A volte si ha voglia di cambiare lavoro. Altre volte è una necessità. Fatto sta che se ti trovi in questa situazione, probabilmente vivrai due sensazioni opposte: da un lato l'emozione per qualcosa di nuovo che si profila all'orizzonte e che ancora non ti è chiaro, dall'altro il timore di non trovare nulla o di trovare qualcosa che ti costringa a ricominciare da zero e perdere tutto quello che hai fatto finora.

Diciamolo senza peli sulla lingua: cambiare lavoro non è facile. Ma diciamo anche chiaramente che non è impossibile. In tale ottica ci sono alcuni passi da tener presente per ottimizzare il cambiamento e trovare la soluzione che più ti piace.

Primo passo: informati

Potresti avere le idee molto chiare sul nuovo lavoro che vuoi intraprendere oppure potrebbe essere vero il contrario: in ogni caso la strada da seguire è una sola, e cioè informarsi. E farlo bene. Sì, perché anche nel contesto lavorativo vale la saggezza popolare che dice che l'erba del vicino è sempre più verde. Pertanto, cerca di raccogliere più informazioni possibili sul nuovo lavoro che vuoi fare e sulle persone che vuoi contattare.

Oggi non è difficile saperne di più: visita i loro siti, i loro profili social (LinkedIn dovrebbe essere la piattaforma perfetta per questo), iscriviti alle loro newsletter, ma anche cerca di informarti su quello che si dice su di loro. A seconda del settore, magari potresti seguire qualche seminario organizzato da questa o quella azienda per conoscere di persona sia chi ci lavora che chi è interessato ai loro progetti. Insomma: lasciati guidare dalla tua idea, senza dubbio, ma rafforzala con tutte le fonti possibili.

Secondo passo: l'esperienza

L'esperienza è un cane che si morde la coda: quando si fa un colloquio di lavoro si è invitati a presentare le proprie esperienze in quel campo ma, allo stesso tempo, l'esperienza in quel settore te la fai solo lavorandoci. Questo vale sia quando si sta cercando il primo lavoro sia quando, come in questo caso, si vuole fare un cambiamento.

Un circolo vizioso? Sì e no. Perché fare esperienza non vuol dire che si debba essere esperti di quel settore o che ci si debba lavorare a tempo pieno. Per esempio, potresti fare qualche esperienza da freelance, o fare del volontariato (dipende sempre dal settore). Non dimenticare che puoi presentare il tuo portfolio esperienziale anche mettendolo su un blog o un podcast focalizzato sull'argomento che ti interessa. E poi anche partecipazione a seminari, incontri e via dicendo: tutto può essere utile. Certamente non è la stessa cosa che essere esperti della materia, ma, facendo leva sulla tua creatività (che poi è la cosa più importante in tutti i settori) puoi riuscire già ad accumulare qualche esperienza che sarà capace di renderti più preparata (e anche più sicura di te stessa).

Terzo passo: riciclati

Non c'entra il guardaroba (anche se, alla fine, quella del riciclo dei vestiti è una nobile arte, come insegna Kate Middleton), ma il modo in cui ti presenti e ti racconti. Chi guarda il tuo profilo su LinkedIn o sfoglia il tuo curriculum non deve capire solo a che punto sei, ma anche dove vuoi andare. Se a un colloquio ti chiedono delle tue competenze ed esperienze (vedi sopra) non ti limitare a dire che hai lavorato per la tale azienda con una mansione specifica. Raccontati. Dì, per esempio, che il tuo sogno è sempre stato quello di lavorare nel settore in cui la ditta a cui hai presentato il curriculum opera e che le competenze acquisite finora possono essere utili in questo e quest'altro settore di quell'azienda.

Per fare questo devi tenere a mente questi aspetti:

  • il bagaglio delle tue capacità: indipendentemente dal tipo di lavoro, quali abilità tu metti sul tavolo?
  • il tuo valore aggiunto: cosa puoi dare tu a quel lavoro che altri candidati non possono dare?
  • i tuoi obiettivi: come lavori per raggiungerli?

Una volta che avrai chiari questi tre punti allora potrai dedicarti allo storytelling di te stesso. Perché, come diceva Catone il Censore: «Rem tene, verba sequentur», cioè se hai chiaro il concetto, le parole verranno da sole. E con esse anche il lavoro.