L’Isola di Dino, posta di fronte a Praia a Mare, in Calabria, è il classico esempio delle piccole gemme che l’Italia nasconde e che spesso non riesce a valorizzare a dovere. Nonostante abbia dimensioni ridotte, infatti, questo isolotto ospita spiagge, grotte e una vegetazione rigogliosa. Un luogo magico e selvaggio, da non perdere se si programma un viaggio sul mare della provincia di Cosenza.

L’Isola di Dino a Praia a Mare

L’Isola di Dino si chiama così perché proviene dal greco antico dina, ovvero tempesta: in passato, infatti, le acque attorno all’isolotto erano molto pericolose per i naviganti. Altri sostengono, invece, che il nome derivi dal fatto che un tempo sull’Isola di Dino sorgeva un tempio detto aedina, dedicato a Venere.

L’Isola di Dino si estende per circa 50 ettari, raggiungendo u’ altezza di 100 metri nel suo punto più alto: proprio in questa zona si trovano alcune piccole abitazioni. Ai fianchi dell’Isola di Dino ci sono alti strapiombi, alcuni dei quali nascondono, sopra e sotto il livello del mare, l’accesso a numerose grotte, una delle principali attrazioni dell’Isola di Dino.

instagramView full post on Instagram

Le grotte sull’Isola di Dino

La Grotta Azzurra è la più bella e famosa dell’Isola di Dino e porta lo stesso nome dell’ancor più celebre grotta dell’Isola di Capri: in comune, infatti, hanno il colore celeste del fondale, che si riflette anche sulla volta. Ha una profondità di 12 metri e un’apertura piuttosto ampia che permette alla luce di entrare e di formare degli effetti in grado di lasciare a bocca aperta i visitatori. Nelle sue acque è possibile scorgere banchi di orate a caccia di cibo.

Altra cavità marina molto interessante è la Grotta del Leone, così chiamata a causa di una roccia di colore smeraldo, quasi sul fondo, che richiama la forma di un leone accovacciato. Ha una cavità irregolare e il suo fondale, piuttosto basso, è ricco di corallo, mentre la roccia della volta è striata con colori rossastri e grigi.

La grotta probabilmente più affascinante dell’Isola di Dino è però la Grotta Gargiulo, accessibile soltanto ad appassionati di immersioni che siano davvero molto esperti. L’accesso alla grotta, infatti, si trova a 18 metri sotto il livello del mare, mentre la cavità si estende per decine di metri dentro l’isola, restando completamente sommersa tranne che per due piccole zone contraddistinte da bolle d’aria.

Blue, Water, Azure, Sea, Turquoise, Rock, Ocean, Vacation, Formation, Coastal and oceanic landforms, pinterest
Getty Images

L’isola di Dino in barca

Se si vuole fare un giro dell’isola di Dino, si può prenotare una delle numerose escursioni che partono non solo da Praia a Mare, ma anche da Scalea. Le imbarcazioni circumnavigano l’isolotto e permettono di vedere le tante meravigliose grotte che lo contraddistinguono. Il modo migliore per visitare l’Isola di Dino arrivando dal mare è tenere una rotta est-nord-ovest di mattino presto, non prima delle ore 11.

Escursioni sull’Isola di Dino

Ma l’Isola di Dino può essere esplorata anche a piedi grazie alle “passeggiate orientate” organizzate dalla proprietà dell’isolotto: camminando sui sentieri è possibile osservare la rigogliosa flora locale e raggiungere la torre di origine normanna situata alla punta estrema a ovest dell’Isola di Dino. Nell’estremità opposta, a est, è invece posta la stele dedicata alla Madonna della Grotta: si tratta del punto più alto dell’isola, da cui osservare un eccezionale panorama.