Ogni volta che stai per lamentarti della sindrome premestruale o dei dolori del parto, entrambi un vero inferno sulla terra, ricordati che le donne sono come unicorni magici che possono avere orgasmi in modi diversi.

Contrariamente a quanto ti è stato detto per decenni, il clitoride – anche se può farti avere l'orgasmo migliore di tuttinon è l'unico punto da stimolare per provare piacere. Ecco altri 6 modi che devi conoscere per godere perché, sì, l'orgasmo ti fa bene. Letteralmente.

1. Il punto G

Yellow, Font, Smile, Emoticon, Circle, Symbol, Illustration, pinterest

Il punto G è visto come il principale rivale del clitoride (ma io preferisco parlare di «complice») nel provare piacere, ma anche gli espertidi sesso sanno che può essere difficile da trovare. E, chissà, quando anche tu hai seguito i consigli degli esperti e hai inserito nella vagina due dita lubrificate per cercare quel punto preciso, forse sei rimasta delusa dal sentire poco o niente.

«Il punto G è una zona della vagina verso la parte anteriore, di solito sui 5-7 centimetri all'interno», spiega Steve McGough, docente di sessuologia clinica presso l'Institute for Advanced Study of Human Sexuality che insegna alle donne come raggiungere l'orgasmo. «Molte donne trovano piacere nell'essere stimolate lì, ma la maggior parte dei loro partner non sa come fare si ferma prima che ci sia un orgasmo».

Mentre il clitoride viene stimolato principalmente dal nervo pudendo e anche da quello pelvico, il punto G è stimolato dal nervo pelvico e da un altro poco noto, chiamato nervo vago, che non è affatto collegato al clitoride.

«Il punto G si riferisce al punto "Grafenberg" che si trova all'incrocio tra l'uretra e la vescica, nella parte anteriore della vagina», afferma il dottor Michael Ingber. «Molti esperti ritengono che questo sia una reminiscenza della prostata maschile. Alcune donne possono eccitarsi molto grazie al punto e possono eiaculare se ben stimolate».

La miglior posizione per toccare il punto G? La donna sopra, ma leggermente piegata indietro, in modo da permettere al pene di toccare il punto giusto.

2. Stimolazione dei capezzoli

Per la maggior parte delle donne, la stimolazione dei capezzoli è solo un modo per aumentare l'eccitazione, ma alcune possono raggiungere l'orgasmo se il partner li strofina o li succhia. (A proposito: uno studio del Journal of Sexual Medicine ha dimostrato che il cervello delle donne reagisce allo stesso modo quando si stimolano i capezzoli e quando la stimolazione, invece, riguarda i genitali).

«Si tratta di una stimolazione diretta del nervo vago e non è collegata al clitoride», spiega McGough. Studi condotti negli ultimi anni hanno messo in relazione con successo la stimolazione del nervo vago in zone come il seno con l'orgasmo, ma, purtroppo, diversi ricercatori sono riluttanti a spostare l'argomento «orgasmo femminile» al di là del clitoride.

«È necessario fare molto di più», sostiene McGough. «Gran parte delle informazioni su come le donne reagiscono si basano, in realtà, su fonti singole o studi limitati. Questa è la triste realtà dell'attuale ricerca sulla salute sessuale delle donne. Sembra, comunque, che le cose stiano cambiando e nei prossimi decenni ci saranno diverse sorprese».

Sperimenta diversi modi di stimolarti seno e capezzoli, dal lento massaggio dell'intera mammella al pizzicarti i capezzoli con le dita. Non si sa mai cosa potresti provare, no?

3. Il punto A

Yellow, Text, Font, Illustration, Graphic design, pinterest

Le tante lettere del piacere! «A» sta per «anteriore» e si riferisce alla fornice vaginale, quel solco tra il collo dell'utero e la vescica. «Si trova sulla stessa parete del punto G, ma a una profondità di circa altri 4 centimetri», dice Ingber. «I partner possono andare molto in profondità per trovarlo. Tuttavia, c'è da dire che la sua stimolazione non è piacevole per tutte le donne. Molte donne provano dolore nel movimento del collo dell'utero, o hanno spasmi del pavimento pelvico; tuttavia si può esplorare per valutare se si prova piacere».

