Su 10 pazienti affetti da fibromialgia 9 sono donne. Un rapporto impressionante, se si pensa che solo in Italia, secondo le stime, la sindrome fibromialgica colpisce circa 1,5-2 milioni di persone, in una fascia di età compresa fra i 25 e i 55 anni. Come per l'endometriosi, la fibromialgia è una malattia invalidante e difficile da diagnosticare, perché non è riscontrabile tramite esami di laboratorio. Nonostante se ne parli più spesso che in passato, rimane una di quelle patologie poco conosciute e difficili da trattare, sia per chi ne soffre che per i medici. Riconosciuta dall'Oms nel 1992 come malattia reumatica, la fibromialgia non è ancora considerata invalidante dal Sistema sanitario nazionale.

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Fibromialgia, i sintomi

I sintomi della sindrome fibromialgica sono svariati e si possono manifestare separatamente e in momenti diversi, motivo per cui è una malattia difficile da diagnosticare. Si passa dai disturbi del sonno agli attacchi di panico: ecco perché spesso vengono fatte diagnosi errate o per lo più riconducibili a disturbi psicologici. Eppure gli effetti collaterali, per chi ne soffre, sono molto più che psicosomatici: dolore persistente delle articolazioni, difficoltà a svolgere anche le mansioni più semplici, perenne stato di affaticamento. A cui si aggiungono la frustrazione di non avere una diagnosi specifica e di essere considerati ipocondriaci o, peggio, malati immaginari. Tra i sintomi riconducibili alla fibromialgia ci sono:

  • disturbi del sonno (fatica ad addormentarsi e risvegli notturni)
  • diminuzione della forza nelle braccia e nelle mani
  • astenia, specie sotto sforzo
  • rigidità a livello lombare, soprattutto al risveglio
  • crampi
  • cefalea accompagnata da rigidità nucale
  • ansia, depressione e attacchi di panico
  • difficoltà a concentrarsi
  • persistenza dei dolori nonostante l'assunzione di anti infiammatori e anti dolorifici
  • disfunzioni gastrointestinali
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Fibromialgia, diagnosi e terapia

La fibromialgia viene diagnosticata per esclusione di altre patologie e il primo metodo utilizzato dagli specialisti per fare una diagnosi precisa è la palpazione dei tender points, ovvero specifici punti del corpo la cui pressione provoca dolore. Altro dettaglio che può portare ad una corretta diagnosi, oltre ad una anamnesi completa, è il dolore: se è simmetrico nelle varie parti del corpo e dura da oltre 3 mesi, allora potrebbe trattarsi di fibromialgia.

Per diminuire il dolore e guarire dalla fibromialgia purtroppo non esiste una terapia scientificamente provata, ma esistono dei rimedi non farmacologici (oltre all'assunzione di anti dolorifici e anti infiammatori) che sono universalmente riconosciuti come validi ed efficaci contro la rigidità delle zone interessate: yoga, training autogeno, ipnositerapia e, in generale, l'attività aerobica. In altre parole, tutte discipline e attività che mettono in moto più parti del corpo insieme e permettono di rilassare la mente. Anche la vicinanza e la comprensione di parenti e amici può fare la differenza: anche se difficile da diagnosticare, la fibromalgia esiste. La vicinanza delle persone care può davvero aiutare chi ne soffre.