Piercing all'ombelico: tutto quello che c'è da sapere su cure e rischi

Scordati il piercing fai da te, come andava di moda negli anni '90: affidati ad uno studio specializzato che utilizzi aghi monouso e strumenti sterilizzati, meglio se certificato Asl. Il piercer deve utilizzare guanti monouso ed essere esperto di piercing. L'ombelico è una zona molto delicata, se lasciata a mani inesperte può infettarsi facilmente.

Pulisci e disinfetta il tuo piercing ogni giorno, per i primi 5 giorni, con acqua e un sapone antibatterico. Rimuovi le crosticine con un cotton fioc e assicurati che non ci sia fuoriuscita di pus: in quel caso è bene consultare il proprio medico per evitare infenzioni.

Prima di toccare il piercing, accertati sempre che le tue mani siano pulite, specie nei primi giorni dopo la foratura. Sempre durante i primi giorni, durante la pulizia, ruota il gioiello con delicatezza per evitare aderenze o cicatrici.

Le uniche precauzioni in termini di abbigliamento sono quelle di indossare abiti traspiranti. Via libera a tessuti come cotone, lino, canapa e a capi morbidi e larghi, che non creino pericolosi sfregamenti con il piercing. Evita vestiti ad altezza ombelico e cerca di lasciare il più libera possibile la zona della pancia.

Non avere fretta di sostituire il piercing: lascia che il foro sia completamente guarito e cambia il gioiello solo quando dolore e rossore sono completamente svaniti. Se non ci sono complicazioni, dovrebbe passare almeno un mese.

Scegli con cura il gioiello più adatto a te, sia per forma che per tipo di metallo. Accertati che il piercing sia nichel free e adatto al buco all'ombelico; non affidarti a rivenditori i cui prodotti sono di dubbia provenienza e cambia solo le estremità del bijoux per evitare infezioni.