Sai che la Certosa di Padula è la più grande d'Italia e la seconda d'Europa? Solo la certosa di Grenoble, in Francia, ha dimensioni più consistenti (del resto quella francese è chiamata la Grande Chartreuse in quanto casa madre dell'ordine certosino).

La grandezza della certosa di Padula rende l'idea della maestosità di un monumento, conosciuto anche come Certosa di San Lorenzo, che è una delle destinazioni turistiche più amate di tutta la Campania.

Tutte le info sulla Certosa di Padula: dove si trova, come arrivare, orari e prezzi

La certosa è situata nel territorio del comune di Padula, nel cuore del Vallo di Diano, in provincia di Salerno, a distanza relativamente breve da siti archeologici come Paestum e Velia, dalle spiagge di Agropoli, Castellabate e Palinuro, dal Parco Nazionale del Cilento.

Padula da Salerno dista poco più di 110 km. L'uscita autostradale di Padula Buonabitacolo, sulla Salerno-Reggio Calabria, consente di raggiungere la certosa in modo molto semplice e comodo.

La Certosa di San Lorenzo a Padula è aperta tutti i giorni con la sola eccezione del martedì. L'orario di apertura è dalle 9 alle 19.30 e si può entrare fino a mezz'ora prima dall'orario di chiusura. Per accedere alla Certosa di Padula il biglietto costa 4 euro a persona. I giovani dai 18 ai 25 anni pagano la metà: 2 euro. Per i ragazzi di età inferiore ai 18 anni l'ingresso è gratuito.

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Particolare dell’altare di S. Lorenzo nella Certosa a lui dedicata a Padula.

La storia della Certosa di Padula

La Certosa di Padula ha storia plurisecolare. La decisione di costruire un grandioso complesso monumentale religioso e monastico che superasse tutti quelli esistenti nell'allora Regno di Napoli spettò al conte Tommaso Sanseverino, un nobile illuminato al servizio degli Angioini, che nella seconda metà del 1300 diede inizio alla costruzione dell'opera.

I lavori per la sua realizzazione sono durati addirittura 400 anni e il progetto originario, ovviamente, è stato più volte rivisto e adattato ai tempi.

Completato alla fine del XVIII secolo come nucleo portante della Certosa di Padula, il monastero fu disciolto dai francesi ai primi del 1800, mentre nel secolo scorso la Certosa fu utilizzata anche come luogo di raccolta per prigionieri delle due Guerre Mondiali.

Attualmente la struttura, che è stata acquisita direttamente dallo stato italiano, è gestita dal Polo Museale della Campania.

Dal 1998 la Certosa è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'Unesco, insieme ai siti Paestum e Velia, al Vallo di Diano e al parco nazionale del Cilento.

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Una scala della Certosa di San Lorenzo a Padula.

L’architettura della Certosa di Padula

Si è detto delle dimensioni imponenti della Certosa di Padula, che occupa una superficie di 51,5 kmq, quasi un terzo dei quali costituenti l'area del chiostro grande, che misura 15mila mq ed è il più grande al mondo. Elevatissimo anche il numero delle stanze e delle sale interne, oltre 350.

Consacrata a San Lorenzo, la Certosa di Padula ha pianta che ricorda la graticola sulla quale il santo fu arso vivo. Le parti che compongono la struttura riflettono lo spirito e la regola monastica del lavoro e della contemplazione, quindi si compongono di chiostro, biblioteca, cappella, cucina, cantine, lavanderie e i campi dove coltivare la terra.

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Il coro dei padri certosini nella Certosa di Padula.

Una visita alla Certosa di Padula: cosa vedere

La prima cosa che salta agli occhi della grandiosa struttura è l'imponente facciata, completata per ultima e dunque di matrice barocca.

Al suo interno la chiesa presenta cori lignei del 1500, gli altari originali con ricche decorazioni e inserti in madreperla, il pavimento in maioliche del '700.

Vero luogo simbolo della Certosa di Padula il chiostro, suddiviso in due ordini di portici per complessivi 84 archi: un luogo imponente e grandioso, simbolo della maestosità del luogo.

Splendidi anche la scala a chiocciola che consente di accedere alla torre ottagonale e lo scalone ellittico di scuola vanvitelliana, da cui si gode una vista perfetta di tutto l'ambiente.

Bellissima anche la biblioteca, ben fornita di libri e dal pavimento in ceramica di Vietri.

Molto interessanti le scuderie e le officine, che portano ancora testimonianza dell'antico lavoro dei monaci.

All'esterno della Certosa spicca poi un ampio giardino all'italiana, i cui confini sono delimitati dalle mura perimetrali e dove sorgono alcune cappelle ed edicole votive di apprezzabile bellezza.