Succhi e centrifugati fanno bene, benissimo. Catalizzano le vitamine, scartano le tossine ma la loro preparazione passa per l'accumulo cronico di cibo di scarto. Piccola noia, si dirà: un po' di polpa residua di carote è un non problema. Ma le cose cambiano se pensiamo in grande, alle ditte che producono i succhi ad esempio: che fare con tutto quell'avanzo? Spesso non viene gettato via, ma riciclato per soluzioni sostenibili. E questo è un bene, un benissimo. Ma fra tutte le soluzioni green, quella proposta da Mendocino Farms, ristorante californiano vegano, è senza dubbio la più geniale/gustosa.

Di che cosa si tratta? Semplice: lavorare i resti della centrifuga dei succhi per realizzare un hamburger vegetariano al 100%. Un burger "great!", stando a chi l'ha assaggiato.

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La ricetta? L'hamburger "riciclato" è realizzato con una base vegetale composta barbabietole, carote, spinaci, cavoli, insalata e curcuma. La polpa viene poi mescolata con cipolle, funghi shitake e riso integrale, quindi condita con salsa tamari e lievito, per conferire un sapore umami (che è il quinto gusto fondamentale, come è noto). L'hamburger così ottenuto viene servito con una salsa salata, del formaggio di tofu, lattuga, pomodori, cipolla rossa e sottaceti. Il tutto, com'è ovvio che sia, tra due morbide fette di pane.

Quando si dice cibo spazzatura...