Il successo, per Roberta, è arrivato da un'intuizione: rilanciare gli antichi filati abruzzesi con inventiva. «La mia fortuna? Un compagno che mi ha incoraggiato, valorizzando la mia creatività», dice Roberta Castiglione, architetto, barese di nascita e residente a Pescara. Cinque anni fa, con il fidanzato Roberto, designer ed esperto di marketing, ha ideato il marchio Lana d'Abruzzo: una lana a filiera locale, prodotta da pecore di allevamenti abruzzesi, con la quale oggi crea manufatti originali.

Come è nata l'idea?

Per puro caso. In un negozio di filati ho visto una matassa di lana che mi ha colpito per la sua diversità: era lana abruzzese. Mi sono informata fino a ricostruirne la storia. Affascinata, nel 2010 ho avviato la prima produzione di lana autoctona a filiera locale.

Qual è la particolarità di questo filato?

È naturale, caratterizzato da un filo morbido e fine, un prodotto unico in Italia. I suoi colori nascono mescolando, nella lavorazione, la lana bianca a quella di pecora Moretta, per ottenere tante nuance diverse.

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Cosmo Laera
Roberta Castiglione con i prodotti realizzati con antichi filati di pecore abruzzesi.

Che tipo di manufatti realizzate?

Capi di abbigliamento, accessori e oggetti di design. E anche dei kit per il fai da te che contengono tutto l'occorrente, tutorial e materiali, per chi voglia realizzare da sola il proprio manufatto.

Dove è possibile acquistare i capi finiti?

Nel nostro temporary shop, a Scanno (AQ). La lana, invece, la vendiamo online, dove siamo presenti anche con il gruppo Fb socialcrochet, che riunisce una comunità di creative appassionate del progetto.

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Cosmo Laera
Capi di abbigliamento e accessori in lana d\'Abruzzo nell\'atelier di Scanno (Aq)

Qual è stato l'investimento iniziale?

Abbiamo speso circa 10.000 euro per produrre i primi 400 chili di filato.

Qual è il range dei prezzi?

Un cappello confezionato con la nostra lana costa 40 euro, mentre un golfino o uno scialle circa 140.

Progetti?

Stiamo valutando la realizzazione di un brand di capi tecnico sportivi e vorremmo aprire altri negozi oltre a quello già collaudato a Scanno.

Vuoi provare anche tu?

Se sei interessata a un lavoro nel campo tessile, gli Istituti tecnici superiori, scuole post diploma ad alta specializzazione tecnologica, propongono il corso Nuove tecnologie per il Made in Italy. Per approfondire i materiali e la filiera della moda ci sono anche corsi universitari. A Biella, il Master delle fibre nobili è un corso post-laurea che offre, oltre alla formazione teorica, stage in azienda, in Italia e all'estero.

I kit per realizzare capi a maglia o all'uncinetto sono di gran moda: per esempio, è diventata virale la coperta a maglia gigante di cui abbiamo parlato qui.