del Reichstag di Berlin, nel 1995, e del più antico ponte di Parigi, il Pont-Neuf, nel 1985, ha ideato un sistema di quattro chilometri e oltre di passerelle galleggianti a filo d'acqua sullo specchio del Sebino che renderanno possibile attraversare il lago camminandoci sopra. «Di fatto si verificherà un evento straordinario» spiega Celant «quello di poter percorrere una "strada", non un ponte, sull'acqua. È come se una parte del lago si "ghiacciasse" artisticamente, così da permettere una camminata. ThFloating Piers, dice il curatore, sarà infatti a livello d'acqua, elemento «con cui si fonderà dolcemente per creare una continuità di colore, tra il verde dell'acqua e l'oro-arancione della tela». Le migliaia di visitatori che giungeranno per la sorprendente performance, passeggeranno dall'inizio del percorso, situato nel paese di Sulzano, sulla sponda bresciana del lago, alla fascinosa Montisola, l'isola lacustre più grande dell'Europa meridionale, e potranno arrivare anche alla romantica isoletta di San Paolo, normalmente inaccessibile, essendo proprietà privata.

Christo sul lago d'Iseo durante il test sulla passerellapinterest
Wolfgang Volz

Il titolo della mostra, Water Projects (progetti d'acqua), segue il filo rosso di uno degli elementi naturali con cui Christo ama far giocare di più le proprie opere, spesso costruite vicino a mari, oceani, fiumi e laghi. Qualche esempio: in passato, nel 1983, è riuscito nell'impresa di circondare con immensi teli di plastica rosa un intero arcipelago di isolette in Florida, nella baia di Kay Biscane. Prima, nel 1976, aveva costruito una poetica staccionata di tessuto bianco che correva per 40 chilometri dall'entroterra californiano all'oceano Pacifico. Fece scalpore anche il già citato impacchettamento con una  stoffa dorata del Pont-Neuf di Parigi creando un magico gioco di luci e colori grazie alla tela  dorata che copriva il ponte e l'elemento acquatico costituito dalla Senna che vi scorreva sotto. Quest'ultima opera del bulgaro condivide con Floating Piers una caratteristica abbastanza unica tra le opere che ha sin qui realizzato: quello di permettere ai visitatori - che secondo Christo sono parte stessa dell'opera - di camminarci sopra rendendola viva.