Nel mondo ci sono circa 2,5 - 3 milioni di persone (110mila in Italia) affette da sclerosi multipla, una malattia neurodegenerativa, per ora inguaribile, che provoca lesioni al sistema nervoso centrale (molte informazioni nel sito dell'Associazione italiana sclerosi multipla, aism.it). Per fortuna, un tormentone estivo potrebbe aver fatto cambiare le sorti della guerra alla Sla, la Sclerosi laterale amiotrofica, un'altra patologia del sistema nervoso (la stessa che ha colpito lo straordinario pianista Ezio Bosso, che si è esibito sul palco di Sanremo 2016): The ice bucket challenge, la sfida a secchi di acqua gelata che ci aveva "martellato" in una gara virale sui social per tutta la bella stagione 2014 trascinando gente comune e celeb (tra gli altri, Jovanotti, Matteo Renzi, Oprah Winfrey, Mark Zuckerberg, Lady Gaga e anche il direttore di Gioia! Maria Elena Viola) ha infatti dato buoni risultati: 220 milioni di dollari di donazioni che hanno finanziato ricerche contro la malattia. Compreso lo studio MinE (80 ricercatori in 11 Paesi, Italia compresa) che ha evidenziato il ruolo chiave di alcuni geni nella Sla, dalla quale non si guarisce. 

Dalla ricerca una speranza per la Sla

Ma grazie appunto alla genetica, la speranza di trovare un rimedio definitivo inizia a delinearsi: le nuove scoperte, pubblicate su Nature Genetics e condotte dall'istituto auxologico italiano e dal Centro Dino Ferrari dell'Università degli Studi di Milano, hanno confermato il ruolo patogenico del gene NEK1 nelle forme familiari di Sla e ribadito l'associazione di quella sporadica con il cromosoma 17 e il gene SARM1. «È il primo risultato del progetto mondiale MinE», spiega Vincenzo Silani, uno dei coordinatori, direttore della Neurologia all'Istituto auxologico. 

18 settembre, nelle piazze italiane per la Giornata nazionale della Sla

Le docce gelate sono finite, ma il 18 settembre 2016, Giornata nazionale della Sla, i volontari di Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, aisla.it) saranno nelle piazze italiane per "Un contributo versato con gusto": 10 euro per una bottiglia di Barbera d'Asti DOCG (i fondi saranno usati per sostenere i malati e le loro famiglie).