Quando il sesso, o meglio la sua totale assenza, diventa un mostro a tre teste davanti al quale l'unica scelta possibile sembra sempre quella di scappare via, allora la vita può prendere una piega tutt'altro che facile. Perché qui non si sta parlando di calo del desiderio o di partner non esattamente spigliati, ma di qualcosa di complesso e delicato come l'essere ancora vergine superati i 25 anni.

Un segreto che rovina pian piano la vita

Da semplice cruccio nell'età dell'adolescenza a vero e proprio a dramma, la verginità in età adulta può, in certi casi, essere collegata a filo doppio ad episodi bullismo, odioso fenomeno sempre più di attualità, subiti nell'infanzia e mai del tutto superati. Inoltre una sessualità che fatica a sbocciare potrebbe trascinarsi dietro altre problematiche, come l'abuso di alcol o sostanze, assunte come "aiutino" per lasciarsi andare. Un tranello pericolosissimo che rischia di aggiungere a un problema una dipendenza.

Prima di tutto: supera i traumi del passato

Ecco che, dunque, risulta tanto più ascoltare il parere di chi dei comportamenti sessuali ha fatto l'oggetto dei propri studi. La psicoterapeuta «esperta - come si definisce lei stessa - in tutte le cose che riguardano il sesso» Vanessa Marin parte, per esempio, proprio da quella che ha identificato come origine del blocco: «Essere stato vittima - ha scritto - di bullismo e di abusi è qualcosa di terribile che può fortemente minare la gioia di vivere e, quindi, la spinta verso il piacere del sesso. Per questo il mio primo consiglio è di iniziare un terapia che permetta di scacciare quello scheletro dall'armadio, perché attenzione: il problema non è quasi mai essere vergine superati i 25 anni, ma l'avere alle spalle un grosso trauma irrisolto».

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Parti da un appuntamento online

Ebbene sì, nonostante Tinder and co siano il moderno terrore delle madri di teen ager, in questo caso la psicoterapeuta consiglia di «tentare qualche approccio romantico su Internet, e questo per poche, semplici ragioni: innanzi tutto avvicinare uno sconosciuto di persona, magari in un locale pieno di gente, richiede uno sforzo di coraggio anche al più navigato dei seduttori, figuriamoci a chi non ha molta esperienza. Poi credo che chi non ha mai avuto una relazione possa trovare più semplice scrivere, invece di dire a parole, ciò che sta cercando e provando in quel momento difficile della vita. Scrivere permette di evitare, almeno all'inizio, il timore di arrossire, balbettare o cadere in qualche gaffe».

Non avere fretta e crea la giusta intimità

«La fretta - continua Marin - deve essere bandita in favore della costruzione di una bella e accogliente intimità. Non bisogna cadere nell'errore di credere che fare le cose con calma sia qualcosa che va a proprio svantaggio, perché è esattamente il contrario: ho tantissime pazienti che si lamentano della poco gradita pressione sessuale a cui sono soggette da parte di partner con una gran fretta di concludere. Inoltre si deve ricorda che, purtroppo, una donna su quattro ha dovuto subire una qualche forma di abuso sessuale, per cui là fuori ci sono tante potenziali partner che capiscono benissimo la relazione complicate con il sesso».

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Non sei l'unica al mondo

«Tenete bene a mente - conclude la dottoressa - che essere vergini in età adulta è tutt'altro che una rarità. So, per la mia lunga esperienza professionale, che chiunque lo sia lo vive come se fosse l'unico al mondo, ma in realtà rimarreste sorprese se sapeste quante altre vivono la stessa condizione. Inoltre avere fatto sesso nella vita non significa per forza avere fatto del buon, felice sesso: non ho mai conosciuto qualcuno che, almeno una volta, non abbia avuto anche solo un piccolo problema legato alla sfera sessuale. Ripetetelo quindi più di una volta al giorno: "io non solo l'unica al mondo" e iniziate ad aprire un dialogo su questo che non deve essere un tabù».