Se vuoi fare il figo apri un ristorante in Galleria a Milano is the new Se vuoi fare il figo usa lo scalogno. Carlo Cracco ci ha messo tanta pazienza, ma il 21 febbraio 2018 dopo tre anni di attesa apre il suo Cracco in Galleria (ristorantecracco.it). E il sogno che lo chef coltivava con sua moglie Rosa Fanti è finalmente realtà. Lo dice lui stesso davanti a una platea di giornalisti e foodies che affollano il salone privato del suo nuovo ristorante con vista (pazzesca!) sulla magnificenza della Galleria Vittorio Emanuele a Milano, il "salotto buono di Milano", con la quale i nuovi ambienti sembrano dialogare in un continuo rimando reciproco.

"Carlo Cracco stesso mi ha detto 'Questo è il primo mio vero ristorante'", racconta Beppe Sala, sindaco di Milano, intervistato da un entusiasta Fabio Fazio, a un pubblico dove non mancano ospiti d'eccezione come la celebre critica gastronomica Fiammetta Fadda e Lapo Elkann, testimone di nozze dello chef e suo partner nell'avventura milanese di Garage Italia. "Mi piace dire grazie a chi contribuisce alla crescita della città", ha proseguito un emozionato Sala. "Oggi devo ringraziare sinceramente Carlo Cracco per avere dato vita al suo ristorante nel cuore di Milano. Il suo è un impegno con la città, in un luogo così particolare e caro a tutti i milanesi". Ma il più emozionato di tutti è proprio lui, l'ex giudice di Masterchef che, elegantissimo e lontano dalle "durezze" televisive, stringe mani, sorride a tutti e racconta dettagli del locale con gli occhi che gli brillano. E alla fine di una giornata per lui storica esprime tutta la sua emozione in un semplice post su Instagram (e non serve davvero dire altro):

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Per questo nuovo progetto Carlo Cracco si è fatto in cinque, perché lo scenario iper luxury dall'atmosfera teatrale - tra stucchi e mosaici, damaschi e bassorilievi, boiserie e carta da parati dipinta a mano - disposto su cinque piani e curato dallo studio Peregalli (Laura Sartori Rimini e Roberto Peregalli) offre non solo il ristorante ma anche un cafè con pasticceria e cioccolateria, al piano terra con vista sulle vetrine di Prada e l'andirivieni della Galleria, una scenografica cantina e un salone privato.

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La sala d\'accoglienza del ristorante Cracco in Galleria: rivestita con una boiserie grigio-azzurra e una carta da parati dipinta a mano con grandi corolle floreali, introduce al ristorante vero e proprio, articolato in tre sale e due privé

Che cosa si mangia da Cracco in Galleria? Il menu del ristorante di Cracco è all'insegna della continuità con quella del ristorante di via Victor Hugo, dunque non mancheranno i piatti fra tradizione e innovazione che ci si aspetta dallo chef Cracco: il tuorlo d'uovo marinato, il risotto allo zafferano e midollo, il rombo in crosta di cacao o l'insalata russa caramellata. Ma ci sarà anche una carta a parte, con ostriche e spaghetti al caviale, tra le altre proposte, da gustare in uno scenografico Fumoir. Di grande atmosfera i tavoli appartati, raffinati nel loro minimalismo i servizi di piatti firmati Richard Ginori, ispirati a Gio Ponti e realizzati appositamente per Cracco. Quanto si spende da Cracco in Galleria? Il prezzo di un menu degustazione al ristorante Cracco è di 190 euro per 11 portate, e comprende piatti come la crema ai ricci di mare, rose rosse, moscato e prezzemolo e il freddo di mandorla, piselli e menta.

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La cantina di Cracco in Galleria: pareti rosso lacca e scaffalature in legno d\'abete: ospita oltre diecimila bottiglie di oltre 2.000 etichette ed è dedicata sia alla vendita sia alla degustazione.

Il restauro degli ambienti - il cui mood spazia dall'800 a Gio Ponti - lascia a bocca aperta: un trionfo dell'artigianalità italiana d'eccellenza per un locale scenografico e raffinato, che si propone di diventare un punto di riferimento della città dalla prima colazione del mattino, grazie al Cafè, fino al dopo teatro. E che dire della cucina? Un luogo immacolato, dove spiccano i colori perfettamente abbinati delle piastrelle (su disegno di Gio Ponti): giallo zafferano, bianco e nero. Il nuovo place-to-be, aperto (non a caso?) in coincidenza con l'inizio della Milano fashion week. E c'è da giurare che il popolo della moda non mancherà di farsi vedere in galleria (pronte a fare vip e fashion watching?).

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Il Cafè di Cracco in Galleria: al piano terra, con accesso diretto dalla Galleria Vittorio Emanuele, offre un\'atmosfera raffinata e soft ed è perfetto anche per caffè e brioche al volo. Le pareti sono in stucco, dipinte a mano con un motivo damasco, il pavimento a mosaico è in accordo cromatico con l\'esterno, il bancone del bar originale dell\'800 e trovato a Parigi. Sullo, sfondo il banco della cioccolata e quello della pasticceria.

Ma Cracco in Galleria vuole essere per tutti, e dunque il Cafè al piano terra, con il grande bancone del bar datato fine Ottocento, recuperato a Parigi e lasciato intatto per non intaccarne il fascino antico, è aperto già dalle otto del mattino per un caffè o un cappuccino accompagnati dalle brioche realizzate nel laboratorio al piano superiore, come ci spiega Martina (che troverete dietro il banco, esclusivamente con lievito madre e farine macinate a pietra. Il mood è caldo e accogliente nella sua eleganza a metà tra il bistrot francese e le antiche pasticcerie italiane, con dettagli imperdibili come il "tavolo della famiglia", quello che un tempo era riservato ai proprietari di un locale, in posizione appartata, con un separé antico in legno dove, come racconta l'architetta Sartori Rimini, appaiono le uniche foto di Carlo Cracco presenti nel locale. Anche al cafè si può mangiare, ma la proposta è più easy rispetto al ristorante, per pranzi e cene informali. Non mancano gli spazi dedicati alla cioccolata e alla pasticceria, con torte, pasticcini, praline e biscotti (firmati dal pastry chef Marco Pedron), da consumare ai tavolini o da portare a casa.

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Uno scorcio delle eleganti sale del ristorante Cracco in Galleria.

Riuscirà chef Cracco a riconquistare la stella Michelin persa quest'anno? Quel che è certo è che adesso pensa ad altro. Al progetto Galleria Cracco, per esempio, che da aprile vedrà una serie di artisti impegnati nel realizzare interventi sulle lunette dell'ammezzato, che diventeranno così vetrine d'arte visibili a tutti. Perché Cracco in galleria vuole diventare soprattutto un luogo di sperimentazione e di eccellenze, dove la creatività è protagonista insieme al saper fare italiano e un filo sottile ma continuo unisce il food all'arte, al design e all'architettura.

La nascita di questo luogo così speciale la racconta un docu in onda ad aprile 2018 sul Canale 9 di Discovery Italia: Cracco Confidential. E già il titolo è tutto un programma.