Tra sfilate di carri allegorici, maschere, riti ancestrali, costumi storici, scherzi colossali, il Carnevale in Italia è sempre una grande festa ancora molto sentita e partecipata. A Venezia si tocca l'apoteosi con eventi di grande richiamo, così come a Viareggio con una sfilata di carri che non ha eguali. Altrettanto interessanti i festeggiamenti di Carnevale in Italia nei centri minori, dove sopravvivono tradizioni antichissime che ci legano al passato. Ecco una selezione di 10 feste di Carnevale da non perdere.

1. Venezia, costumi storici e feste da mille e una notte

Il carnevale in Italia è una festa meravigliosapinterest
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Una maschera al Carnevale di Venezia

Il più glamour, il più romantico, il più poetico carnevale in Italia è quello di Venezia. Non teme paragoni per la ricchezza dei costumi storici che si incrociano ad ogni calle, per la fastosità dei balli in maschera nei palazzi nobiliari, per il richiamo degli spettacolari eventi che si svolgono nella maestosa scenografia di piazza San Marco o nei canali, con le regate. La novità dell'edizione 2018 ( 27 gennaio e il 13 febbraio) è rievocazione delle lotte tra nicolotti e castellani, le due fazioni in cui era divisa la città ai tempi della Serenissima (venerdì 9 febbraio, in piazza san Marco). E naturalmente non mancano le sorprese che gli organizzatori si guardano bene dal rivelare.

2. Sanremo, tutti i colori e i profumi dei fiori

Sanremo celebra a Carnevale il suo prodotto d'eccellenza, i fiori, con una stupefacente sfilata di carri fioriti che sfilano sul lungomare e nel centro storico. La sfilata di San Remo in fiore si tiene domenica 11 marzo con inizio alle 10.30. I carri fioriti, addobbati con i fiori recisi il giorno e la notte precedente, sono creati dai diversi comuni della Rivera dei Fiori che competono ogni anno per il premio al carro migliore. Chi non può andare a Sanremo, può seguire il carnevale con la diretta Rai del programma Linea Verde.

3. Viareggio, carri maestosi per ridere e riflettere

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La sfilata dei carri allegorici sul lungomare di Viareggio

Sul lungomare sfilano ogni anno alcuni dei carri più spettacolari creati in Italia, grazie all'inventiva dei maestri carrai sostenuti dalla Fondazione Carnevale di Viareggio. I corsi mascherati sono cinque (sabato 27 gennaio, domenica 4 e 11 febbraio, martedì 13 e sabato 17 febbraio). La grande apertura del Carnevale è prevista (novità del 2018) il sabato 27 gennaio alle ore 16 con la prima delle sfilate di carri: alla fine, quando scende il buio, ci sarà un grande spettacolo di fuochi artificiali (si replica la sera del sabato 17 febbraio). Dai bozzetti presentati nei mesi scorsi si preannuncia una sfilata tanto spettacolare, quanto impegnata: al centenario della fine della Grande Guerra gli artisti viareggini dedicano Papaveri Rossi, mentre per i 50 anni del '68 sfila il carro Satisfaction.Pulcinella in sedie a rotelle è un grido di denuncia contro le barriere architettoniche. Spazio anche a Trump e alla Fake News

4. Ivrea, ai carri si lanciano le arance

A Ivrea (Torino) va in scena un carnevale davvero unico: dai carri non si lanciano coriandoli dolciumi o fiori, ma arance, in vere e proprie battaglie tra il popolo degli aranceri e i rappresentanti del potere sui carri, a simboleggiare le sanguinose lotte per la libertà. Tre sono i giorni della battaglia delle arance: domenica 11, lunedì 12 e martedì 13, a partire dalle 14 (ingresso a pagamento). Per non diventare bersaglio degli aranceri occorre indossare il cappellino rosso a forma di calza, simbolo del carnevale di Ivrea. Tra le tradizioni del carnevale in Italia, una delle più singolari.

5. Santhià, la festa di un'intera comunità

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Pro Loco Santhià
Il Gianuja, la maschera tradizionale del carnevale di Santhià (Torino)

Un carnevale dal sapore antico quello di Santhià (Torino): un intero paese coinvolto, ciascuno con un ruolo per la buona riuscita della festa. Chi fa la questua andando di casa in casa con a seguito la banda; chi crea i carri, chi cuce i costumi, chi cucina la Colossale Fagiuolata in piazza (lunedì 11) per 20mila persone, chi organizza veglioni in maschera a spettacoli, chi intrattiene i bambini. Si parte domenica 27 gennaio con il rito della Salamata, fino al martedì grasso.

