Il seno è una parte importantissima del nostro corpo: da quando, per così dire, appare sul nostro petto durante la pubertà, spesso dopo una lunga e agognata attesa, dobbiamo prendercene cura e riservargli molte attenzioni per tutta la vita, sia per la diagnosi precoce della principale malattia che può colpirlo, ovvero il cancro al seno, sia durante la gravidanza e l'allattamento, i periodi in cui è messo più alla prova.

E poi, ciliegina sulla torta, è anche una delle tante zone che ci possono regalare piacere, grazie agli ormoni che produce quando è stimolato. Ma sapevi che può addirittura portare all'orgasmo la semplice stimolazione del seno?

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Di cose interessanti sulle tette ce ne sono da sapere: che faccia impazzire i maschi lo sappiamo, ma avresti mai immaginato che semplicemente osservando il seno gli uomini possano trarne beneficio, oltre che piacere? Da un recente ricerca del professor Karen Weatherby, infatti, è emerso che guardare il decollete della donna per dieci minuti può avere l'effetto di abbassare la pressione sanguigna, diminuendo il rischio di ammalarsi di malattie cardiache.

Ma quante domande ci siamo fatte sul seno a ogni età? Ne abbiamo individuate sette, e abbiamo chiesto le risposte a un'esperta, l'ostetrica, educatrice perinatale e sex expert Violeta Benini (violetab.com).

1. Come è fatto il seno?

Partiamo da un po' di anatomia, e da una delle funzioni primarie ovvero l'allattamento: «Il seno ospita le ghiandole mammarie che producono il latte per il neonato», precisa Violeta, «già questo è uno dei principali compiti perché prima della realizzazione di latti artificiali, era davvero l'unica fonte di nutrimento per i bambini e il loro intestino immaturo per i cibi più complessi». Per la produzione e la secrezione del latte è molto importante la funzione del capezzolo.

2. È vero che il seno produce anche ormoni?

La suzione del capezzolo stimola due nervi che sono essenziali per mandare i messaggi alla nostra ipofisi per produrre la prolattina, l'ormone che stimola le ghiandole mammarie a produrre latte, e l'ossitocina, definito anche ormone dell'amore. Continua la sex espert: «L'ossitocina non agisce solo a livello della ghiandola mammaria, ma anche a livello uterino. Sia per le contrazioni durante il travaglio - si pensi alla somministrazione di ossitocina sintetica per stimolare le contrazioni quando ci sono difficoltà - e durante l'orgasmo per far contrarre il canale vaginale, il collo dell'utero e l'utero per facilitare la risalita degli spermatozoi. Contrazioni simili si verificano nell'uomo per favorire l'eiaculazione». Inoltre il seno è influenzato dagli ormoni del ciclo, e proprio per questo durante ci sono periodi in cui è più sensibile e momenti in cui è dolorante.

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3. Il seno è una zona erogena?

Sì, lo è (e molte di noi lo sanno bene): «È una delle zone erogene, sia nelle donne sia negli uomini, oltre a essere molto sensuale ed erotico», ci spiega Violeta, «Questo perché inconsciamente l'uomo è portato a vedere il seno come buon nutrimento per la sua possibile prole, come avviene per i fianchi. Le donne con una forma a clessidra attirano di più un uomo, come le donne sono più attratte da un uomo con spalle larghe e fianchi stretti, sinonimo un tempo di forza e di poter provvedere al mantenimento della famiglia».

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4. Come stimolare il seno per provare piacere?

Essendo una delle zone erogene per eccellenza, ci sono diversi modi per stimolarlo: «Ci sono donne che sono anche molto sensibili su tutta l'area del seno e trovano le carezze più o meno intense, molto piacevoli. La stimolazione del capezzolo può essere fatta in più modi: manualmente, oralmente - con la lingua e i denti, o succhiando con le labbra - o usando sex toys come le mollette stringicapezzoli». Inoltre, «il capezzolo può anche essere sensibile alle vibrazioni dei giochi per adulti. Non ci sono regole precise, né per le donne né per gli uomini. Basta sperimentare e capire quale sia la modalità più piacevole per ognuno».

5. Anche i capezzoli degli uomini scatenano il piacere?

«Anche gli uomini hanno le ghiandole mammarie anche se non così sviluppate come le donne», spiega Violeta, «e possono avere anche loro il cancro al seno, anche se in percentuali nettamente inferiori. I loro capezzoli possono essere sensibili come quelli delle donne, quindi non vanno dimenticati durante l'amore».

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6. Cosa succede al seno in gravidanza?

Tenendo presenti i cambiamenti di peso, gli sbalzi ormonali, l'età, e anche la «forza di gravità», che possono avere pesanti effetti sul seno, è la gravidanza il momento in cui questo subisce più modifiche: «La ghiandola prima del bombardamento degli ormoni gravidici è immaturo. Durante i mesi della gravidanza si prepara per essere pronto a produrre inizialmente colostro e dopo la nascita del bambino, con il calo degli estrogeni e del progesterone che inibiscono le ghiandole, è pronto a modificare la produzione del colostro in latte».

7. Allattando posso rovinare il mio seno?

Una delle principali preoccupazioni di molte donne, dopo la gravidanza, è la forma del seno dopo l'allattamento. Che sì, è vero, cambia: «La principale modificazione va a carico del tessuto mammario che cresce molto ed è come se prendesse il posto del tessuto adiposo che avvolge e protegge le ghiandole. Quando il seno non allatta più si trova senza il tessuto adiposo e con le ghiandole vuote quindi appare più vuoto e/o cadente. Nel tempo il tessuto adiposo, in base all'alimentazione della donna o aumenti di peso, si infoltisce di nuovo». E potrebbe anche non tornare più come prima perché non ha muscoli a sostenerlo (questo è bene dirlo). Ci sono anche alcune che nel timore di non avere più il seno come prima scelgono di non allattare, ma come dice Violeta: «Ogni donna è libera di prendere le proprie scelte. Quello che mi sento di dire è che bisognerebbe comprendere se tali scelte siano dovute alle aspettative che la società ci impone, ovvero di essere perfette ovunque. Allattare al seno è uno dei fattori importanti nella prevenzione, riduce il rischio di cancro al seno e di osteoporosi».