Come ogni anno con la primavera torna l'ora legale, che nei paesi dell'Unione europea e in Svizzera inizia sempre l'ultima domenica di marzo e termina l'ultima domenica di ottobre.

Ma che cos'è l'ora legale?

Si tratta semplicemente di una convenzione che prevede lo spostamento in avanti di un'ora delle lancette degli orologi (sempre alle 2 di notte) per sfruttare al meglio la luce che ci offre il periodo estivo: non a caso, in alcuni Paesi viene chiamata proprio "orario estivo", mentre altre denominazioni mettono l'accento sul fatto che spostare le lancette in avanti permette di guadagnare in luce del giorno (daylight saving time), con tutto quel che ne consegue. Ciò si traduce, ovviamente, in risparmio energetico grazie a un uso minore di energia elettrica (più luce=minore necessità di tenere le luci accese).

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Le conseguenze sul fisico del passaggio da ora solare a ora legale

Se è vero che l'ora legale ci aiuta a fare tesoro della luce che ci regalano le lunghe giornate primaverili ed estive, è altrettanto vero che per molte persone il passaggio da ora solare a ora legale è traumatico, tanto quanto un jet lag, ovvero il malessere e il disorientamento scatenato dal cambiamento di fuso orario. Nel caso dell'ora legale, è il repentino cambiamento di orario a influire sulla secrezione della melatonina, la sostanza che regola il nostro ciclo sonno-veglia.

Con il passaggio, poi, si dorme un'ora in meno e le persone più sensibili (molte più di quanto si immagini) possono sperimentare sonnolenza, stanchezza, sonno disturbato, insonnia, difficoltà di concentrazione, mal di testa: sopratutto nel primo lunedì dopo il passaggio da ora solare a ora legale (che avviene sempre nella notte tra sabato e domenica) si verifica quello che uno studio pubblicato nel 2012 dal Journal of Applied Psychologyha definito cyber-ozio: un calo di concentrazione che porta a una maggiore distrazione sul lavoro (leggi: navigare su Internet invece di lavorare) e a un conseguente calo di produttività. Altri studi denunciano un abbassamento del livello di attenzione (in genere dovuto alla sonnolenza causata dall'ora in meno di sonno) che può portare a un incremento di incidenti sul lavoro e stradali. Ad aggravare il carico di sonnolenza e stanchezza, il cambio di stagione coincide con il cambio di orario e le giornate più lunghe sono un vero invito a fare tardi (con conseguente mancanza di sonno).

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Secondo il Codacons, che ha chiesto di abolire l'ora solare mantenendo tutto l'anno l'ora legale, circa l'80 per cento dei cittadini italiani accoglierebbe con favore una eventuale abolizione. «Il passaggio da un orario all'altro comporta conseguenze per l'uomo e non è immune da svantaggi», denuncia il Codacons, «sono numerosi gli effetti collaterali legati allo spostamento delle lancette in avanti: innanzitutto si registra nell'essere umano una sorta di jet lag che produce un'alterazione dei ritmi circadiani, effetto che dura mediamente sei giorni a partire dal cambio d'orario. Seguono poi stress, stanchezza, spossatezza, inappetenza, problemi d'umore e difficoltà di concentrazione. Per non parlare dei disagi legati all'aggiustamento dell'orario: aggiornamenti sistemi informatici, orari dei treni, termostati temporizzati, dvd, agende elettroniche, radiosveglie, orologi nelle auto, problemi nelle transazioni finanziarie».

Come affrontare i malesseri causati dal passaggio all'ora legale

Sia i gufi, ovvero chi tende a tirare tardi la sera, sia le allodole, cioè le persone abituate ad andare a letto presto e sveglissime al mattino, possono accusare malesseri per alcuni giorni dopo il cambio dell'ora.

1. Se tendi al cyber-ozio, nel lunedì che segue il passaggio all'ora legale invece di affaticarti inutilmente al lavoro cerca di pianificare attività che non ti stressino, per assecondare il calo di energie senza sacrificare la produttività.

2. A partire da qualche giorno prima del passaggio, anticipa la sveglia di una ventina di minuti per abituare l'organismo. Ti aiuterà a impostare i nuovi ritmi in modo meno traumatico.

3. Vai a dormire un po' prima la sera, per lo stesso motivo.

4. Consuma pasti leggeried evita alcolici e caffeina, sostanze che influiscono sul ciclo sonno-veglia.

5. Sforzati di fare attività fisica all'aria aperta, meglio se la mattina presto. Non serve sfiancarsi di esercizi, sarà sufficiente un'attività leggera come una camminata a passo veloce per ritrovare benessere e buonumore.

6. Per combattere stanchezza e sonnolenza prova i rimedi naturali e omeopatici, che alleviano i disturbi con dolcezza.