Occasionalmente, sui media appare la notizia su una morte infantile causata dalla meningite che, sebbene sia una situazione molto rara e isolata, fa sussultare e preoccupare i genitori. È vero che le autorità sanitarie e i pediatri avvertono che questi casi non sono legati a epidemie e che, in particolare, l'ultimo caso di morte in Spagna di una bambina di 9 anni a Manresa è stato causato da meningococco C, per cui esiste un vaccino finanziato dal sistema sanitario nazionale (al di là del fatto che la bambina non era stata vaccinata).

Ma a prescindere dal messaggio rassicurante, queste cattive notizie affliggono molto i genitori. La paura sorge perché quando questa malattia attacca la popolazione, nell'80% dei casi lo fa su bambini di età inferiore ai 10 anni.

Consigliata, ma non inclusa nel calendario ufficiale

Il recente evento mortale a Manresa è stato causato dalla meningite C, una malattia per la quale esiste un vaccino incluso nel calendario ufficiale.

Atra situazione è invece il caso della meningite causata dal meningococco B, per il quale nonostante l'esistenza di un vaccino (chiamato Bexsero) le autorità sanitarie del nostro paese non lo includono nel programma di vaccinazione perché ritengono che la sua incidenza sia minima e che negli ultimi anni sia diminuita.

Nonostante questo, i pediatri lo raccomandano. Il vaccino viene venduto in farmacia con una prescrizione, ma al momento è difficile trovarlo nel nostro paese. Circostanza che confonde i genitori: "Cosa faccio? Seguo le indicazioni del mio pediatra e vaccino o non vaccino i miei bambini per questa malattia?" di seguito, le informazioni per fare più chiarezza.

Quanti tipi di meningite ci sono?

Esistono due gruppi principali di meningite: virali e batteriche. In linea di principio entrambe possono mostrare gli stessi sintomi, ma la prognosi e il trattamento sono molto diversi.

Meningiti virali:

Sono quelle che i pediatri chiamano comunemente "buone". Cioè, quelle che guariscono da sole e non provocano sequele nei bambini che ne soffrono. Sono quelle che non hanno bisogno di cure e che possono provenire da virus frequenti, soprattutto da enterovirus.

Batteriche:

Sono più pericolose e richiedono cure. Queste meningiti spesso lasciano importanti sequele e comportano una percentuale di mortalità, poiché l'infezione che attacca le meningi può passare nel sangue e colpire gli organi vitali. E nell'ambito della meningite batterica, ci sono diversi batteri che possono causare la malattia:

- Il meningococco

- Lo pneumococco

- Haemophilus influenzae

Va detto che i vaccini hanno notevolmente ridotto i casi di meningite da parte di questi batteri, infatti si può quasi dire che non ci sono praticamente casi di meningite causata da Haemophilus influenzae.

Anche il vaccino pneumococcico è finanziato dal sstema sanitario in tutta la Spagna ed è stato osservato anche in questo caso che i casi sono diminuiti. Ma all'interno del meningococco ci sono diversi tipi che sono noti come sierogruppi (A, B, C, W135 e Y), e tra i quali C e B sono i più comuni in Spagna.

Come si manifesta questa malattia?

È un'infezione batterica che colpisce le meningi, le membrane che rivestono il cervello e il midollo spinale. Si trasmette attraverso le goccioline espulse dalle vie respiratorie e dopo un contatto prolungato e ravvicinato con i pazienti che portano il meningococco nel naso o nella gola.

I sintomi sono vari, ma i principali sono:

Febbre alta

Intenso mal di testa

Eruzione cutanea molto caratteristica (di un colore rossastro o rosa che non scompare quando si esercita pressione con un dito).

Inappetenza prolungata.

Sensibilità alla luce intensa.

Rigidità del collo.

Il grande vantaggio dei vaccini

Negli Anni 90 si è verificata una notevole epidemia di meningite C, per questo motivo è stato creato il vaccino contro il meningococco C, che è stato inserito nel calendario vaccinale dal 2000.

I casi di meningite da parte di questo gruppo sono diminuiti molto, e, come succede quando viene isolato un tipo di meningococco, è che ora quasi tutti i casi di meningite che si verificano sono di tipo B (se ne verificano pochi, ma il 90% tende ad essere del tipo B).

Ecco perché è stato prodotto il vaccino contro il meningococco B, chiamato Bexsero, che è stato autorizzato nel 2013 in tutta Europa, sebbene non sia finanziato dalla Previdenza Sociale spagnola, nonostante sia disponibile in farmacia dal 2015 con una prescrizione.

Dobbiamo ricordare che i vaccini non proteggono al 100%, questo in concreto lo fa al 70%, anche se gli scienziati continuano ad aggiornare i dati e a studiare questa statistica. Ad esempio, nel Regno Unito, il paese in cui è finanziato dal marzo 2014, diversi studi hanno osservato che dopo l'introduzione di questo vaccino nel sistema sanitario nazionale, i casi sono diminuiti del 50%.

Perché non è incluso nel calendario?

Il Ministero della Salute, tenendo conto della diminuzione dei casi di meningite B (negli ultimi anni è diminuita, passando da quasi 1,6 casi ogni 100.000 abitanti nel 2000 a 0,40 nel 2015) e che quelli che si verificano non sono collegati a epidemie, non hanno considerato giustificata l'inclusione del vaccino per il Meningococco B nel programma di vaccinazione, sebbene lo stiano somministrando in casi di rischio speciale di contrarre la malattia, come quelli di persone che hanno già avuto una malattia da meningococco o che hanno malattie per cui le loro difese sono compromesse, con un sistema immunitario molto vulnerabile.

Difficoltà a trovare questo vaccino

Produrre un vaccino è un processo lungo e complesso, e, al momento, si riscontrano difficoltà nelle farmacie in Spagna, anche se, come indicato dal Ministero della Salute si prevede che quest'anno si vada stabilizzando l'adeguamento tra domanda e offerta.

Anche se non v'è alcun motivo di allarme, i genitori sono liberi di consultare il proprio pediatra se vogliono somministrarlo ai propri figli (si può fare da 2 mesi di età).

È raccomandato dai pediatri? La risposta è sì, dalla stragrande maggioranza. Il motivo è che i professionisti dell'assistenza primaria fanno affidamento sulle raccomandazioni dell'Associazione spagnola di pediatria e sui rapporti sulle malattie infettive, oltre a credere nei benefici dei vaccini.

Ma indipendentemente dal raccomandarlo, i pediatri insistono sul fatto che non vi è alcun rischio di epidemie di questo tipo di meningite in Spagna. È emblematico il fatto che per molti anni non abbiamo avuto questo vaccino e, tuttavia, i casi non si sono mai impennati. La percentuale di incidenza rimane la stessa e sta addirittura diminuendo.

Quindi è opportuno rimanere tranquilli, ma anche essere consapevoli che la meningite B non smette di essere pericolosa per il fatto di essere una malattia rara, e ricordare che presenta una mortalità del 10% e il 40% di probabilità di lasciare importanti conseguenze per il bambino che ne soffre.