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Matrimoni in bianco, calo del desiderio. Quando il sesso in una coppia diventa problematico (cause patologiche escluse), il rallentamento dell'attività di coppia può arrivare fino all'interruzione definitiva. «È possibile che un'epoca ossessionata dal sesso sia caratterizzata da una progressiva scomparsa del piacere e dall'asessualità», si chiede il filosofo tedesco Wilhelm Scmhid nel suo libro Sexout – L'arte di ripensare il sesso (Fazi, pp. 112, euro 12).

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Il filosofo non è nuovo al tema sentimenti, ha scritto vari saggi sull'amore (dove già aveva scoperto un congelamento progressivo dei rapporti), sulla felicità e sull'arte di vivere bene per stare bene. Schmid è un sostenitore dell'uso pratico della filosofia che lui usa anche in ospedale come supporto psicologico ai pazienti.

A parte gli innamorati di fresco, il sexout è sempre in agguato. Per vincerlo Schmid non dà consigli, ma attraverso la storia di miti antichi e moderni, suggerisce le domande da porre, a se stessi, al partner, a entrambi, e le possibili risposte «a un problema che investe una situazione creata da due persone» . Sempre con la mano leggera del suggerimento, perché quando si interrompe il piacere del sesso si interrompe anche il dialogo. E come si fa a risolvere i problemi se non se ne parla?

Lasciate perdere le sfumature di ogni colore. Se le pause nei vostri rapporti sono momentanee (timeout), prolungate (logout), definitive (checkout) o senza speranze (sexout), è il momento di sedervi a riflettere. Poi di iniziare a parlare con il partner, seguendo i consigli che Wilhelm Schmid racchiude nel suo libro.

Noi ne abbiamo individuato cinque. Facili da mettere in pratica.

1. MA COSA CI STA SUCCEDENDO?

Scenario

Dopo una défaillance (di lui) o una dichiarazione diplomatica di mal di testa (di lei) ecco la frase da non porre mai. Neanche nelle sue versioni edulcorate tipo: «non importa»; «va bene anche così»; «dai, non è un problema».

La versione di Schmid

Lui si sente ferito nell'orgoglio, lei non riesce proprio a immaginare perché il sesso sia tanto importante per lu Quindi lui risponde in modo sgarbato, lei si offende e alza il muro. L'escalation è pronta: tutto ciò che fai lui è sbagliato; tutto ciò che dice lei sono idiozie.

Che fare

Con un po' di ironia e permettendo all'altro di rompere il silenzio senza giudicare. Tipo: «Ti prometto che ne riparleremo, anche se sarebbe più semplice starsene zitti!».

Chi compie la prima mossa? L'autore dice «L'Io, sempre». Che sta per il primo a cui viene in mente.

2. COMPRENDERE L'ALTRO

Scenario

Perché si fuge dal sesso? Sarà colpa nostra o del partner?

Abbiamo effettivamente intenzione di comprendere l'altro e le sue ragioni? O vogliamo che sia l'altro a comprendere noi. E diamo per scontato che non ci riuscirà mai.

La versione di Schmid

Cambiare gli interrogativi di cui sopra con questi:

Siamo diversi quindi le differenze vanno capite. Abbiamo voglia di farlo?

Come fare perché la comprensione che fin qui abbiamo dell'altro non vada persa?

Che fare

Gli unici strimenti per fronteggiare i litigi restano sempre: l'ironia, la creatività, l'acume , la capacità di non vedere ogni problema nei termini vittoria/sconfitta; dominio/subordinazione. In una parola: sdrammatizzare e fare un passo indietro. E, soprattutto, se non si vede se stessi in modo positivo, come si potrà mai essere obiettivi nella visione di chi ci sta di fronte?

3. PENSARE POSITIVO

Scenario

Non va mai bene biente. Di quel che ho, o che avrò, o che ho avuto. Leggi conflittualità, pessimismo, pesantezza. Pensate che tutto ciò non arrivi anche alla persona amata? O magari glielo dite voi stessi ogni giorno!

La versione di Schmid

Ecco la terza possibilità per sviluppare l'arte di ricominciare: darsi un tono. Secondo passo: piacersi. Il piacersi è la condizione per piacere agli altri.

Cioè bisogna dare un senso all'altro perché uno ci guardi o corteggi, non solo perchè diventi il salvatore delle nostre disgrazie. Quindi non c'è essere più erotico di chi sa rendersi fonte di senso grazie a un minino di cura di sé.

Che fare

Lasciando fluire i pensieri negativi e non bloccandoli (senza risolverli), ogni tanto fanno bene anche loro. Il trucco sta nel pensarli come un'opportunità per attivare le energie e trasformarli in pensieri positivi. Dopo questa trasfomazione si può tornare all'altro, che guarda un po' sarà disposto ad aprirsi se abbiamo qualcosa da offrirgli.

Riassumendo, è una questione di approccio: non puoi chiedere a lui di rinunciare alle sue esigenze che siano spirituali, intellettuali o fisiche, ma devi fargli capire che ha qualcosa da dargli che lui non ha.

4. IMPARARE A FARE SESSO

Scenario

Come posso ricreare le condizioni per stare bene insieme quando non ci sono più? Cosa posso cambiare per far andare meglio le cose? Quali passi concreti posso compiere?

La versione di Schmid

Chi vuole evitare il sexout o chi vuole uscirne farebbe bene a usare i sensi, le parti del corpo e le zone erogene, lasciando cuocere a fuoco lento gli ormoni che si liberano!

Facendo in modo che le cose accadano anche quando lui o lei non sembrano averne granché bisogno.

Che fare

Come ogni capacità, anche quella relativa all'arte di amare implica, al di là del sapere, un esercizio e una sperimentazione pratica.

Quindi si possono prendere lezioni di massaggi a coppia, di yoga insieme. Lezioni pratiche o saggi teorici che insegnino a mettere in gioco tutti e cinque i sensi: con lo sguardo, il profumo, con nuove esprienze, con gesti e parole che sappiano toccare teneramente l'altro, o per farsi toccare allo stesso modo.

Farlo diventare un gioco di possibilità che riesce meglio quando lo si gioca senza altri scopi che quello di avvicinarsi e di godere della vicinanza.

5. IL SESSO È DAVVERO IMPORTANTE?

Scenario

In questo contesto sembra una domanda assurda. Ma a volte è bene porsi anche domande che sembrano andare contro l'obiettivo che cerchiamo di raggiungere.

La versione di Schmid

Non ci sono dubbi sul fatto che il sesso sia bello la bellezza assoluta della vita. Almeno per chi la vede così. Ma ma ci sono altri che le vedono diversamente: come un dovere, un fatto inevitabile in una coppia o addittura irritante come una mosca e non riescono sbarazzarsi.

Che fare

C'è anche una terza via tra l'isteria sessuale e il rifiuto completo. Schmid si rifà al mito di Sisifo che trascinava con una fatica disumana un masso enorme fino alla cima di un monte, masso destinato a rotolare a valle di nuovo, ma gli piaceva farlo. Prendiamola così: accettiamo il su e giù del desiderio nostro, del partner, della vita. O fermiamoci a metà strada, può essere eccitante vedere le cose da una mezza altezza e scoprire angolazioni interessanti. Resta il piacere di scoprire che c'è una cima in alto a cui aspirare e la gratificazione di sapere di essere saliti dal basso, dalla fondo. Di aver fatto già un bel progresso. La virtù guarda un po' sta nel mezzo anche quando si parla di sesso.