Un nuovo lavoro, "inventato" da Irene Ranaldi, 44 anni, giornalista e romana doc: sociologa urbana che propone itinerari turistici non convenzionali nella Capitale. "Da tempo cercavo un'attività che unisse tutte le mie passioni: lo studio, la cultura, i viaggi. Così ho creato l'associazione Ottavo colle, che vuole far conoscere le trasformazioni dei quartieri di Roma", racconta Irene.

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Stephanie Gengotti
Irene Ranaldi.

Com'è nata l'idea?

Per il dottorato in Sociologia qualitativa, stavo facendo una ricerca parallela tra Roma e New York riguardo alla trasformazione dei quartieri popolari e delle periferie storiche in zone residenziali e alla moda. Ho pensato che avrei potuto mostrare questi cambiamenti al pubblico organizzando brevi tour. E così è nato Ottavo colle.

Che cosa fa l'associazione?

Propone itinerari turistici alternativi. La mia ormai ventennale attività di ricerca mi ha consentito di conoscere a fondo il territorio romano, i punti di interesse di un determinato quartiere: edifici che raccontano una storia, un murales o un graffito particolare, un bar oggetto di qualche aneddoto, uno scorcio di paesaggio ripreso in un film... Oltre alle incursioni urbane organizziamo concerti, presentazioni di libri ed eventi culturali a cui si può accedere associandosi.

Qualche esempio?

Facciamo un percorso attraverso l'archeologia industriale di Testaccio (che è il mio quartiere e su cui ho scritto anche un libro) che, da area popolare e periferica, è diventato un polo residenziale molto ambito. Oppure un itinerario sulle tracce di Pasolini a bordo di un tram o, ancora, una visita al cimitero acattolico di Roma, alla Piramide, a scoprire i poeti e gli scrittori della beat generation che vi sono sepolti.

Quanto costano le visite guidate e quante persone possono partecipare?

È previsto un contributo di 10 euro più 5 euro per la tessera annuale. I partecipanti, in genere, vanno dai 20 ai 30.

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Qual è stato l'investimento iniziale?

Circa 500 euro per i costi di registrazione e i bolli all'Agenzia delle Entrate, per ottenere il codice fiscale, e per il commercialista che stende l'atto dell'associazione.

Quanto ricava con questa attività?

Intorno ai 4.000 euro annuali e 100/150 euro a "incursione urbana". Dietro c'è molto impegno: devo reclutare partecipanti attraverso i social e gli annunci sui web magazines. In ogni caso l'associazione è senza scopo di lucro, quindi si tratta di rimborsi spese per aggiornamenti professionali e materiali tecnici.

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La cover del libro di Irene Ranaldi sul quartiere Testaccio, dove vive.

Vuoi farlo anche tu?

Creare un'associazione è abbastanza semplice. Ecco quali sono i passi da fare:

1. Determinare lo scopo dell'associazione (culturale, sportivo, di promozione sociale)e la sua attività specifica, che è prevalentemente no profit, cioè non a fini commerciali. Sono previsti almeno 3 soci fondatori.

2. Redigere, in duplice copia originale, l'atto costitutivo e lo statuto inserendo tutti i requisiti e gli articoli previsti dal Codice civile e dalla legge fiscale (Tuir).

3. Fare richiesta del numerodi codice fiscale all'Agenzia delle entrate competente e registrare l'associazione (indispensabile per ottenere i benefici fiscali previsti dal nostro ordinamento).