La seduzione corre on line: dopo Tinder, Meetic e Grindr oggi arriva una nuova app che promette di trovare l'anima gemella in pochi appuntamenti. Si chiama Once e offre lo slow dating: un solo partner al giorno, selezionato dai matchmakers del team. Ma funziona davvero? Per scoprirlo abbiamo intervistato uno dei tre fondatori, Jean Meyer, venuto appositamente in Italia in occasione del lancio della piattaforma nel nostro paese.

Che cosa vi differenzia dalle altre App? 

Il nostro punto di forza è la selezione. L'algoritmo estrae 20 profili, ma è il nostro team quello che fa la scelta finale. Utilizzando  una sensibilità umana sconosciuta alle macchine. Una semplice immagine parla molto di noi: bisogna saperla leggere.

Come si prepara il profilo perfetto?

Scegliendo bene la fotografia. Il 95% del successo dipende da quello. Noi non abbineremmo mai una fashion victim con un hipster! Scegliete uno scatto a  figura intera, in cui sorridete. Selezionate con cura anche lo sfondo: deve dare molti indizi di voi e favorire la conversazione. L'ideale? Un monumento di Londra o Parigi per le globetrotter, montagne per le sportive. 

Le vostre percentuali di successo?

Un utente su tre trova l'amore grazie a noi. Ma serve un po' di perseveranza. Noi siamo dei romantici, non cerchiamo la storia di una notte. Ed è molto difficile trovare l'anima gemella al primo incontro. Si è sempre un po' tesi, non si hanno le idee chiare su quello che si vuole. Diciamo che bisogna mettere in conto almeno tre appuntamenti, prima di iniziare a rilassarsi e a essere davvero se stessi.