Non è solo una fortezza, è un luogo affascinante e al tempo stesso misterioso. Castel del Monte svetta solitario e imponente nel paesaggio pugliese, una costruzione a ottagono che da oltre otto secoli è simbolo stesso di questi luoghi e di questa cultura. La sagoma di Castel del Monte, altitudine 540 metri sul livello del mare, è davvero inconfondibile.

Castel del Monte è ad Andria, nella Puglia Imperiale. Sorge a meno di 20 km dal centro cittadino, nel cuore della Murgia, e non è troppo distante da altre cittadine e luoghi mitici della regione: Trani, Barletta, Ruvo e Canosa. Il castello federiciano è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco nel 1996 per la sua elevata importanza storica e per il suo eccezionale interesse architettonico.

In auto, l'uscita autostradale più vicina è quella di Andria-Barletta sulla A14. Da qui, bisogna svoltare prima per la SP2, poi per la SP170. L'autovettura va lasciata in un parcheggio poco prima del castello, a cui è collegato da navette gratuite attive da aprile a ottobre. Collegamenti al castello sono assicurati anche dalla stazione di Andria della Ferrovia Nord Barese e dallo scalo aeroportuale di Bari Palese.

Il castello è aperto tutti i giorni a eccezione del 25 dicembre e dell'1 gennaio. Dall'1 aprile al 30 settembre l'orario di apertura è dalle 10.15 alle 19.45; dall'1 ottobre al 31 marzo, invece, dalle 9 alle 18.30. La biglietteria chiude mezz'ora prima dell'orario di chiusura.

A Castel del Monte la visita costa 7 euro per le persone dai 25 anni in su. Dai 18 ai 24 anni si paga il biglietto ridotto (3,50 euro), mentre i ragazzi fino a 18 anni non pagano.

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Storia e descrizione di Castel del Monte

È a un grande personaggio storico che si deve la costruzione di un gioiello come Castel del Monte: Federico II. Diventato re di Sicilia ad appena tre anni, Federico fu sovrano saggio e illuminato, amante delle arti e della cultura. Tra le tante cose belle fatte per il suo regno ci fu la realizzazione di Castel del Monte, in Puglia, che fu completato intorno al 1240. In questo capolavoro di architettura, un castello ottagonale unico al mondo, il re svevo fece trasferire la sua corte.

La fortezza di Castel del Monte, a pianta ottagonale, è un perfetto esempio di architettura tardo medievale. Difficile individuare uno stile architettonico unico, il castello è piuttosto una summa di elementi diversi. Tipicamente gotiche le torri, di stampo classico invece i fregi decorativi chiaramente visibili nella parte interna. Presenti anche riverberi moreschi e dettagli romanici, tra cui spiccano i leoni che campeggiano all'ingresso.

Due i piani del Castel del Monte di Puglia, collegati da scale a chiocciola presenti nelle torri che, curiosamente, sono disposte in senso antiorario. Tanto buio e cupo il primo piano, quanto luminoso e proiettato verso il territorio circostante il secondo: anche questo, per gli studiosi di simbolismo, non è un dettaglio casuale.

Il castello si presenta come una struttura compatta, solidissima. Merito della pietra calcarea mista a quarzo di cui sono costituite le facciate. Particolarmente significativo è l'ingresso ad arco trionfale, che anticipa di diversi secoli le soluzioni tipiche del Rinascimento. Peccato per le razzie e le espoliazioni avvenute nel corso dei secoli. Le decorazioni, i marmi e i mosaici che un tempo dovevano essere presenti in modo massiccio nel castello sono ormai spariti.

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Castel del Monte tra misteri e curiosità

Tutto ciò che contraddistingueva i castelli dell'epoca – fossato, ponte levatoio, sotterranei, caserme per le guardie – è assente a Castel del Monte. Il disegno della struttura rimanda costantemente al numero otto, la leggendaria quadratura del cerchio secondo esoterici e simbolisti. Le feritoie, 117 in tutto, sono pari al numero dei versetti del Cantico di Salomone. E i leoni dell'ingresso non sono sistemati a caso: uno guarda esattamente nella direzione in cui sorge il sole durante il solstizio d'inverno, l'altro in quella dove sorge il sole nel solstizio d'estate. Insomma, sono tanti i riferimenti mistici e simbolici a Castel del Monte, templari soprattutto. Al centro del cortile, probabilmente, un tempo doveva esserci una vasca nella quale veniva officiato il rito del battesimo, un momento cruciale che i leggendari cavalieri avevano imparato in Oriente.

Le lussuose sale interne, dimora del re, della regina e dei più alti funzionari del regno, erano dotate di comfort e comodità davvero non comuni per l'epoca. Straordinarie, per gli standard duecenteschi, sono le ardite installazioni idrauliche di derivazione orientale utilizzate per i servizi igienici.

Per le sue eccezionali caratteristiche il castello ha fornito spunto a varie pellicole di successo. Alla biblioteca di Castel del Monte Il nome della rosa si è ispirato per la sua biblioteca, quella del monastero, mentre nel castello Matteo Garrone ha girato varie scene del suo Il racconto dei racconti.