Considerata una delle strade più belle e suggestive d'America, la Route 66 ha un fascino che vive ancora oggi in tanti film e canzoni. Come (quasi) ogni leggenda, nasce da una storia. Il mito della Interstate 66 prende vita dal racconto di migliaia di persone che per anni l'hanno percorsa da un capo all'altro dell'America. È il simbolo di un Paese che non si ferma mai e che è in costante cambiamento e trasformazione. Inaugurata nel 1926, la Route 66 e l'itinerario turistico ad essa collegato fu una delle prime Highway americane ad attraversare trasversalmente tutto l'immenso Paese.

10 cose che forse non sapevi sulla Route 66

  1. Il percorso. Quanto era lunga la Route 66? Partiva da Chicago, Illinois, per arrivare alle infinite spiagge di Santa Monica, California, dopo ben 2.448 miglia. La Route 66 fu teatro delle grandi migrazioni verso Ovest che caratterizzarono gli Stati Uniti nel secolo passato. Un mito, quello della Route 66, inestricabilmente legato a quello della California, terra di infinite possibilità, dove quasi tutti potevano reinventarsi la vita.
  2. La strada venne rimossa dal sistema delle Highway nel 1985 e da lì iniziò il suo lento smantellamento. Venne così cancellato dal suolo americano quello che era stato il trampolino di lancio di tante vite.
  3. La «United States Route 66» (o Route 66 Stati Uniti), così si chiamava ufficialmente, era una highway (strada a carattere nazionale). Una delle prime highway federali; fu aperta l'11 novembre 1926, anche se fino all'anno seguente non furono installati tutti i cartelli indicatori.
  4. La strada esiste attualmente con il nome di Historic Route 66. È tornata sulle mappe in questa veste.
  5. Fu patrocinata da Cyrus Avery, nativo dell'Oklahoma, nel 1923, quando si cominciò a parlare di un sistema di strade nazionali, la US 66, come detto, fu aperta al traffico nel 1926, ma la pavimentazione fu completata solo nel 1938.
  6. Molti erano i punti pericolosi della Route 66, tanto che alcuni tratti la fecero conoscere come Bloody 66, ma subito vennero avviati lavori per migliorare la sicurezza e togliere le curve più pericolose. Un tratto (attraverso le Black Mountains in Arizona) era costellato di tornanti e considerato così pericoloso che i primi viaggiatori, troppo spaventati alla prospettiva di guidare da soli su di una strada del genere, spesso ingaggiavano piloti locali esperti del tracciato.
  7. Durante la seconda guerra mondiale la Route 66 vide il passaggio dei molti che si recavano verso le industrie di materiale bellico in California. La Route 66, completamente asfaltata e già famosa, divenne una delle strade più trafficate e servì anche per spostare materiale militare. Nei pressi di Fort Leonard Wood nel Missouri, collocato vicino alla highway, venne costruita una vera autostrada con corsie separate per aiutare a smaltire l'intenso traffico.
  8. La strada passa attraverso il Painted Desert (Deserto dipinto) dell'Arizona e nei pressi del Grand Canyon. Il tratto di Route 66 in Arizona è tra i più panoramici in assoluto.
  9. Meteor Crater, il celebre cratere meteoritico dell'Arizona era una delle altre attrazioni che punteggiavano il viaggio.
  10. È sulla 66 che è stato anche inventata l'industria del fast food con il Red Giant Hamburgs a Springfield (Missouri), che fu il primo drive-in, ed il primo McDonald's a San Bernardino. Cambiamenti come questi al paesaggio hanno cementato la reputazione della 66 come un esempio quasi perfetto del microcosmo culturale dell'America, adesso strettamente legato all'automobile.
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Route 66, canzoni

Ineludibile la celebre Get your kicks on Route 66, scritta da Bobby Troup dopo aver vissuto sulla sua pelle l'emozione di percorrere questa via in direzione della California. Questa canzone venne incisa successivamente anche da altri artisti del calibro di Chuck Berry e Mick Jagger con i suoi Rolling Stones.

Route 66, film

La Route 66 fu la musa di registi, come Stirling Silliphant e Herbert B. Leonard, con la loro serie tv intitolata proprio Route 66 e di tutto quel filone di pellicole cosiddette on the road. Da non dimenticare, ovviamente, proprio On the road, uno dei capolavori dello scorso secolo, a firma Jack Kerouac, che nonostante non avesse percorso l'asfalto della Route, fu ispirato nei suoi viaggi da quella fuga verso Ovest che migliaia di americani vi avevano intrapreso.