Il suo stesso nome, che deriva dal latino valere (essere in salute, avere forza), indica quanto le sue proprietà siano benefiche e potenti. La valeriana è una pianta in grado anzitutto di contrastare ansia, tachicardia e disturbi del sonno, ma i suoi effetti benefici si estendono anche ad altri ambiti.

Scopri tutto sullo valeriana, a cosa serve e quanto puoi assumerne ogni giorno, con la nostra scheda.

Che cos’è la valeriana

La valeriana officinalis è una pianta della famiglia delle Valerianacee originaria delle zone selvatiche di Europa, Asia e America, che si sviluppa soprattutto in ambienti freschi ed è in grado di crescere fino a 1400 metri.

Conosciuta anche come erba dei gatti, la valeriana ha effetti benefici noti sin dai secoli antichi. Nel XVI secolo Fabio Colonna riuscì a creare un infuso in grado – sembra – di curare l'epilessia: oggi questa pianta portentosa è utilizzata soprattutto come calmante.

Le proprietà terapeutiche della valeriana

Tra le più conosciute proprietà della valeriana ci sono infatti la capacità di indurre rilassamento, di favorire il sonno, di rallentare i battiti del cuore, ma anche di dare sollievo in casi di problemi intestinali, crampi e malesseri provocati soprattutto dalla sindrome dell'intestino irritabile.

Si usa la valeriana per dormire, per rasserenarsi e questo è dovuto soprattutto agli elementi costitutivi della radice della pianta, degli oli essenziali come gli esteri dell'acido valerianico e valerico, il valerenolo, il terpinolene o il valerenale, alcanoidi e flavonoidi come valerina ed hesperidina in grado di bloccare i neurotrasmettitori preposti alla regolazione dell'eccitabilità neuronale nel sistema nervoso.

Sono questi particolari principi attivi a rendere la valeriana un calmante potente ed efficace, in grado di fornire aiuto e rimedio anche per attacchi di panico.

Ma la valeriana ha effetti anche sull'apparato digestivo grazie alla capacità di alcuni suoi componenti di svolgere un'azione spasmolitica sui muscoli lisci dell'intestino, allontanando in questo modo crampi e dolori.

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Come usare la valeriana

La valeriana equilibra, rilassa, calma: ma quanto ne va presa? E in che modo?

I medici raccomandano di non superare i 5-600 mg giornalieri di estratto secco, visto che alte dosi di principio attivo possono provocare effetti collaterali anche gravi.

Si può assumere la valeriana in gocce (15-20 per volta) acquistabili in farmacia o in erboristeria, sotto forma di compresse (Valeriana Dispert), oppure sciogliendo una trentina di gocce di tintura madre in abbondante acqua.

In alternativa si può preparare un infuso con una radice e una tazza d'acqua: basta lasciare in infusione per dieci minuti, filtrare e bere il contenuto della tazza mezz'ora prima di andare a dormire per godere di un sonno profondo e tranquillo.

Attenzione però: il gusto della valeriana non è propriamente dolce e gradevole e potrebbe anzi risultare estremamente sgradito al palato. Per addolcire un po' il sapore si può preparare una tisana contenente un mix di piante calmanti, decisamente più gustoso e meno amaro.

Alcune controindicazioni della valeriana

Come tutte le piante officinali, anche la valeriana va assunta sotto stretto controllo medico e con estrema attenzione, soprattutto se si utilizzano nello stesso tempo altri sonniferi e tranquillanti.

L'uso prolungato e ad alte dosi di questa pianta può provocare aumento di pressione, emicrania, eccitabilità.

Si sconsiglia l'uso della valeriana in gravidanza e allattamento, non è indicata – inoltre – neppure per i bambini di età inferiore ai sei anni.

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E l’insalata di valeriana con cosa si fa?

Una pianta appartenente alla stessa famiglia della valeriana, la valerianella locusta, è spesso utilizzata come ingrediente nell'insalata ed è conosciuta anche con il nome di valerianella o soncino.

Di sapore dolce e gradevole, ha proprietà depurative ed è ricca di clorofilla e vitamine, ma non è assimilabile alla valeriana in senso stretto, essendo una pianta diversa.