Certe giornate avrebbero bisogno di ali, ma ai voli di fantasia non servono, tanto meno a quelli che celebrano lo spirito dell'estate con leggerezza e joie de vivre alla Panopticon Gallery di Boston. Ai diversi approcci di volo alla creatività e fotografia della collettiva fotografica Flight of Fancy (fino al 3 settembre 2018), bastano le assolate prospettive aeree della costa californiana di Kerry Mansfield, l'effetto trompe-oeil della carta da parati esotica e cinguettante di Claire Rosen, il glamour hollywoodiano riassemblato da Stephen Sheffiel.


I tre progetti scelti per lasciarci volare sulle ali della fantasia, invitano a guardare da prospettive diverse, la relazione che abbiamo con gli aspetti più incontrollabili della nostra natura ed esistenza. Gli stessi che hanno spinto Kerry Mansfield e la sensazione di aver perso il controllo della propria vita (in uno dei suoi periodi più delicati e sfibranti), a ritrovare sollievo a Fort Funston, un'area protetta situata sulla costa sud-ovest di San Francisco.

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© Kerry Mansfield/ Courtesy Panopticon Gallery di Boston​​
Kerry Mansfield, Hill Gliders, 2011 (archival pigment print, 20x26)

Affacciata sull'Oceano Pacifico, la fotografa di stanza a Los Angeles, per anni ha esplorato orizzonti e confini di terra, mare e cielo, da una prospettiva vertiginosa sulla vita degli esseri umani che ne attraversano la costa, cavalcano le onde e sorvolano i cieli. Scatto dopo scatto, quello che è diventato un vero progetto dell'arte di ritrovare il gusto della vita con Grounded, ha trasformato l'impulso alla fuga (congenito alla dimensione urbana) nell'attrazione per gli elementi che sanno illuminare d'immenso anche la nostra esistenza con la loro natura incommensurabile. Farci spiccare il volo dalle cose terrene per goderci l'infinito del mare e librarci in cielo come deltaplani.

BIrds of a Feather, pappagallino, carta da paratipinterest
© Claire Rosen/ Courtesy Panopticon Gallery di Boston
Claire Rosen, Red Bellied Parrot 7799, 2012 (archival pigment print, 25.5x17)


Il complicato rapporto che abbiamo con la natura, pronto a oscillare tra devozione e distruzione, ammirazione e tensione, nutre da sempre l'arte di circondarci di repliche fedeli del nostro bisogno di possedere qualcosa di selvaggio, di arredare la nostra esistenza con quello che addomestichiamo. Gli esempi resistono ai viaggi nel tempo, con flora e fauna sugli affreschi che decorano le ville imperiali dell'antica Roma; la terra e i suoi fiori, frutti e animali, visti del cielo nelle opere rinascimentali; le carte da parati riccamente decorate con uccelli selvatici e vegetazione, prodotte da William Morris nella Gran Bretagna del XIX secolo.

BIrds of a Feather, pappagallo, carta da paratipinterest
© Claire Rosen/ Courtesy Panopticon Gallery di Boston
Claire Rosen, White Faced Hurled Cockatiel 7866, 2012 (archival pigment print, 16.5x11)



Il progetto Birds of a Feather della fotografa americana Claire Rosen, offre una nuova prospettiva a questa tradizione con i suoi ritratti di uccelli vivi, fotografati davanti a carta da parati che riproduce i motivi di epoca vittoriana, con un effetto ottico che regala ambiguità. In questo modo uccelli di ogni genere, dal parrocchetto comune al più esotico e colorato Hyacinth Macaw (ma ci sono anche i falchi più grandi come il girifalco), con le loro espressioni che fanno il verso alle nostre, riflettono il nostro desiderio di possedere il bello, selvaggio ed esotico. L'oggetto del desiderio che cambia attraverso la sua dislocazione.

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© Stephen Sheffiel / Courtesy Panopticon Gallery di Boston
Stephen Sheffiel, Revisions 5, 2018 (collage, 14x11)

A completamento di questo viaggio espositivo spinto ben oltre il tempo, lo spazio e i confini della fotografia, ci sono i collage di Stephen Sheffield e il glamour hollywoodiano di uomini e donne ritagliati da vecchie riviste di moda, pronti a dare nuovo ritmo all'immaginario del presente, animando spartiti musicali, il labirinto di circuiti elettrici e diagrammi architettonici che li accoglie. Una prospettiva diversa alle icone senza tempo che, questo artista a tempo pieno, resuscita da film noir, romanzi polizieschi e immaginario cinematografico, influenzato da maestri del calibro di Robert Rauchenberg, David Hockney e Alexander Rodchenko.

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© Stephen Sheffiel/ Courtesy Panopticon Gallery di Boston
Stephen Sheffiel, An-Audience, 2018 (collage, 14x11)

Prospettive creative ideali per spiccare il volo dalla galleria fotografica più antica di Boston, ovvero della capitale e città più grande del Massachusetts. Aperta 24 ore al giorno, sette giorni su sette, fino a settembre.

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© Kerry Mansfield / Courtesy Panopticon Gallery di Boston
Kerry Mansfield, Waters Edge Couple, 2011 (archival pigment, 35x45)

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© Claire Rosen / Courtesy Panopticon Gallery di Boston
Claire Rosen, Canary Wing Bee Bee 7756, 2012 (archival pigment, 16.5x11)
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© Stephen Sheffiel/ Courtesy Panopticon Gallery di Boston
Stephen Sheffiel, Legendary, 2018 (collage, 14x11)