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Come far godere una donna è uno di quegli argomenti di cui non si ama parlare apertamente, ma di cui tutti cercano informazioni sottobanco. Che poi, vogliamo dirla tutta? Nel sesso non c'è mai un vero e proprio un manuale di istruzioni da seguire alla lettera, anche perché al di là di qualche indicazione di massima come si fa l'amore è qualcosa che si apprende con il tempo e con l'esperienza. Questo perché ognuno ha i suoi tempi (sacrosanti), da conoscere e rispettare reciprocamente, ma soprattutto il sesso non è una gara per il raggiungimento dell'orgasmo.

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Capire l'orgasmo femminile

Per capire tutti i segreti sulle donne a letto capostipite è stato il libro bestseller Come farla impazzire a letto della sessuologa americana Staci Keith, una vera e propria guida che spiega come fare sesso o meglio, che prende in considerazione la soddisfazione femminile. Perché per arrivare all'orgasmo una donna ha bisogno di stimolazioni molto diverse da quelle maschili.

Si parte dalla masturbazione femminile che, come ci ha spiegato Violeta Benini (violetab.com), ostetrica, educatrice perinatale e sex expert, richiede una serie di mosse molto particolari: «Spesso le mosse più comuni sono quelle di andare diritti al glande del clitoride e titillarlo o strusciarlo come se dovesse uscire il mago dalla lampada. I genitali femminili sono molto più di quel piccolo bottone! Intanto il clitoride ha radici profonde che possono essere stimolate indirettamente con massaggi esterni: ad esempio approcciarsi alla vulva con la mano aperta e appoggiarla in parte sul monte di venere e sulla vulva e muoverla (su/giù o disegnando dei cerchi) può regalare intense sensazioni e talvolta anche portare la donna ad un orgasmo. Questa mossa può anche essere fatta da sopra i vestiti, consentendo di poterla fare ovunque, al riparo comunque da occhi indiscreti, con il vantaggio di arricchire il rapporto della coppia anche al di fuori dal letto».

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Come eccitare una donna: esplorare e stimolare

Violeta suggerisce di esplorare con calma tutta la zona: «Prima di puntare il glande si possono esplorare le grandi labbra, le piccole labbra, il perineo, l'apertura vaginale, con carezze, pressioni, piccoli massaggi. Per comprendere ancora meglio cosa possa piacere alla donna la si può invitare a toccarsi ed osservarla: oltre che essere molto eccitante per entrambi se non ci sono blocchi nel farlo, potrà dare ottime indicazioni dei punti che a lei piacciono di più e soprattutto su come toccare il clitoride. Questo può essere massaggiato in tanti modi: con movimenti circolari sul glande, premendolo come un bottoncino, strizzandolo delicatamente. Ma anche massaggiando la sua base o il prepuzio che lo ricopre. Se si segue con le dita l'andamento dei bulbi del clitoride verso l'entrata vaginale si potranno scoprire altri punti sensibili!».

Si procede quindi poi con la stimolazione vaginale: «Altra manovra spesso abusata, almeno per come viene fatta che porta sovente a qualcosa di fastidioso, tra movimenti bruschi e senza una precisa direzione che non sono molto piacevoli e possono talvolta anche irritare. Ci sono tanti punti interni che possono portare piacere e si trovano in aree diverse. Oltre l'entrata vaginale, che è quella più ricca di terminazioni nervose (ci sono i bulbi del clitoride), sulla parete vaginale che guarda il monte di Venere si trova il punto G la cui stimolazione con pressioni e massaggi intensi potrebbe sia essere piacevole che spiacevole. In fondo alla vagina ci sono altre due zone proprio vicine al collo dell'utero: quella che guarda verso l'ombelico viene chiamato punto A e quella al lato opposto punto profondo. Non a tutte le donne piacciono, per scoprirlo l'unica maniera è sperimentare!».

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Come fare godere una donna individuando le zone sensibili

Abbiamo chiesto quindi a Violeta quali siano le zone più sensibili da stimolare: «La parte più sensibile è sicuramente il glande della clitoride e per questo motivo non sempre un primo approccio diretto può risultare piacevole. Alcune donne ad esempio non tollerano di essere sfiorate o di ricevere il sesso orale sul glande e preferiscono una stimolazione indiretta, ad esempio con carezze ai bulbi della clitoride che si trovano ai lati della apertura vaginale, praticamente sotto le piccola labbra. Questa zona è molto piacevole per tutte le donne e non sempre viene considerata, almeno esternamente. Un'altra zona che può portare un piacere intenso è la stimolazione della spugna perianale: si trova sul perineo, quella regione tra la giunzione delle piccole labbra e l'ano. Può essere stimolata sia esternamente che dall'interno della vagina, giusto appena all'entrata. Anche l'ano può essere fonte di piacere, sempre che la donna si trovi a suo agio e le piaccia. Per iniziare può essere praticato del sesso orale (rimming) o un leggero massaggio che può diventare più intenso se si aggiunge anche la penetrazione delle dita».

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I segreti su come far godere una donna

In ogni caso, sicuramente non bisogna avere fretta, perché questo «aiuta a capire cosa può piacere alla donna», eventualmente anche facendo domande in modo esplicito: «Se non è una pratica abituale della coppia il partner può proporla (o stupirla) all'inizio del rapporto sessuale, invitando lei a sistemarsi in una pozione comoda. Anche per il partner è consigliato stare comodo e non avere le braccia in tensione, capita spesso che per crampi o tensioni le stimolazioni si blocchino nel momento più bello. Ma può anche essere offerta alla fine, soprattutto se i tempi dei due amanti non coincidono. La masturbazione può anche non essere connessa al classico rapporto, ma esistere fine a se stessa, ad esempio un felice break mentre si fa altro».

L'ideale infine è usare un buon lubrificante: «La lubrificazione vaginale non sempre può essere sufficiente per la stimolazione manuale e un gel può funzionare meglio rispetto alle secrezioni naturali, riducendo molto l'attrito e trasformando il tocco in qualcosa di speciale». Eventualmente si possono anche usare creme stimolanti, che possono dare effetti caldo/freddi, pizzicori o aumentare l'irrorazione di sangue al clitoride, amplificando quindi il piacere.