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Quando succede è una tragedia: parliamo dell'iPhone che, accidentalmente, cade in acqua. Nel momento in cui ci si rende conto dell'accaduto diventiamo di tutti i colori e chissà quante ne diciamo! A me è successo: mentre scendevo dalla macchina mi è scivolato via e, ovviamente!, è andato a finire nell'unica pozzanghera di tutto il parcheggio. Per fortuna sono stato rapido nel raccoglierlo e, una volta asciugato per bene, ha ripreso a funzionare. Ma le cose non vanno sempre così, purtroppo. Cosa fare, allora, se il vostro iPhone cade in acqua e volete recuperarlo?

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Consigli pratici per recuperare l'iPhone caduto in acqua

La prima cosa da fare è raccogliere il prima possibile lo smartphone dall'acqua. Sembra una banalità, ma è così, perché anche un solo secondo in più o in meno può fare la differenza. E sì, bisogna essere rapidi anche se vi cade lì, nel wc. A meno che non approfittiate dell'occasione per farvi un nuovo telefono e non ci pensate più!

Non appena recuperato l'iPhone spegnetelo del tutto e toglietelo dalla custodia. Se c'è ancora la pellicola di protezione dello schermo potete lasciarla, a meno che non ci siano delle bolle d'acqua, nel qual caso va tolta. Scollegate le cuffie e gli altri cavi che per caso avete collegato. Togliete anche la Sim.

Asciugate meticolosamente il cellulare con un panno (ma va bene anche della carta assorbente), prestando la massima attenzione ai tasti per l'audio e a tutte le altre porte dello smartphone. Può essere utile usare l'asciugacapelli (su aria fredda) per asciugare tutti gli interstizi.

Cellulare caduto in acquapinterest
Getty Images

Non provate ad accendere il telefonino per nessun motivo, comunque, perché si potrebbe creare un corto circuito… e buonanotte al secchio!

A questo punto immergete l'iPhone in un sacchetto di riso (crudo, ovviamente!): è noto che il riso assorba l'acqua (è anche il motivo per cui si mette nel dispenser del sale per evitare che diventi un blocco per via dell'umidità) e quindi si spera che anche in questo caso faccia il suo dovere.

Le scuole di pensiero in proposito sono varie: alcuni consigliano di inserire iPhone e riso in un sacchetto di plastica e sigillarlo. Bisogna lasciarlo nel riso per almeno 36 ore e poi provare ad accenderlo… confidando nella dea Fortuna! Un altro modo (ed è quello che ho seguito io e ha funzionato) è di mettere l'iPhone in un piatto pieno di riso (sempre crudo: va bene qualunque tipo di riso) e poi sistemare il tutto sul decoder Sky o altro che avete in casa. Il decoder, infatti, è sempre accesso e sviluppa un leggero calore che contribuisce ad asciugare l'iPhone. Anche qui, lasciate passare almeno 36 ore e poi provate ad accenderlo. Certo, se il melafonino è stato più di un minuto nell'acqua il tempo di asciugatura potrà essere anche di una settimana, ma in quel caso difficilmente riuscirete a recuperarlo.

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Sia chiaro: questi sono solo dei consigli, testati, ma pur sempre consigli. Non è detto che funzionino con l'iPhone (o con altri smartphone) perché le variabili possono essere tantissime (se, per esempio, il cellulare vi cade nell'acqua del mare è più difficile recuperarlo, perché il sale corrode: motivo in più per farsi una vacanza senza alcuna connessione!). Tra l'altro, l'iPhone è stramaledettamente sensibile all'acqua anche perché la batteria non si può togliere.

Puoi anche portare l'iPhone in assistenza, ma non mentire! Se l'iPhone viene a contatto con l'acqua, infatti, si attiva un sensore (di colore rosso) che indica quello che è avvenuto e che la garanzia è, pertanto, decaduta.