La lontananza. Uno degli argomenti più malinconici e nostalgici dell'universo. Un sentimento profondissimo, che nei secoli ha generato poesie, libri e aforismi intramontabili: avere un amore a distanza, o anche solo una sincera amicizia, è un'esperienza fortissima, che solo chi ha provato riesce seriamente a comprendere (ma l'amore a distanza a volte nasconde anche dei vantaggi: ne abbiamo parlato qui).

E in quest'epoca difficile in cui viviamo, in cui la cosiddetta fuga di cervelli ha creato una generazione sempre pronta a lasciare gli affetti per seguire una stabilità economica così distante da casa, i casi di amori e grandi amicizie a distanza si sprecano, generando una lunga serie di persone costantemente afflitte da un senso di malinconia ogni volta che ripensano ai legami lontani.

Ed è proprio in questi momenti che è possibile trovare rifugio e serenità nelle grandi opere del passato, scritte da autori che hanno vissuto le stesse emozioni.

1. Una delle frasi più significative in questo ambito è stato scritta da uno degli autori più stimati di tutti i tempi, l'intramontabile Fedor Dostoevskij che scrisse: «È nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama». Una frase forte che riesce a spiegare cosa può produrre la lontananza: spesso non ci si accorge quanto si è innamorati e soprattutto cosa si è disposti a fare quando tra due persone si frappone un numero indeterminato di chilometri.

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2. Tema ripreso e completato ai nostri giorni dall'enigmatica Lana Del Rey quando ha prodotto questo bellissimo aforisma: «La distanza a volte consente di sapere che cosa vale la pena tenere e che cosa vale la pena lasciare andare». Secondo l'autrice, infatti, se è vero che la lontananza riesce a farci capire cosa sia veramente importante per noi, è vero anche l'esatto contrario, le grandi distanze a volte ci fanno capire anche di cosa non abbiamo bisogno, di un superfluo che a volte temiamo soltanto di perdere, ma che una volta lontano da noi non ne soffriamo quanto pensavamo, dandoci così la possibilità di capire cosa sia realmente importante per noi.

3. Alessandro Baricco, invece, ha una visione più moderna e meno assoluta del problema. L'autore italiano infatti ha scritto «Non si è mai lontani abbastanza per trovarsi», un modo per esorcizzare la distanza e rendersi conto che quando una persona è davvero importante per noi, non esiste chilometraggio che tenga.

4. «La lontananza fa all'amore quello che il vento fa al fuoco: spegne il piccolo, scatena il grande» anche Roger de Bussy-Rabutin, è d'accordo sul fatto che la distanza ci aiuta a fare mente locale e capire chi davvero ci manca una volta partiti.

5. «La lontananza che rimpicciolisce gli oggetti all'occhio li ingrandisce al pensiero», Arthur Schopenhauer trova una chiave nostalgica nella lontananza: spesso il nostro cervello, infatti, tende a mitizzare il passato e a rendere meraviglioso ciò che per noi è ormai distante e irraggiungibile.

6. William Shakespeare invece è riuscito a trovare la poesia anche in un momento doloroso come un addio quando scrisse: «Salutarsi è una pena così dolce che ti direi addio fino a domani».

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7. «Ma come, Amore? Mi sei stato lontano così poco e non sai più baciare?» Goethe, invece, ammette come anche solo un po' di lontananza a volte può rovinare anche i più grandi amori.

8. «Triste è l'uomo che ama le cose solo quando si allontanano», anche Stefano Benni, riprende gli inganni del cervello, consigliando ai suoi lettori di vivere il presente e rendersi conto che spesso ci si accorge di amare una persona solo quando ormai è troppo tardi.

9. «Ma lascia almeno ch'io lastrichi con un'ultima tenerezza il tuo passo che s'allontana», intriso di poesia, il pensiero di Vladimir Majakovskij che consiglia di valorizzare ogni addio, facendone una bellissima fotografia.

10. Infine, il giocoso: «Non fidarsi mai né di un marito troppo lontano, né di uno scapolo troppo vicino» di Helen Rowland che vede nella lontananza solo una sorta di pericoloso opportunismo, consigliando ai grandi amori di non abbandonarsi mai per troppo tempo.