"Ti voglio bene papà": una frase semplice, scritta in un modo dolcemente stentato, su un pezzo di carta. Sembra un regalo d'altri tempi, eppure è il dono più atteso dai padri d'Italia ogni 19 marzo. Perché la festa del papà è prima di tutto questo: è un pargoletto che torna dall'asilo, più allegro del solito, perché ha un foglietto speciale da regalare al proprio padre. O un adolescente che dà una pacca sulla spalla al proprio vecchio, brindando con lui con un boccale di birra. Il 19 marzo padri e figli si ritrovano, ricordando gli uni agli altri la preziosità del proprio rapporto.

Come nasce però la festa del papà?

In Italia, e nei Paesi cattolici, si tratta di una festa religiosa: non a caso si celebra il 19 marzo, ossia nella giornata di San Giuseppe, il papà putativo Gesù. Una figura decisiva per la vita del Cristo (e di tutta la Chiesa), nonostante resti spesso nell'ombra nei brani dei Vangeli. Come spiegano le Scritture, San Giuseppe era un falegname, che voleva sinceramente bene a Maria. Pur non essendo un uomo dotto, era sapiente nel cuore: ha accettato il mistero della gravidanza della Madonna, sposandola e rimanendole a fianco. La natura religiosa della festa è ribadita anche dai dolci con i quali si celebra la giornata: i dolci di San Giuseppe, la cui natura varia di regione in regione. Si va dalle zeppole alle frittelle.

Nel resto del mondo, invece, la festa del papà si festeggia a giugno, ha una valenza civile ed è concepita nei modi più svariati. Per esempio, in Danimarca il concetto di padre e paternità viene vissuto anche in modo metaforico: tra i festeggiati, c'è la stessa Costituzione danese. In Russia, tra i padri si annoverano anche i padri della patria e chi è caduto per difendere la propria terra. In Francia, si ricordano anche i genitori deceduti: a loro i bambini regalano una rosa bianca, mentre se il padre è in vita riceve una rosa rossa. In Thailandia, si ricorda anche il padre per eccellenza: il re. La festa del papà cade il giorno del suo compleanno e il dono previsto è un fiore di canna.