Lo ami, e molto? Sicuramente è un buon presupposto per avere una buona intesa anche sotto le lenzuola. Ma ricordati che i "nemici" di una buona sessualità sono molti, perché il desiderio è una magia impalpabile e delicatissima. E il calo del desiderio è molto più diffuso di quel che si pensi.

Vediamo una tra le cause più frequenti. E le strategie "amiche" per porvi rimedio. Consigliate da Rossella Nappi, ginecologa ed endocrinologa, insegnante all'Università di Pavia.

È in arrivo il ciclo

In "quei giorni" ti senti gonfia, tesa e meno disponibile al rapporto? Colpa degli ormoni, che variano durante il mese per favorire la continuità della specie. Nei primi 15 giorni, in vista dell'ovulazione (e, quindi, di un possibile concepimento), aumentano infatti sia gli ormoni femminili (estrogeni), che accendono gli organi di senso e traducono il desiderio in lubrificazione vaginale, sia il testosterone,ormone principalmente maschile, ma presente anche nelle donne, che favorisce l'accoppiamento.

Negli altri 15 giorni, invece, entrambi calano e si fa largo il progesterone, detto anche "ormone della calma" perché placa l'inquietudine, quindi anche l'eccitazione. In più, gli estrogeni residui incominciano a oscillare, favorendo una serie di piccoli disturbi (ritenzione idrica, irritabilità, sbalzi d'umore) che non favoriscono certo il rapporto.

I rimedi

Magnesio contro l'irritabilità, vitamine del gruppo B contro la depressione, attività fisica contro la fame nervosa, vitamina E e agnocasto, una pianta della famiglia delle Verbenacee, contro la tensione mammaria. Sentendoti meglio, avvertirai meno le conseguenze di un eventuale calo del desiderio: per rivitalizzarlo, puoi comunque assumere integratori di maca, detta anche ginseng peruviano.