«Respira». C'era scritto solo questo sul biglietto che Yoko Ono diede a John Lennon,  prima ancora di dirgli il suo nome,  il giorno in cui si incontrarono per  la prima volta. Il colpo di fulmine  li travolse così: nello spazio di un sospiro. La potenza del respiro, nota anche agli antichi (i greci e i latini usavano la stessa parola per i termini respiro e anima) è oggi al centro dell'interesse della comunità scientifica internazionale. L'ossigeno diventa oggetto di convegni medici  e sessioni di yoga, finisce in pillole sul web e sui banconi dei bar, mentre i libri sull'argomento non si contano più: ultimo in ordine di tempo  Il respiro felice della breathing teacher Pam Grout. Che propone, novella Jane Fonda polmonare, tre settimane di training intensivo  a colpi di "cocktail d'aria" per conquistare un obiettivo: vivere meglio respirando meglio.  

Meno aria più grasso? 

Senza scomodare le cifre provocatorie del libro, secondo  il quale oggi il 90 per cento delle persone respirerebbe "male",  è evidente che qualcosa, nel modo  in cui conduciamo le nostre vite,  ci toglie il respiro. Cattive abitudini come fumo e sedentarietà,  è risaputo, non aiutano la corretta ossigenazione del corpo. Ma anche l'uso di vestiti troppo aderenti,  i frequenti viaggi in aereo e lo stress contribuiscono a "corrompere" l'azione più naturale del mondo: respirare. «I polmoni servono a incamerare ossigeno, che possiamo paragonare alla benzina del nostro organismo, e a emettere anidride carbonica: il gas di scarico», spiega  il professor Mario Giuseppe Alma, primario di Broncopneumologia all'Ospedale San Camillo Forlanini di Roma. «Lo stress può influire  in modo negativo sulla respirazione: quando viviamo tesi, siamo in una situazione di tachipnea, respiriamo cioè più velocemente e meno profondamente». E non è un dettaglio da poco: in una situazione di stress finiamo per adattarci a un modello di respirazione restrittiva, che aumenta il tasso di biossido  di carbonio nel corpo e ci fa sentire meno lucidi e reattivi. Riducendo  il flusso di ossigeno alle cellule,  la pelle diventa più opaca e grinzosa, il metabolismo rallenta e il rilascio di adrenalina legato alla tensione porta i muscoli dello stomaco a contrarsi.  «Il che significa», conclude Grout, che un corpo in deficit di carburante diventa incapace di bruciare grassi». Ovvero: ci fa prendere peso. 

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Serve più ossigeno 

Troppo presi dalle distrazioni della nostra vita, ci dimentichiamo letteralmente di respirare (bene).  E dire che secondo i maggiori breathing teacher statunitensi  i benefici di una respirazione profonda e addominale, cioè di pancia e non di torace, sarebbero molteplici. Espirare profondamente, svuotando il corpo dalle tossine, sarebbe il segreto per prevenire l'invecchiamento della pelle,  così come inspirare una maggiore quantità d'aria incrementerebbe, in maniera naturale, il tasso metabolico del corpo. Non solo. Respirare con il diaframma prima dei pasti rilasserebbe i muscoli dello stomaco, migliorando la digestione.  E aiuterebbe il corpo a depurarsi, stimolando un'adeguata circolazione di fluidi all'interno di reni, fegato e intestino. Secondo il Journal of the American Medical Association, inoltre, aiuterebbe a controllare  lo stress, favorendo il rilascio di endorfine e migliorando anche la nostra vita sessuale: un corpo ben ossigenato e carico di energia è più predisposto all'orgasmo. In occasione di lunghi viaggi aerei, confermano infine medici e piloti, la respirazione profonda addominale può contrastare la spossatezza dovuta alla diminuzione d'ossigeno in alta quota. Ma quanti di noi riescono davvero  a respirare con l'addome? Secondo Grout, una persona su dieci. Una statistica che, per i medici specialisti, non deve spaventare: «Il diaframma è il muscolo principale della respirazione. Ma la respirazione diaframmatica non è quella corretta per antonomasia e non funziona per tutti allo stesso modo», spiega Alma. «Per motivi legati alla riproduzione, gli uomini respirano con la pancia  e le donne con la cassa toracica. Allenare il diaframma va bene,  ma non basta». Che fare allora?   

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Canta, balla, ama

 Imparare a inspirare ed espirare profondamente è la chiave per la corretta ossigenazione (da fermi,  con un respiro, abbiamo bisogno di circa 500 cm cubi di aria). Basterebbe esercitarsi a cantare per far lavorare  il diaframma, inserendo quante  più parole fra un respiro e l'altro,  o ballare una mezz'ora al giorno.  «Se si vuole migliorare la propria vita polmonare, è utilissimo fare sport, così da movimentare la cassa toracica  e il diaframma, e respirare il più possibile col naso», dice il professor Alma. Il naso, il migliore amico dei polmoni, umidifica e riscalda l'aria in entrata, aiutando a proteggersi dalle virosi respiratorie. La respirazione nasale, che Grout suggerisce di allenare tenendo per dieci minuti  al giorno un sorso d'acqua in bocca, migliorerebbe anche l'estetica del viso, favorendo la postura della mascella,  e aiuterebbe a controllare l'ansia, perché attiva la circolazione tra testa  e collo e riduce l'iperventilazione. Chissà se Yoko Ono lo sapeva, quando conquistò John Lennon con un respiro. Forse, intuiva quello che noi avremmo scoperto più tardi: «Uomini e donne tendono a ricalcare l'impronta respiratoria della persona da cui sono attratti», scrive Grout.  «È un modo per inviare un segnale non verbale di prossimità».  Respirate meglio, dunque. Con un po' di fortuna, amerete di più. 

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Ecco tre esercizi di respirazione proposti dalla breathing teacher Pam Grout per favorire il relax, attivare i processi detox e dare una bella accelerata al metabolismo.

Il respiro anti stress

La frequenza media del respiro è di 12-14 volte al minuto. Lo stress ne aumenta il ritmo, riducendo l'apporto di ossigeno e attivando sensazioni di tensione e ansietà. Esegui questo esercizio per quattro minuti, visualizzando i lati di un triangolo mentre conti. Inspira dal naso, contando fino a quattro. Trattieni l'aria nei polmoni, contando fino a quattro. Espira dal naso, contando fino a quattro. 

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Il respiro beauty

Espirare profondamente aiuta la pelle a liberarsi delle tossine. Inspirare a lungo aumenta i benefici dell'ossigeno, che stimola la sintesi del collagene nel derma. Ripeti questa sequenza tre volte. In piedi, posa le mani sul giro vita. Piegati in avanti ed espira dal naso, contando fino a 12. Inspira dal naso profondamente contando fino a dodici. Ripeti cinque volte, controllando con le mani il movimento dell'addome. Trattieni il respiro e riprendi la posizione eretta. Espira lentamente. Fai un respiro profondo, poi trattienilo per alcuni secondi.

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Il respiro snellente

Quando il corpo incamera ossigeno, la temperatura si alza e il metabolismo si attiva: la respirazione distribuisce alle cellule l'ossigeno di cui hanno bisogno per processare gli alimenti, stimolando gli enzimi che bruciano il grasso. Ripeti questo esercizio da cinque a dieci volte prima dei pasti. In piedi, inspira con il naso e piega la testa all'indietro. Fai una pausa di un secondo.  Espira con forza dalla bocca emettendo un «Ah» forte e deciso mentre riporti la testa in posizione normale.

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