Due morti (di due donne di 77 e 86 anni con patologie pregresse), 20 persone ricoverate, una 27enne in rianimazione e 4 casi sospetti. È il bollettino causato dalla legionella, che ha colpito in questi giorni gli abitanti del quartiere Montebello a Parma. Un'epidemia che ha fatto aprire un fascicolo di inchiesta contro ignoti per omicidio colposo, lesioni ed epidemia colpose. E mentre dilaga la psicosi tra i residenti del quartiere, i Nas sono impegnati a cercare il focolaio del batterio, che si diffonde principalmente tramite l'acqua e l'aria. Ma cos'è la legionella e come si cura?

Legionella: diffusione del batterio

La legionellosi o malattia del legionario è un'infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila, di cui esistono 50 specie diverse e 70 ceppi. Prolifera soprattutto in ambienti acquatici caldi, con temperature tra 32° e 45° e per questo è considerato un pericolo per la salute pubblica. A rischio sono soprattutto impianti di condizionamento, tubature, condensatori e colonne di raffreddamento dell'acqua: tutti ambienti umidi e riscaldati che possono diffondere il batterio in luoghi pubblici o dove sono riunite molte persone, come ospedali, residenze per anziani, piscine, terme, palestre. La malattia può manifestarsi nella forma più acuta (la legionella) o in quella meno grave, chiamata febbre di Pontiac.

Legionella: sintomi 

Spesso la legionellosi ha gli stessi sintomi di una polmonite: tosse secca o grassa, febbre, brividi. In alcuni casi si può manifestare con diarrea, dolori muscolari, spossatezza, perdita di appetito. L'unico modo per sapere con certezza che si tratta di legionella sono i test diagnostici specifici, che - come afferma il Centro nazionale di epidomologia - sono l'isolamento del batterio dallo sputo, l'analisi degli antigeni presenti nelle urine e il livello di anticorpi nel sangue. Il periodo di incubazione varia tra i 2 e i 10 giorni e la cura avviene tramite somministrazione di antibiotici, che sono efficaci nella maggior parte dei casi. Dopo il trattamento, tuttavia, potrebbero manifestarsi disturbi come malessere generale, stanchezza, dolori muscolari e difficoltà di concentrazione.

Legionella: contagio

 L'infezione da legionella avviene per lo più tramite aspirazione diretta di acqua o aria contaminata. Come spiega il portale legionellosi.com, «Il contagio avviene inalando acqua contaminata sottoforma di "aerosol" generati da rubinetti, docce, impianti di umidificazione e così via. Le persone possono essere esposte a queste fonti in casa, nel luogo di lavoro o in altri posti pubblici (ospedali, alberghi, piscine etc). La legionellosi non si trasmette da persona a persona».

Legionella: chi è a rischio

La legionellosi può colpire chiunque a qualsiasi età, ma ci sono soggetti più esposti al contagio: gli anziani, i fumatori, chi soffre di patologie polmonari. Esposti al rischio contagio da legionella ci sono anche gli immunocompromessi, le persone affette da Hiv e da cancro e chi ha patologie renali, ma è soprattutto quella dei fumatori la categoria più a rischio: i loro sistema respiratorio è compromesso e non filtra eventuali agenti estranei che passano nei polmoni.