6. Cento, il carnevale più brasiliano d'Italia

Chi ama il carnevale in versione carioca non deve perdersi il carnevale di Cento (Ferrara). Intendiamoci, la festa di Rio di Janeiro è incomparabile, però quello di Cento è il carnevale più brasiliano d'Italia, anche grazie al gemellaggio con il carnevale di Rio da cui ogni anno arrivano delegazioni di artisti ad animare la festa. Cinque domeniche (28 gennaio, 4-11-18 e 25 febbraio). Tanta musica, ospiti e spettacolo di fuochi artificiali l'ultima domenica per il grand finale.

7. Bormio, il carneval è la festa dei Matt

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Pro Loco Sondrio / Alberto Urbani
Il Carneval di Matt a Bormio (Sondrio)

Il Carneval di Matt di Bormio (Sondrio) è la rivisitazione in chiave moderna di un'antica festa contadina: si svolge domenica 11 febbraio, la mattina, quando il Podestà dei Matti prende per un giorno il posto del sindaco, sovvertendo così l'ordine costituito e le gerarchie. Il suo assistente Arlecchino legge pubblicamente in piazza pettegolezzi e lamentele scritti in forma anonima dai cittadini di Bormio e depositati in una cassetta in piazza Kuerc. La festa continua con la polenta dei poveri servita in piazza, l'albero della cuccagna e giochi per bambini.

8. Putignano, il regno della goliardia

Nel centro storico di Putignano (Bari) sfilano i più grandi carri allegorici della Puglia che le maestranze di cartapestai locali sanno ben modellare e la gente del posto sa accompagnare con musica, maschere a tanta allegria. L'anima del carnevale di Putignano sta nel suo motto: chi ride vive di più. Ecco che a Putignano è ancora più che viva l'Accademia del Cornuti, una confraternita di buontemponi che ogni anno elegge il cornuto dell'anno tra i suoi membri e non manca di sfilare per le vie della città con le corna in bellavista. Quattro le sfilate dei carri: 28 gennaio, 4-11- e 13 febbraio con il rogo del maiale che chiude le stravaganze del Carnevale. Farinella è la maschera tipica di Putignano ed è anche il nome di una farina finissima di orzo e ceci che si consuma a carnevale sui sughi o aggiunta ai brodi vegetali.

9. A Oristano va in scena la Sartiglia

Il carnevale in Italia  è una festa ricca di tradizionipinterest
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Un cavaliere della Sartiglia, il carnevale di Oristano, uno dei più famosi in Italia

Se cercate un pretesto per andare in Sardegna anche in inverno, questo può essere la Sartiglia, la giostra a cavallo che si tiene per il carnevale di Oristano (domenica 11 e martedì 13 febbraio). Cavalli meravigliosamente bardati, gare di grande destrezza, corse spericolate, complessi rituali, fanno della Sartiglia una delle feste più apprezzate della tradizione sarda. Il Componidori, il cavaliere che domina la gara, viene vestito dalle ragazze del paese con grande dovizia di particolari: il rito della vestizione è molto esclusivo e vi si può assistere solo se invitati da qualcuno del luogo, però viene trasmesso sul maxischermo che si trova in piazza Eleonora d'Arborea.

10. Carnevale di Acireale e Festa dei fiori

All'inizio, nell'800, erano carrozze dei nobili addobbate a festa. Successivamente, si è cominciato a elaborare addobbi e forme in cartapesta, che nella Sicilia orientale erano già molto utilizzate, con numerose maestranze molto abili. Poi sono stati aggiunti i fiori e anche le luci. Oggi i carri di Acireale sono diventati i più spettacolari di Sicilia. La festa si svolge dal 3 al 13 febbraio, dieci giorni di grande divertimento nel centro storico della città siciliana: giovedì 8 sfilano i gruppi delle scuole nella giornata dedicata ai ragazzi; venerdì 9 è il giorno delle feste dei bambini; da sabato a martedì sfilano i carri con la premiazione il martedì grasso. Lunedì 12 sfilano anche le macchine infiorate, che danno appuntamento alla Festa dei Fiori, ad Acireale dal 27 al 29 aprile.