La prima volta che sono rimasta incinta ho subito pensato al sesso. Digita "sesso in gravidanza" su Google e probabilmente scoprirai che per molte donne l'incontro tra spermatozoo e ovulo coincide magicamente con un periodo quasi pornografico. Leggerai storie di coppie che sperimentano più posizioni del Kamasutra e sex toys dopo un test di gravidanza positivo di quante non abbiano provate nella loro intera vita sessuale.

E io dico: buon per te. Che tu possa godere di estrogeni extra, del progesterone e del tuo nuovo enorme seno. Se mai avessi avuto bisogno di me quando ero incinta mi avresti invece trovata sul divano, felice di creare - in clausura - una nuova vita.

E, credimi, non sono una puritana. Io e mio marito eravamo estremamente propensi al sesso prima della gravidanza. Io amo il sesso, amo mio marito e amo fare sesso con mio marito. E, naturalmente, le rivelazioni scottanti che ho trovato su Internet riguardo gli orgasmi folli provati in gravidanza mi hanno eccitata molto.

«Facciamolo!», ho gridato a mio marito qualche settimana dopo aver scoperto con stupore le due righe rosa sul test. Non ero ancora visibilmente incinta e c'erano solo tre dettagli che lo dimostravano: la costante nausea e due seni taglia quarta che erano sfacciatamente lievitati durante la notte.

«Um, sì, dovremmo farlo», ha risposto mio marito con tutto l'entusiasmo di un uomo che mangia un panino con una foglia di lattuga.

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Non ho chiesto a mio marito di giustificare la sua reazione poco entusiasta. Come donna incinta avevo appena acquisito questa incredibile arroganza da non-ti-darò-quello-che-vuoi-sono-incinta che ha incluso ogni decisione familiare. Da quello che si doveva mangiare per cena a cosa guardare in tv. Così ho l'ho sbattuto sul divano con l'intenzione di diventare una novella cow-girl e sbattergli in faccia il mio nuovo, enorme, pornografico seno. È il sogno di ogni uomo, giusto?

È il sogno di ogni uomo, giusto?

Mio marito ha provato a entrare. E credo ci abbia provato fino a che entrambi abbiamo realizzato che lì sotto era arido come il Sahara. Non conta quanti preliminari abbiamo provato, la mia vagina sembrava prosciugata e la penetrazione è stata dolorosa.

(Non avevamo un lubrificante a portata di mano, perché fino a quel momento non ne avevamo avuto bisogno. Ora è la prima cosa che si trova aprendo l'armadietto). Ricordate quei seni mozzafiato? Quando le dita di mio marito hanno indugiato su di loro, mi sono resa conto che non sarebbe stati più il giocattolo di nessuno grazie ad un dolore terribile che si irradiava dai capezzoli.

Sesso in gravidanza, per molte ma non per me

Diciamolo chiaramente. Il sesso in gravidanza non mi faceva stare bene. Era sgradevole. Abbiamo provato un paio di volte durante il primo trimestre, ma sempre con le stesse difficoltà: dovevo tenermi il seno perché a ogni rimbalzo mi sembrava di essere accoltellata al petto e, mentre il lubrificante ha reso fisicamente possibile la penetrazione senza costringermi a gridare, io non sentivo un briciolo di desiderio. Mi sentivo come se il mio utero stesse alimentando il mio bambino lasciando fuori la mia libido, lasciandomi a bocca asciutta quando si trattava del mio piacere.

Non mi considero una che molla e so che la mente è molto più potente rispetto al corpo e che le sensazioni fisiche negative possono essere soppresse (entro limiti ragionevoli). La mia profonda curiosità circa l'incredibile sesso che si può fare in gravidanza non diminuì quando entrai nel secondo trimestre. Avevo iniziato a ritrovare la mia energia, l'appetito, e la possibilità di fare la doccia senza provare dolore al seno. E così, chiesi a mio marito se potevamo provare di nuovo a fare sesso.

Gli estrogeni possono essere dei veri stronzi

A quel punto il nostro bambino aveva iniziato a dare calci e ad avere il singhiozzo e, da quello che sentivo, stava costruendo il proprio condominio e il proprio business nel mio utero. Mentre mi toglievo i vestiti mio marito mi diceva che ero bella. Non che non pensassi di essere una bella donna incinta, è che mi sentivo una rotonda, totalmente occupata e completamente asessuata donna in stato di gravidanza.

Abbiamo provato diverse posizioni, quelle che secondo mio marito non avrebbero schiacciato il nostro bambino. Ma io non riuscivo a impegnarmi completamente e non riuscivo a parlare senza inibizioni. Mi sentivo come una persona diversa, una donna con un unico obiettivo: creare la vita.

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Mi vergognavo della mia incapacità di avere rapporti sessuali, ed ero certa fossero stati i cliché culturali di donna/Madonna inculcati nel tempo. Qualunque fosse la causa, non potevo negare che la mia mente si trovava altrove per tutta la durata dell'atto sessuale: a chiedersi se con la penetrazione da dietro il pene sarebbe arrivato troppo vicino al bambino, cosa avrebbe fatto lo sperma, se dopo il sesso avrei mangiato del burro di arachidi o cereali affogati nello yogurt greco - aspetta, stavo ancora facendo sesso? Oh Dio, il bambino si è appena mosso, tiralo fuori, tiralo fuori!

Non che non pensassi di essere una bella donna incinta, è che mi sentivo una rotonda, totalmente occupata e completamente asessuata donna in stato di gravidanza.

So che secondo le donne che hanno avuto rapporti sessuali durante la gravidanza mi sono negata uno dei momenti sessuali migliori della vita. Lo ammetto: ho trovato frustrante che il mio corpo durante la gravidanza non collaborasse nel modo in cui mi era stato insegnato. Mi sono chiesta che cosa ci fosse di sbagliato in me e se la mia mancanza di interesse per il sesso durante la gravidanza fosse un triste preludio di un matrimonio senza sesso (con l'aggravante della nascita dei figli) come spesso si dice.

Mi permetto di chiarire questo ultimo punto: per circa otto mesi dopo la nascita del mio primo figlio, il sesso era un peso doloroso (ho avuto una episiotomia, che non ha aiutato) e non volevo esserne coinvolta. Oltretutto ero sempre esausta, la vagina mi faceva male e mi sentivo come se fosse stata ricucita come una fodera. Il mio corpo si sentiva come appartenente ad una specie aliena. Poi, una sera, ho bevuto due bicchieri di vino rosso e mi sono detta che era ora di smettere di avere paura del sesso e che era arrivato il momento di andare avanti con la mia vita. Non c'era più comunicazione con mio marito e mi sono mancati davvero - davvero - gli orgasmi (il piacere, in realtà). Se prima la posizione del missionario con mio marito mi metteva a disagio, ora improvvisamente è tornato tutto alla normalità. Questo è tutto, c'era solo bisogno di tempo. Vorrei solo essere stata più paziente con me stessa, mentre arrivavo a questa conclusione.

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