Alcune persone chiamano il punto A come il «secondo punto G» perché il metodo per stimolarlo è simile, solo che si trova più in alto nella vagina, spiega McGough. Per raggiungere l'orgasmo grazie al punto A o al punto G, le donne hanno bisogno sia del giusto tipo di stimolazione (toccare il punto esatto, con la velocità necessaria e tutta una gamma precisa di movimenti) sia devono essere mentalmente preparate a vivere quest'esperienza.

«Le persone hanno un modo molto specifico di raggiungere l'orgasmo e questo è quello che la loro mente si aspetta», chiosa McGough. «Preoccuparsi se lo si raggiungerà o meno o pensarci troppo può bloccare il rilassamento necessario per conseguire quello stato mentale ideale per arrivare all'orgasmo. Il miglior consiglio che posso dare è quello di provarci come se fosse un massaggio in cui provare tante esperienze, senza avere l'obiettivo di raggiungere l'orgasmo».

4. Stimolazione anale

Il sesso anale è una posizione altamente erotica che può rivelarsi incredibilmente orgasmica per alcune donne.

«Ci sono donne, non certo la maggioranza, che possono raggiungere l'orgasmo tramite stimolazione anale» afferma McGough. «Per quel che riguarda il modo, sembra che ci siano tre cose da tener presente. La stimolazione anale stimola il nervo sacrale. Stimolando l'ano si provoca un riflesso bulbo-cavernoso, che è un riflesso della colonna vertebrale (proprio lo stesso effetto che si ha quando si colpisce un ginocchio). Se si stimola l'ano, questo riflesso farà muovere o contrarre il clitoride. Parimenti, se stimoli il clitoride, l'ano si contrae. Si può, quindi stimolare indirettamente il clitoride grazie a questo riflesso».

Non sottovalutare, poi, il potere del tuo cervello sull'orgasmo durante la stimolazione anale. «Per alcune donne l'idea del sesso anale è molto erotica, è un tabù ed è eccitante», sostiene McGough. «Questo insieme di considerazioni può far entrare la donna nello stato mentale ideale per raggiungere l'orgasmo».

5. Il punto O

Circle, Graphics, pinterest

Ed ecco l'ultima lettera del piacere, il punto O. Si trova nel canale vaginale, dietro il collo dell'utero, verso la schiena della donna. Può essere un po' difficile da individuare, ma il modo migliore per trovarlo è quello di chiedere al tuo partner di inserire il suo dito più lungo nella vagina e stimolare la parte opposta al punto G. Deve sentire come una superficie spugnosa sul fondo della vagina e quando la trova dovrebbe muovere il suo ditino come quando si fa: «Ehi, vieni qui!». Così potrai scoprire se questo punto poco conosciuto scatena in te piaceri selvaggi.

6. Stimolazione mentale

Avrai forse sentito parlare di mindgasm, un orgasmo raggiunto semplicemente pensando al tuo partner, al sesso o a qualunque cosa ti ecciti fortemente. Sebbene sia qualcosa presente nelle tecniche indiane (Tantrismo) e cinesi (Yoga Taoista), McGough ritiene che la stimolazione fisica diretta, lo stato ormonale e una stimolazione mentale lavorano insieme per contribuire a raggiungere incredibili orgasmi e che è raro giungervi solo attraverso la stimolazione mentale o guardando film porno con le mani che armeggiano nelle parti intime.

Raro ma, naturalmente, non impossibile. Qualche tempo fa durante una puntata di Strange Sex una donna sosteneva di poter raggiungere l'orgasmo senza alcuna stimolazione fisica e nel 2010 il dottor Barry Komisaurk disse al Daily Mail che «i centri del piacere del cervello associati con l'orgasmo hanno lo stesso effetto sulle donne degli orgasmi raggiunti nelle maniere più convenzionali».

In ogni caso è importante ricordare che esplorare le varie modalità per arrivare all'orgasmo è un piacere in sé e per sé e tale percorso non dovrebbe essere accompagnato da vergogna o delusione.

«Molte donne devono essere stimolate internamente o assumere una particolare posizione sessuale per raggiungere l'orgasmo», afferma Rebecca Engel, educatrice sessuale, già nello staff di Planned Parenthood e ora fondatrice di Vibrant, compagnia di prodotti per il sesso. «Molte persone devono essere trattate in un determinato modo per farsi inondare dal piacere: rudemente o dolcemente, per esempio, o ancora devono dominare il loro partner o sentirsi ignorate e via dicendo… Tutto è normale e va bene finché si è tra adulti consenzienti».

DaRedbook