L'Isola di Caprera è talmente bella che l'eroe dei due mondi l'ha scelta come luogo per trascorrere i suoi ultimi anni, in una sorta di volontario esilio paradisiaco. L'isola di Garibaldi non è cambiata molto, in cento e più anni: bella, selvaggia, rigogliosa, è definita la Tahiti di Sardegna per il suo mare cristallino e l'incanto dei paesaggi. Sono tante le curiosità legate a Caprera: noi ne abbiamo selezionate dieci.
Isola di Caprera, Sardegna
Ti starai chiedendo: Caprera dove si trova? A nord della Sardegna, più precisamente a oriente dell'isola della Maddalena. Estesa su una superficie di 16 kmq, completamente disabitata fino all'arrivo di Garibaldi, oggi ospita circa 150 persone. Dove soggiornare a Caprera? Gli hotel sono tutti alla Maddalena, ma nel borgo di Stagnali si può trovare qualche bed & breakfast davvero suggestivo.
Caprera e la Maddalena fanno parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena. Qui la natura è protetta, tanto nelle terre emerse quanto nei meravigliosi fondali che circondano le isole.
Come arrivare a Caprera? Per La Maddalena e l'Isola di Caprera i collegamenti sono assicurati dai traghetti. Quello in partenza da Palau ci mette appena un quarto d'ora. Dal 1891 le due isole sono collegate da un ponte, il ponte-diga Passo della Moneta.
Garibaldi e Caprera
Nell'isola Garibaldi mise piede per la prima volta nel 1855. Inizialmente acquistò la parte meridionale, successivamente prese possesso di tutto il territorio dove, con trenta amici, costruì una fattoria. A Caprera il generale tornò a più riprese in varie circostanze, per poi stabilirvisi definitivamente negli ultimi anni di vita. Proprio nell'isola sarebbe morto il 2 giugno 1882.
A Caprera Garibaldi aveva impiantato la sua residenza e fatto costruire una piccola stalla per gli animali, dove si può ancora ammirare una macchina a vapore ottocentesca utilizzata per arare e trebbiare. All'ingresso della casa, dall'aspetto rustico e spartano, campeggiano in bella mostra bandiere, armi e palle di cannone, mentre all'interno tutto – o quasi – è rimasto come a fine '800, con l'arredamento originario, le stanze da letto, la cucina con gli oggetti di uso comune e la mobilia d'epoca. La visita al museo Garibaldi a Caprera prosegue poi all'esterno, con il busto raffigurante il generale e l'imponente pino che egli stesso piantò nel 1867 per celebrare la nascita della figlia Clelia. È possibile anche visitare il cimitero privato della famiglia Garibaldi, con la tomba dell'eroe, aperto ogni mattina ad eccezione del lunedì.
Le spiagge di Caprera
Spiaggette, piccole baie e insenature abbondano in questo autentico paradiso naturale che è l'Isola di Caprera. Una delle più famose è Cala Portese, chiamata anche spiaggia dei Due Mari, una striscia di terra circondata dalle acque sia a sinistra che a terra. Incantevole è anche Cala Andreani, con la sua sabbia chiarissima, mentre meritano una visita Cala Napoletana, Punta Galera, Cala Brigantina e la bellissima Cala Serena. Caprera ospita inoltre la sede di un rinomato Centro Velico, in prossimità di Cala Garibaldi.
Forse la più famosa spiaggia di Caprera è però quella del Relitto, chiamata così per la presenza di quel che resta di una vecchia carboniera. Si tratta davvero di una baia straordinaria, con acque smeraldine e sabbia bianchissima, proprio come quella dei paradisi tropicali.
Cala Coticcio, Caprera – Altra baia famosissima è Cala Coticcio, la Tahiti di Caprera. Perché la chiamano così? Perché sembra davvero di essere in Polinesia, data la limpidezza delle acque e la leggerezza dei granelli di sabbia chiarissima che accompagnano dolcemente a mare.
Poco distante dalla Spiaggia del Relitto, nella zona di Punta Rossa, ci sono i resti di una postazione militare, un piccolo forte. Due grosse cannoniere fanno da preludio ad altre bocche da fuoco che puntano verso la Maddalena e il mare, mentre le caserme sottostanti sono state ormai murate.
Escursioni sull'isola di Caprera
L'Isola di Caprera non è solo mare. Dei sentieri facilmente percorribili consentono di avventurarsi alla scoperta delle meraviglie dell'interno, come l'impervio Poggio Stefano, fatto di granito rosa, o il Monte Teialone. Merita una visita anche il vecchio borgo militare di Stagnali, da cui si possono ammirare dei panorami assolutamente incantevoli. Interessante, sempre a Stagnali, è poi il museo mineralogico, contenente un vasto assortimento di fossili, rocce e gemme.