Quanti di noi condividono la vita con cani e gatti? E quante sono le curiosità che riguardano i quattrozampe e il loro comportamento a cui vorremmo dare una risposta chiara e affidabile? Soprattutto se ci sono bambini in casa, dai nove anni in su, per rispondere a tutte le domande sui perché dei nostri amati animali domestici basta leggere Cani e gatti Sotto la lente della scienza, di Antonio Fischetti, con le bellissime e raffinate illustrazioni di Sébastien Mourrain (che piaceranno anche a te). Un manuale che incanta per la chiarezza e l'affidabilità delle risposte, perfetto per decifrare il comportamento dei nostri cani e gatti e per dare spiegazioni precise e scientifiche (ma non per questo meno divertenti e avvincenti) alle domande dei bambini (ma anche alle nostre).

Dagli ultimi studi alle indicazioni pratiche per accudirli, un libro da tenere sempre a portata di mano per imparare a vivere meglio con i nostri amici a quattro zampe. Ecco 6 curiosità che abbiamo tratto dal libro Cani e gatti Sotto la lente della scienza, di Antonio Fischetti, Editoriale Scienza, Editoriale Scienza, 64 pagine, 16,90 euro.

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1. Perché il cane scodinzola?

Quando il cane scodinzola vuol dire che è eccitato. Può accadere perché è rilassato e contento, ma può anche essere eccitato perché è teso e aggressivo, come quando incrocia un cane sconosciuto. Per capire cosa prova il vostro cane, osservate sia il movimento che la posizione della coda: la muove un po' più in basso se è contento, in alto se è diffidente.

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2. Perché il cane ulula?

Capita spesso che i cani ululino quando vengono lasciati da soli, perché si sentono abbandonati. Il cane ricalca il comportamento dei suoi progenitori lupi che, quando si trovano soli nella foresta, ululano per richiamare gli altri membri del branco. Sebbene tutti i cani discendano dal lupo, le diverse razze abbaiano in modo differente. I cani di piccola taglia sono generalmente più rumorosi di quelli grandi. Se amate i cani, ma anche il silenzio, potete adottare un basenji, una razza di origine africana che non abbaia quasi mai.

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3. Perché il cane annusa dappertutto?

Noi umani conosciamo il mondo soprattutto attraverso i nostri occhi, mentre per i cani è soprattutto una questione di olfatto. Tutto ha un odore particolare per il cane. Il suo naso, detto anche "tartufo", contiene più di duecento milioni di recettori olfattivi, mentre noi ne abbiamo solo cinque milioni. E due narici contano più di una: quando un cane segue un odore, avanza a zig-zag e inspira ora con una narice ora con l'altra. Il cervello poi analizza le informazioni olfattive e riconosce gli odori anche se sono mischiati a decine o centinaia di altri.

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4. Perché il gatto ha gusti difficili?

Se offrite al gatto un cibo che non conosce, si avvicinerà con cautela e lo annuserà a lungo prima di degnarsi, alla fine, di assaggiarlo. Tanta prudenza non è solo il capriccio di un buongustaio, ma ha un'utilità biologica: in natura un animale deve fare attenzione a ciò che mangia per ridurre i rischi di avvelenamento. Ciò dimostra che il gatto resta sempre un animale selvatico un po' diffidente.

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5. A cosa servono i baffi del gatto?

Oltre a essere un tratto caratterizzante, i baffi, chiamati vibrisse, sono organi di senso molto utili. Le vibrisse sono peli, quindi cadono e ricrescono. A differenza degli altri peli, però, le vibrisse sono più grosse, radicate più in profondità nella pelle e collegate a moltissime terminazioni nervose. Tutto ciò che circonda il gatto viene percepito con le vibrisse: un ostacolo, un muro, una corrente d'aria, la pressione atmosferica. Con una dozzina di baffi su ciascun lato del muso e quattro o cinque sopra ciascun occhio, il gatto è molto ben attrezzato per orientarsi e ricevere informazioni sull'ambiente circostante.

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6. Il gatto cade sempre in piedi?

Si dice che i gatti quando cadono atterrino sempre sulle zampe. Ma è vero? La risposta è sì, sempre però che ne abbiano il tempo. Per raddrizzarsi mentre è in caduta, al gatto basta mezzo secondo, che corrisponde a 1,50 metri di altezza. Se cade da un'altezza inferiore, non ha il tempo di girarsi e atterrare sulle zampe, ma la caduta non sarà troppo dolorosa. I gattini acquisiscono questo riflesso quando hanno 4-6 settimane. Se precipita da grandi altezze può comunque riportare gravi ferite, soprattutto alla testa, che al momento dell'atterraggio può sbattere violentemente contro il suolo. (è dunque importantissimo mettere sempre in sicurezza finestre e terrazzi specie se abitate a un piano alto, ndr).

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