Quando cominci a dare i cereali al tuo bambino, devi fare molta attenzione, perché alcuni cereali contengono glutine, una proteina che causa intolleranza o allergia in determinate persone.

Inserendo nuovi alimenti nella dieta di tuo figlio, troverai che alcuni vengono introdotti nello stesso periodo, come i cereali con glutine e il passato di verdura.

Si possono offrire più o meno contemporaneamente, ma ricordati di far passare almeno tre giorni tra una novità e l'altra: così tuo figlio assimilerà meglio i sapori e, se dovessero comparire eventuali segni di intolleranza (diarrea, mal di pancia, vomito, orticaria ), sarà possibile capire quale cibo li sta causando.

Tuo figlio soffre di intolleranza al glutine?

Ci sono bambini che sono intolleranti al glutine, quindi è necessario stare attenti quando il bambino inizia ad assumere questa proteina. Questa condizione, nota come malattia celiaca, si manifesta in bimbi geneticamente predisposti e provoca una progressiva atrofia dei villi intestinali, che comporta un ridotto assorbimento dei nutrienti (minerali, vitamine, proteine, grassi, ecc).

I sintomi tipici della malattia celiaca possono includere manifestazioni intestinali, come diarrea cronica o intermittente, costipazione, scarso appetito, nausea, vomito, dolore addominale ricorrente, flatulenza, gonfiore, ect. E altri che non sono a carico dell'intestino: apatia, introversione e tristezza, malnutrizione, ritardo della crescita, ipotrofia e/o debolezza muscolare, afte, anemia da carenza di ferro, ossa indebolite, etc.

Inoltre, nei bambini più grandi può comparire una dermatite erpetiforme, che si presenta con lesioni vescicolari che danno prurito e compaiono simmetricamente su testa, gomiti, ginocchia e cosce.

Cosa fare se sospetti che tuo figlio sia celiaco

Se tuo figlio mostra uno qualsiasi di questi sintomi, devi portarlo dal pediatra, perché vi indirizzi da un gastroenterologo pediatrico. Lo specialista lo sottoporrà a una serie di test per confermare la diagnosi: analisi sangue ed esame istologico (consiste nel prelievo di un campione della mucosa intestinale mediante una gastroscopia sotto sedazione).

Inoltre, sarà condotto uno studio genetico, che di solito è utilizzato per escludere la malattia o stabilire che sia improbabile, evitando così la biopsia anche se i marcatori degli esami del sangue sono elevati, oppure per individuare possibili pazienti in gruppi a rischio.

Allergia o sensibilità al glutine

La sensibilità al glutine è meno frequente dell'intolleranza. Si tratta di una reazione del sistema immunitario che può colpire la pelle (orticaria da contatto), il tratto gastrointestinale (vomito, diarrea) o quello respiratorio (asma) in conseguenza del contatto con il glutine o suoi derivati. La diagnosi deve essere fatta da un allergologo.

Infine, è utile sapere che negli ultimi anni sta cominciando ad emergere un disturbo diverso, chiamato sensibilità al glutine non celiaca, la cui diagnosi ed evoluzione non sono ancora state del tutto chiarite.

Da: Crecerfeliz.es